Ciclista uccide il gatto di un ministro di San Marino e ne paga le conseguenze
Quando si parla di sanzioni e sospensioni che colpiscono un ciclista, la cosa più comune sia pensare al doping o a cose del genere.
Nel caso del ciclista italiano Trek-Segafredo Antonio Tiberi, la sanzione ha poco a che fare con le prestazioni sportive, in quanto è stato sospeso e sanzionato per aver ucciso il gatto del Ministro del Turismo di San Marino.
Lo strano evento risale al giugno 2022 e fu rivelato all'epoca da "Il Corriere de la Sera".
Antonio Tiberi, che all'epoca aveva 20 anni e aveva appena vinto il Campionato del Mondo Juniores a cronometro nel 2019, è uno dei più grandi talenti del ciclismo italiano.
In quell'estate del 2022, il giovane ciclista aveva acquistato una carabina ad aria compressa di cui voleva testare la portata, come aveva raccontato al processo già nel novembre del 2022.
"Il mio intento era semplicemente misurare la capacità di tiro dell’arma, tanto che ho preso di mira un cartello di divieto...ammetto anche di avere (altrettanto stupidamente e incoscientemente) provato a colpire un gatto... e con mia sorpresa l’ho effettivamente colpito…", ha detto il giudice nei fatti riportati da 'Il Corriere della Sera'.
Antonio Tiberi ha confessato che "non avevo nessuna intenzione di uccidere l’animale, anzi ero convinto che l’arma non fosse letale", ma il colpo ha centrato la testa dell'animale, uccidendolo.
Il destino ha voluto che il gatto fosse la mascotte di Federico Amati, Ministro del Turismo di San Marino, il che ha aumentato notevolmente il profilo dell'evento.
Foto: Instagram - @federicopediniamati
"Sono profondamente pentito di quanto è successo. Sparare al gatto è stato un gesto tremendamente stupido e irresponsabile della cui gravità e pericolosità mi sono reso conto solo a posteriori ", ha dichiarato il ciclista dopo che le conseguenze del suo gesto sono state rese note.
Foto: Instagram - @antonio.tiberi01
Per il momento, il tribunale di San Marino che ha giudicato il caso ha multato Antonio Tiberi per 4.000 euro.
Foto: Pexels - Ekaterina Bolovtsova
Oltre a questa sanzione, la sua squadra, la Trek-Segafredo, gli ha imposto una sospensione di 20 giorni dal lavoro e dallo stipendio, resa pubblica in un comunicato.
Il gruppo ha "condannato con forza l'atto riprovevole" e ha dichiarato che i soldi dei 20 giorni di stipendio di Antonio Tiberi saranno destinati a una "organizzazione per la cura, la protezione e il salvataggio degli animali".
Foto: Twitter - @TrekSegafredo
Quindi, non solo il corridore salterà le prossime tre gare (Trofeo Laigueglia, Tirreno-Adriatico e Milano-Torino), ma la sua squadra non esclude di "prendere ulteriori provvedimenti in futuro".
Trek-Segafredo si impegna a "lavorare a stretto contatto con Antonio per assicurarsi che curi la sua educazione e faccia i passi necessari per diventare una persona migliore", si legge nel comunicato.
Sembra che Antonio Tiberi ne abbia preso atto e, nella sua lettera pubblica, si sia impegnato a "fare una donazione economica basata sui premi che guadagnerò nella stagione corrente ad alcune associazioni del territorio di San Marino che si prendono cura dei gatti randagi, nella cui scelta vorrei collaborare con il Governo."
"Inoltre, vorrei scegliere una di queste associazioni e spendere un po’ del mio tempo libero per dare una mano anche fattivamente. Mi rendo conto che tutto questo arriva solo a posteriori ma ora non posso far altro che dare seguito al pentimento con un gesto concreto e utile. Ho fatto un grosso errore e credo che ora, l’unica cosa che possa fare, è agire per rimediare" ha terminato il ciclista.
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