Kai Lenny: 'Sto facendo tutto il possibile per rimettermi in sesto'
Kai Lenny è un surfista professionista celebrato per la sua eccellenza in diverse discipline acquatiche. È considerato uno dei massimi esperti nel surf su grandi onde a livello globale ed è noto per le sue straordinarie competenze nello stand up paddle (SUP), nel windsurf, nel kitesurf e nell'hydrofoil.
Lenny non ha solo una forte passione per gli sport acquatici, ma anche per la vita di mare stessa. Sul sito di Red Bull si legge che il surfista ha percorso in hydrofoil la distanza record di 321 km attraverso i quattro principali canali delle Hawaii per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'inquinamento degli oceani.
Inoltre, molti lo considerano un guru dello sport, dotato di una profonda consapevolezza delle proprie emozioni e di un incredibile autocontrollo. La sua capacità di mantenere la calma in situazioni di vita o di morte lo distingue dagli altri atleti.
«Negli sport surfistici bisogna mantenere un atteggiamento rilassato. Più si spinge, più si va piano. Se ci si rilassa e si alleggeriscono i piedi e l'approccio, si riescono a fare cose che altrimenti non si potrebbero fare», ha detto il surfista nel corso di un'intervista. Diamo un'occhiata agli straordinari risultati della sua carriera.
Nato l'8 ottobre 1992 sull'isola di Maui (Hawaii), Kai Lenny è cresciuto respirando e vivendo l'oceano.
Iniziare a praticare i vari sport acquatici, completamente immerso nella cultura hawaiana, è stato del tutto naturale per lui. Lenny ha cominciato a fare surf già da giovanissimo, facendosi notare per le sue eccezionali capacità. Si è fatto rapidamente un nome nelle competizioni locali, ma coltivava ambizioni molto più grandi.
Il surfista hawaiano ha sentito un legame speciale con il surf di big wave e si è proposto di dominare le onde giganti del mondo. Infatti ha conquistato alcune delle onde più pericolose: Jaws (Peahi), Mavericks (California), Teahupo'o (Tahiti) e Nazare (Portogallo).
Lenny è ammirato per la sua impareggiabile capacità di domare onde complicate con precisione chirurgica, grande eleganza e disciplina. Fa sembrare tutto così facile!
Le sue molteplici vittorie al prestigioso Big Wave World Tour e al Peahi Challenge sono solo alcuni dei numerosi riconoscimenti che può vantare.
Come ci riesce Kai Lenny? «Se c'è una cosa che ho imparato, e non si tratta di alcun segreto, è che bisogna essere costanti nell'allenare il trattenimento del respiro, piuttosto che spingersi costantemente oltre i propri limiti. La costanza è la chiave», ha detto il surfista hawaiano nel corso di un'intervista con Red Bull.
Sebbene il surf possa essere visto come uno sport elegante e armonioso, quello delle grandi onde assume una dimensione completamente diversa in termini di rischio e adrenalina. Lo sa bene Kai Lenny, che il 4 gennaio 2024, durante il Da Hui Backdoor Shootout al Pipeline, è stato vittima di una terribile caduta che lo ha costretto a ritirarsi dalla competizione.
Come racconta Surfer Magazine, il surfista hawaiano è caduto direttamente sulle scogliere affilate di Backdoor. Il violento impatto gli ha spaccato il casco che indossava, provocandogli una commozione cerebrale. Lenny è stato portato in ospedale subito dopo l'incidente.
Lenny è solo uno dei tanti surfisti che hanno subito la furia di Pipeline, come sottolinea Surfer Magazine. Anche João Chianca (nella foto) aveva perso i sensi ed era stato ricoverato in ospedale dopo il brutale wipeout di Backdoor.
Storia simile per Eimeo Czermak (nella foto), rimasto gravemente ferito durante l'evento Pipe Masters 2023. Questi surfisti sono vivi per raccontarlo grazie al fatto che indossavano le attrezzature di sicurezza.
Dopo l'infortunio subito al Pipeline, Lenny ha iniziato il lento processo di riabilitazione. Ha ripreso a fare surf, ma sta ancora ricevendo cure per la lesione cerebrale.
«Da quando mi sono infortunato al Pipeline, sto facendo tutto il possibile per rimettermi in sesto e diventare migliore di prima. Senza dubbio, il trauma cranico è stato il peggior infortunio che abbia mai subito», ha spiegato Lenny a Surfer Magazine.
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