Ecco perché Sinner si è ritirato (dopo essersi infuriato)
Chiunque avesse pensato che il Master 1000 di Parigi sarebbe stato un torneo tranquillo, si sbagliava di grosso. L'ennesima polemica contro l'organizzazione questa volta arriva dal nostro Sinner. Vediamo cosa è successo!
Se il russo Daniil Medvedev aveva già combinato un pasticcio nei giorni scorsi, facendo un gestaccio al pubblico dopo l'eliminazione, questa volta è stato il turno dell'italiano Jannik Sinner, che ha deciso di lasciare il torneo... a causa del programma!
Definiamo il contesto. Il numero 4 ATP Jannik Sinner elimina Mackenzie McDonald al secondo turno, 6-7 (8), 7-5, 6-1, ma il suo match, essendo l'ultimo incontro della giornata, termina alle 02:37 del mattino.
Il giorno dopo Sinner avrebbe dovuto giocare alle 17 contro l'australiano Alex de Minaur. Il tempo di riposo per il campione altoatesino sarebbe stato, quindi, davvero minimo.
Il tennista italiano e il suo team erano visibilmente infuriati e lo hanno reso noto sui social. In primo luogo, attraverso Darren Cahill, l'allenatore del campione italiano, che ha criticato l'organizzazione per non interessarsi della salute dei giocatori.
Foto: Instagram Stories de Darren Cahill
Pochi minuti dopo, lo stesso Jannik Sinner, non solo si lamenta dell'accaduto, ma annuncia anche il suo ritiro dal torneo.
"Sono dispiaciuto di annunciare che mi ritiro della partita di oggi a Bercy. Ho finito il match quando erano quasi le 3 del mattino e sono andato a letto solo qualche ora più tardi. Avevo meno di 12 ore per riposarmi e preparare la prossima partita.", ha commentato in una Stories.
Il tennista italiano ha avuto il sostegno di diversi colleghi, tra cui Casper Ruud. "Bravi. Ottimo modo per aiutare uno dei migliori al mondo a recuperare il prima possibile. Che farsa!"
Anche Stan Wawrinka ha criticato l'organizzazione del torneo di Parigi. "È assurdo. Il torneo non si preoccupa e l'ATP segue solo ciò che vuole. È sempre la stessa storia", ha detto lo svizzero.
Indubbiamente, un duro colpo all'immagine del torneo parigino e un altro passo verso una rivoluzione che i giocatori chiedono da anni, riducendo il calendario e il numero di partite per prendersi cura della salute dei tennisti.