Vi ricordate di Gustavo Kuerten, il miglior tennista brasiliano della storia?
Guga, come è popolarmente noto, ha avuto così tanto successo da entrare nella Hall of Fame dell'Associazione dei giocatori di tennis professionisti, l'ATP. L'ex tennista brasiliano ha vinto un numero titoli senza precedenti per il suo Paese.
Kuerten è stato l'unico tennista brasiliano a vincere tre volte il Roland Garros: nel 1997, nel 2000 e nel 2001.
Nel 1997 Guga non era nemmeno tra i primi 50 tennisti del mondo, ma, con sorpresa di tutti, ha battuto gli ultimi tre campioni del torneo: Thomas Muster, Yevgeny Kafelnikov e Sergi Bruguera!
Da quel momento in poi, Guga ha fatto un bellissimo percorso verso la vetta della classifica mondiale.
Nonostante fosse giovane, Guga aveva uno stile di gioco sorprendente. Era solito dare un servizio potente e guadagnare punti sulla seconda palla, oltre a non avere paura di andare a rete, chiudendo il campo d'attacco dell'avversario.
Guga possedeva un gioco iconico, con attacchi molto precisi. Per non parlare del suo famoso rovescio, che usava per contrattaccare, sorprendendo l'avversario.
Nel 1998 e nel 1999, Guga ha inziato a sentire la pressione del pubblico e dei media che lo spingeva a mantenere i buoni risultati. Sebbene non abbia ripetuto la vittoria nel tanto sognato Ronald Garros, è stato tra i primi 5 tennisti al mondo.
Nel 2000, quando vinse di nuovo il Grand Slam del Roland Garros, Guga si classificò per la prima volta numero 1 al mondo!
Nel 2001, ciò che sembrava impossibile all'inizio della sua carriera è diventato di nuovo realtà. Gustavo Kuerten ha vinto il Roland Garros per la terza volta.
Nel 2021, ricordando il terzo traguardo, Guga ha dichiarato, in un'intervista a Globo.com: "La nostra missione all'interno del campo ha oltrepassato le righe. In qualche modo, tutti si sono commossi per quello che abbiamo fatto, a prescindere che sapessero poco o molto del tennis. Ricordo la gioia, il momento della soddisfazione, ed è quello che conta. Questa è la ricompensa più bella che ho ricevuto nella mia vita".
Una delle grandi consacrazioni del tennista è avvenuta nel 2000: Guga è stato l'unico tennista della storia a battere i grandi Pete Sampras e Andre Agassi (nella foto) nello stesso torneo, le ATP Finals, torneo precedentemente conosciuto come Tennis Masters Cup.
Per inciso, Kuerten, Roger Federer (nella foto, a sinistra), Rafael Nadal (nella foto, a destra), Novak Djokovic e Andy Murray sono gli unici tennisti non statunitensi ad aver giocato, almeno una volta, la finale di tutte e quattro le Masters US Series: Indian Wells, Miami, Montreal/Toronto e Cincinnati.
Purtroppo Guga subì dei gravi infortuni che hanno interrotto la sua brillante carriera. Soffriva di un problema all'articolazione dell'anca, causato dall'impatto ripetuto ed esercitato ogni volta che giocava, con una conseguente ed eccessiva usura della cartilagine.
Guga sentiva un forte dolore. Secondo gli esperti, è improbabile che gli atleti con un infortunio articolare avanzato riescano a recuperarsi, specialmente negli sport ad alte prestazioni.
Infatti Gustavo Kuerten si è sottoposto a due operazioni, nel 2002 e nel 2004, nel tentativo di correggere l'usura della cartilagine e tornare al massimo delle sue capacità. Tuttavia, il dolore non è diminuito e la sua prestazione non è tornata allo stesso livello di prima.
Pur avendo insistito per alcuni anni, nel febbraio 2008, Gustavo Kuerten ha annunciato il suo ritiro.
L'anno in cui si è ritirato, i fan gli hanno reso omaggio durante la sua ultima apparizione al Roland Garros, la sua competizione preferita.
Molto prima, parallelamente, Guga era già molto attivo in progetti sociali. Nel 2000 ha fondato l'IGK, un'organizzazione senza animo di lucro, che ha lo scopo di garantire opportunità di inclusione sociale a bambini, adolescenti e persone con disabilità.
Foto: Instagram @institutogugakuerten
La sede dell'Istituto è a Florianópolis, nel sud del Brasile, città natale del tennista. Inoltre, è proprio lì che il famoso tennista vive attualmente.
L'IGK ha già aiutato migliaia di persone ad avere una vita dignitosa. Nel corso degli anni sono stati investiti 50 milioni di reais (poco più di 9 milioni di euro), con un impatto sulla vita di oltre 100.000 persone in 188 comuni.
La famiglia del tennista è direttamente coinvolta nel progetto. Alice Kurten, la madre di Guga, e Rafael Kuerten, suo fratello, sono co-fondatori dell'Istituto. Inoltre, Alice ha un ruolo attivo nell'organizzazione. Fin da adolescente si occupa di progetti sociali e comunitari.
Nel rapporto IGK 2022, Alice Kurten (nella foto, a sinistra) ha scritto di alcune iniziative: "Nel programma Champions of Life, uno dei punti salienti è stato il Race of Champions Game. Tenutosi ogni anno, ha acquisito un carattere speciale dopo la pandemia. In questa attività, gli adolescenti hanno sviluppato e implementato progetti che migliorano la vita delle persone che vivono nelle loro comunità."
Oltre ai progetti sociali, il tennista ha saputo gestire il suo personal brand, costruito negli anni grazie alla sua brillante carriera sportiva. Un esempio è il Grupo Guga Kuerten, un'azienda familiare che opera in diversi settori, tra cui la gestione della carriera per gli atleti, eventi sportivi e investimenti immobiliari.
La Guga Kuerten Company, invece, gestisce tutti gli accordi che coinvolgono direttamente il nome del tre volte campione del Roland Garros. Guga ha contratti con grandi aziende, tra questi con Lacoste, di cui è global ambassador.
Nella foto, Guga posa accanto al CEO di Lacoste, Thierry Guibert
Guga Kuerten Fraquias è un metodo di insegnamento del tennis, basato sugli stessi principi che hanno portato Guga ai vertici di questo sport. Le sue scuole offrono lezioni di tennis e beach tennis per studenti di tutte le età.
Oltre ad essere un uomo d'affari di successo, la sua vita personale sembra non essere da meno. Guga ha avuto tre figli: Maria Augusta, nata nel 2012, e Luiz Felipe, nato nel 2013. Sua moglie si chiama Mariana Soncini.
Per chi non se lo ricordasse, la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro ha avuto l'incredibile partecipazione proprio del grande tennista brasiliano, che ha avuto l'onore di portare la torcia olimpica, il 5 agosto 2016, allo stadio Maracanã.
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