Novak Djokovic: 10 fatti sul grande tennista che ogni fan dovrebbe conoscere

Dopo il ritiro di Roger Federer e Rafael Nadal, Novak Djokovic è l'ultima icona vivente del tennis ancora in attività. Nonostante la sua figura susciti controversie, le eccezionali conquiste di Nole sul campo richiedono un inequivocabile riconoscimento. Di seguito, presentiamo dieci curiosità sul campione serbo che potrebbero sorprenderti.

Cosa piace fare a Novak Djokovic quando non è sui campi da tennis? Una possibile risposta è guardare "Avatar" (il primo capitolo della saga). È il suo film preferito, stando a quanto ha rivelato il tennista stesso a BBC Sport.

Ma non è appassionato solo di film d'azione animati. Nole ha anche raccontato di quella volta in cui ha guardato "Le pagine della nostra vita" insieme alla moglie, a casa; per l'occasione, la coppia si era preparata con popcorn e fazzoletti a portata di mano.

È ovvio che Djokovic possiede un talento eccezionale, ma per continuare a competere al massimo livello è essenziale che le sue condizioni fisiche siano ottimali. Il campione ha adottato una dieta senza glutine, sperimentandola inizialmente per un periodo di due settimane, come riportato da GQ Australia. Dice di essersi sentito subito "più vigile, energico e mentalmente più acuto" e di aver quindi deciso di adottare questo regime alimentare in modo permanente.

L'articolo di GQ Australia sottolinea che, secondo gli esami del sangue a cui si è sottoposto, Djokovic è intollerante al grano e ai latticini, per cui anche questi ultimi sono stati eliminati dalla sua dieta. È stato difficile accettare la notizia, dato che i suoi genitori possiedono una pizzeria, ma il serbo sapeva cosa doveva fare per realizzare i suoi sogni.

La grandezza di Novak Djokovic non si misura solo attraverso i trofei accumulati, ma anche con la longevità del suo successo. Infatti è il giocatore più vecchio di sempre a essere stato numero uno del ranking ATP, un traguardo raggiunto nel 2024 all'età di 36 anni, secondo quanto riferito da ESPN.

Anche se i suoi storici rivali, Federer e Nadal, non sono più in gioco, Djokovic continua a mostrare un'inesauribile determinazione per restare al vertice del tennis mondiale. In una dichiarazione rilasciata al sito ufficiale dell'ATP Tour, Nole ha detto che l'ascesa di giovani talenti come Carlos Alcaraz serva ad alimentare ulteriormente il suo spirito competitivo.

La celebrazione di Djokovic in cui "suona il violino" con la racchetta ha suscitato molta curiosità tra i tifosi. Al contrario di altre leggende dello sport che spesso scelgono celebrazioni più estrose, Nole ha optato per un omaggio per lui molto significativo. Il tennista ha spiegato a Sporting News: "Mia figlia suona il violino da sei mesi e abbiamo deciso insieme che avrei celebrato così".

In occasione dell'Australian Open del 2025, Djokovic ha anche fatto finta di suonare un sassofono. "Mio figlio mi ha detto di suonare il sassofono. Quindi cerco di incorporare entrambi", ha rivelato a Sporting News.

Novak Djokovic ha due fratelli più piccoli, Marko e Djordje. Entrambi erano giocatori di tennis come il loro fratello maggiore.

Secondo quanto riportato da Essentially Sports, Marko ha ottenuto i suoi migliori risultati nel doppio, raggiungendo la 571ª posizione nella classifica ATP. Djordje, pur non avendo eguagliato i successi di Marko, ha comunque partecipato a tornei di doppio assieme a Novak in passato.

Novak Djokovic non ha mai avuto paura di essere diverso, il che lo ha portato a intraprendere percorsi di vita insoliti. In un'intervista con l'Hindustan Times, ha detto di ricordare con affetto il periodo trascorso a Bali: "È uno dei posti più speciali al mondo, sinceramente sono rimasto sbalordito da quanto siano gentili e genuine le persone e l'energia di quell'isola è davvero speciale".

Djokovic ha proseguito: "Ciò che mi ha spinto ad andarci è stata la Green School di Bali. È un concetto di istruzione davvero unico che ci ha interessato molto. Abbiamo avuto modo di conoscerlo negli ultimi due anni grazie a degli amici i cui figli frequentano la scuola".

Secondo la rivista Punto de Break, Djokovic parla fluentemente sette lingue e ne conosce altre quattro. Oltre al suo nativo serbo-croato, Nole comunica efficacemente in inglese, tedesco, italiano, spagnolo, portoghese e francese. Ha inoltre acquisito nozioni di base in giapponese, russo, arabo e cinese.

Djokovic ha affermato: "Fin da piccolo, ho sempre amato imparare le lingue. Ho capito subito che, se avessi voluto dedicarmi al tennis, sarebbe stato molto utile parlare diverse lingue, perché è uno sport che comporta continui viaggi in tutto il mondo".

Novak Djokovic conosce la moglie Jelena dai tempi del liceo. I due giocavano a tennis a scuola e hanno consolidato fin da allora un forte legame attraverso lo sport.

"Il nostro incontro è stato quasi fantascientifico. Io ero una studentessa che si arrangiava a malapena e lui era un giovane tennista che non aveva soldi da spendere in viaggi costosi", ha raccontato a Hello Jelena, che ha studiato alla Bocconi di Milano.

Secondo il sito web di Housing, Djokovic è proprietario di una villa a Marbella, in Spagna. La proprietà costa 10 milioni di dollari e ha nove camere da letto e otto bagni. Come si può immaginare, comprende un campo da tennis, così come una piscina, una sala cinema e una SPA.

Come riporta Hello Magazine, Djokovic e la sua famiglia hanno vissuto a Monte Carlo per quindici anni prima di trasferirsi a Marbella nel 2020.

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Come abbiamo detto, Djokovic segue una rigida preparazione nutrizionale, ma pone altrettanta attenzione alla serenità mentale prima delle partite. Nel suo libro "Il punto vincente", il tennista rivela che dedica alla mindfulness circa 15 minuti al giorno e che per lui è importante quanto l'allenamento fisico. Invece di cercare di mettere a tacere la mente o di trovare la "pace interiore", si sforza per accettare i pensieri così come vengono.

Il tennista serbo aggiunge che, grazie a questa pratica, ora il suo cervello funziona meglio in modo automatico. Prima si bloccava ogni volta che commetteva un errore; adesso, invece, quando sbaglia un colpo, pur continuando ad avere momenti di insicurezza, assicura di sapere come gestirli.

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