Chi è Emma Coburn, l'icona dell'atletica che ha incantato il mondo

Regina della corsa ad ostacoli
Gli inizi in Colorado
Emulando suo fratello e sua sorella
I dubbi iniziali
La prima corsa ad ostacoli
Una disciplina diversa dalle altre
Il suo destino
Verso un promettente futuro
Un duro lavoro che l'ha portata verso le vette più alte
Qualificazioni per le Olimpiadi di Londra
Olimpiadi di Londra 2012
Diventare una professionista
Olimpiadi del 2016
Campionessa del mondo
Medaglia d'argento
La delusione delle Olimpiadi 2020
Una nuova vita lontano dall'atletica
Regina della corsa ad ostacoli

La corsa a ostacoli è un po' diversa dalle altre discipline di atletica di media distanza, poiché coinvolge forma fisica, passione e atletismo estremo: insomma, non è per tutti. Per Emma Coburn, tuttavia, si tratta della sua carriera: un percorso che l'ha portata a dominare la scena mondiale.

Gli inizi in Colorado

Nata in Colorado, Emma Coburn è stata introdotta al mondo dello sport fin dalla tenera età, allenandosi in ogni tipo di sport, dallo sci di fondo al basket mentre frequentava la Crested Butte Community School.

Emulando suo fratello e sua sorella

Coburn ha detto ad Active nel 2016 che il suo avvicinamento alla corsa è nato dal desiderio di seguire i suoi fratelli maggiori: "Ammiravo mio fratello e mia sorella e volevo fare quello che stavano facendo, solo per stare con loro".

 

I dubbi iniziali

Inizialmente, la giovane atleta nutriva dei dubbi riguardo a questa disciplina. A tal proposito ha raccontato ad Active: "È stato solo a metà del liceo che mi sono davvero interessata [all'atletica]".

La prima corsa ad ostacoli

Dopo un viaggio di sei ore verso il New Mexico per una competizione, il padre di Coburn le suggerì di provare anche un'altra disciplina, oltre agli 800 metri. L'unico evento che poteva inserire nel suo programma era la corsa a ostacoli, e, da quel momento, Coburn non è più tornata sui suoi passi.

Una disciplina diversa dalle altre

Per chi non la conoscesse, la corsa a ostacoli prevede che i corridori gareggino per oltre 2000 o 3000 metri, il tutto saltando oltre le barriere. Si tratta di una disciplina diversa da qualsiasi altra inclusa nel mondo dell'atletica leggera.

Il suo destino

E Coburn sembra essere nata per trionfare in questa disciplina. Active riporta che, a soli 16 anni, è riuscita a dominare la gara di 2000 metri a ostacoli alla Great Southwestern Classic del 2007.

Verso un promettente futuro

La vittoria di Emma Coburn al Great Southwestern Classic del 2007 l'ha vista qualificarsi per gli Outdoor Nationals, dove è arrivata quarta e dove ha impressionato il suo futuro allenatore, Mark Wetmore.

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Un duro lavoro che l'ha portata verso le vette più alte

Wetmore ha lavorato duramente con la giovane atleta durante la sua tarda adolescenza, aiutandola a raggiungere le prestigiose vette dell'atletica del college americano, dove ha frequentato l'Università del Colorado, vincendo due titoli nazionali di corsa a ostacoli e un titolo di miglio indoor, secondo il sito web dei Colorado Buffaloes.

Qualificazioni per le Olimpiadi di Londra

L'attenzione di Coburn si spostò presto dall'atletica universitaria alle Olimpiadi: direzione Londra. Alle qualificazioni, ha corso il quarto tempo più veloce nella corsa a ostacoli sui 3000 metri nella storia delle donne statunitensi, secondo All-Athletics.

 

Olimpiadi di Londra 2012

Le Olimpiadi di Londra del 2012 hanno segnato il debutto di Emma Coburn sul palco olimpico, dove non ha deluso le aspettative, classificandosi in nona posizione a soli 21 anni.

Diventare una professionista

Il 2013 ha segnato la fine della sua carriera universitaria, permettendole di concentrarsi a tempo pieno sull'atletica. Secondo il Denver Post, la giovane atleta, quell'anno, ha firmato un lucroso accordo di sponsorizzazione con New Balance.

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Olimpiadi del 2016

Prima dei Giochi Olimpici del 2016, Coburn ha detto ad Active: "Voglio che le persone che guardano la mia gara quella sera si sentano ottimiste riguardo al mio futuro agonistico quanto me". E di certo ci è riuscita, correndo uno straordinario 9:07.63 nella corsa a ostacoli dei 3000 metri, portando a casa una medaglia di bronzo. Inoltre, è stata la prima donna statunitense a vincere una medaglia nella corsa a ostacoli, secondo il sito web delle Olimpiadi.

Campionessa del mondo

Il 2017 è andato ancora meglio. Coburn ha vinto i Campionati del mondo a Londra, battendo un altro record: è stata la prima donna statunitense a vincere una medaglia d'oro ai Campionati del mondo o alle Olimpiadi.

Medaglia d'argento

Due anni dopo aver vinto la medaglia d'oro, ha realizzato un 9:02.35 stabilendo un record personale e vincendo una medaglia d'argento ai Campionati del mondo, secondo World Athletics.

La delusione delle Olimpiadi 2020

Le Olimpiadi del 2020 non sono state all'altezza delle aspettative, poiché Coburn è stata squalificata per aver toccato la barriera di delimitazione della pista a seguito di una caduta.

Una nuova vita lontano dall'atletica

Lontano dall'atletica, ha accumulato un enorme seguito sui social, con oltre 500.000 follower su Instagram, con cui condivide approfondimenti sul suo allenamento e sulla sua vita personale.

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