Che fine ha fatto Ruud Gullit? Ecco com'è oggi!
Ruud Gullit, uno dei giocatori più amati del Milan di Sacchi della fine degli anni '80, a settembre 2022 ha compiuto 60 anni, età che ha raggiunto con tantissime soddisfazioni, sia sul piano professionale che personale. Scopriamo com'è oggi il fuoriclasse olandese, ripercorrendo la sua incredibile carriera.
Le treccine e il suo look fuori dal comune lo fecero diventare uno dei calciatori più amati da tutti, anche dai bambini dell'epoca. Era diventato un vero e proprio fenomeno popolare, tanto che i gadget che lo raffiguravano o i capellini con treccine finte erano tra gli oggetti più venduti fuori dagli stadi.
La sua incredibile prestanza fisica e il suo talento gli permettevano di giocare da perfetto centrocampista offensivo, per poi passare al ruolo di libero o di seconda punta. Insomma, era una vera forza della natura.
A Milano, Ruud Gullit veniva soprannominato il 'Tulipano Nero' o anche 'Simba': quest'ultimo soprannome gli fu dato dal giornalista sportivo Gianni Brera, che aveva paragonato i suoi capelli alla criniera di un leone.
In quegli anni, Ruud Gullit, non era l'unico grande calciatore sulla scena del calcio italiano. Nella sua stessa squadra giocava un altro fuoriclasse: il mitico Marco van Basten. I due si sono resi protagonisti di appassionanti duelli contro colui che ancora oggi viene ancora da molti il Dio del calcio, Diego Armando Maradona.
Prima di approdare al Milan nell'estate del 1987 per la cifra record di 13,5 miliardi di vecchie lire (circa 7 milioni di euro), Ruud Gullit ha esordito nell'olandese Haarlemsche Football Club Haarlem nel 1979, per poi passare al Feyenoord, vincendo anche la Coppa d'Olanda nel 1984.
Nelle tre stagioni trascorse nel Feyenoord aveva già totalizzato 31 gol e 85 presenze, che si sommavano ai 32 gol totalizzati nell'Haarlem.
Nel 1985 passa al PSV Eindhoven, dove in due stagioni riesce a giocare 62 partite, accumulando 42 gol grazie ai quali riesce a farsi notare a livello internazionale, specialmente dal Milan di Berlusconi.
Lo stesso anno in cui entra a far parte della squadra rossonera, il fuoriclasse olandese vince l'ambitissimo Pallone d'oro, dedicando la sua vittoria al leader sudafricano della lotta anti-apartheid Nelson Mandela.
Nel Milan, Ruud Gullit giocherà per sei stagioni consecutive, per poi farvi ritorno per un breve periodo dopo l'esperienza alla Sampdoria nella stagione 1993-94.
Con il Milan, Rud Gullit ha vinto tre campionati nazionali, tre supercoppe italiane, due Coppe dei Campioni, due Supercoppe UEFA e due Intercontinentali.
Queste le parole, riportate sul Corriere, di Arrigo Sacchi, all'epoca suo allenatore nella squadra rossonera: "Aveva una potenza fisica straordinaria, un grande carisma e per i compagni era un vero trascinatore. Quando partiva lui, con la criniera al vento, era come se squillasse la tromba dell’assalto".
Il 1993 segna il suo passaggio alla Sampdoria. La squadra dei blucerchiati lo acquistò per circa 3 miliardi delle vecchie lire (circa 1,5 milioni di euro). Durante la sua permanenza, la Samp vinse una Coppa Italia.
Nella foto Gullit ai Laureus World Sports Awards 2022
Nel maggio del 1995, Ruud Gullit, lascia l'Italia per volare in Inghilterra, alla volta del Chelsea di Londra. In questa fase della sua carriera, il fuoriclasse olandese torna a coprire il ruolo di difensore centrale, come ai suoi inizi.
Solo dopo un anno, Gullit sostiutisce l'allenatore Glenn Hoddle sulla panchina del Chelsea, diventando allenatore-giocatore, il più giovane non britannico, e riuscendo a portare la squadra a vincere la FA Cup 1996-1997.
Il 12 febbraio 1998, Ruud Gullit dice addio al mondo del calcio come giocatore, all'età di 36 anni, per dedicarsi completamente alla carriera di allenatore, transitando tra la squadra inglese il Newcastle United, il Feyenoord e Terek Groznyj, squadra della Prem'er-Liga russa.
Purtroppo in panchina non è riuscito a totalizzare gli stessi successi ottenuti giocando direttamente in campo.
Nel 2017 ha pubblicato un libro, dal titolo 'Non guardare la palla. Che cos'è (davvero) il calcio' ed è diventato opinionista per beIN Sports e Ziggo Sport.
La sua vita privata non è stata meno intensa della sua carriera come calciatore. Gullit si è sposato ben tre volte e ha avuto due figli da ciascuna moglie (per un totale di sei).
Le tre donne con cui è arrivato all'altare sono Yvonne de Vries, Cristina Pensa e Estelle Cruijff, mentre i figli si chiamano Maxim, Joelle, Charmayne, Quincy, Sheyenne e Felicity.
Foto: Ruud Gullit nel 1983
Ad oggi è ancora ricordato come uno dei migliori calciatori che abbia indossato la maglia del Milan e uno dei migliori del calcio in generale, con alle spalle una carriera da vero fuoriclasse che rimarrà per sempre nella storia di questo sport.
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