Grandi pugili tragicamente morti sul ring

Uno sport violento
Era comune combattere fino alla morte
Più sicuro, ma comunque uno sport da combattimento
In media 13 morti l'anno
Non adatto ai deboli di cuore
Jimmy Doyle nel 1947
Il gesto di Sugar Ray Robinson
Mike Towell nel 2016
Grave emorragia cerebrale
Simiso Buthelezi nel 2022
Terribili immagini
Frankie Campbell nel 1930
Un pugno destro fulminante
Yo-Sam Choi nel 2007
Dichiarata la morte cerebrale sette giorni dopo
Patrick Day nel 2019
Una lesione cerebrale catastrofica
David 'Davey' S. Moore nel 1963
Si alzò in piedi
Musa Yamak nel 2022
Crollato al terzo round
Un infarto
Maxim Dadashev nel 2019
Deceduto giorni dopo il combattimento
Scott Westgarth nel 2018
Ha vinto ai punti ed è stato intervistato dopo l'incontro
Una triste vittoria
Uno sport violento

La boxe, va da sé, è uno sport molto violento. In fondo, lo scopo principale è quello di mettere al tappeto l'avversario a suon di pugni. È forse anche una delle discipline più antiche: risale ad almeno 5.000 anni fa, ma si ritiene che sia ancora più antica.

Era comune combattere fino alla morte

Si sa però che nell'Antica Grecia era diffusa una forma di pugilato con regole poco rigide, secondo cui gli uomini combattevano tra di loro, spesso fino alla morte, in cambio di ricompense come il bestiame.

Più sicuro, ma comunque uno sport da combattimento

Nel corso del tempo questo sport si è evoluto e sono state introdotte regole per garantire che la competizione sia il più equilibrata e sicura possibile. Ad oggi, sebbene alcuni addetti ai lavori ritengano che sia diventato "troppo soft", i rischi del pugilato sono ancora molto elevati.

In media 13 morti l'anno

Secondo la CNN, infatti, dal 1890 più di 1.876 pugili sono morti a causa delle lesioni subite sul ring. Si tratta di circa 13 decessi all'anno. Sebbene il pugilato presenti molti aspetti positivi, non si possono ignorare i potenziali pericoli di questo sport.

Non adatto ai deboli di cuore

Scopriamo insieme chi sono alcuni dei pugili più famosi che sono tragicamente morti sul ring.

Jimmy Doyle nel 1947

Jimmy Doyle morì in ospedale nel giugno del 1947 dopo un incontro di boxe con Sugar Ray Robinson a Cleveland, Ohio. Secondo Boxing247.com, Doyle, un peso welter afroamericano, fu messo al tappeto nell'ottava ripresa e non riprese più conoscenza.

Il gesto di Sugar Ray Robinson

Il pugile morì in ospedale dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico 17 ore dopo l'incontro. Aveva solo 22 anni. Secondo il biografo di Sugar Ray Robinson, Wil Haywood, questi donò i guadagni dei suoi quattro combattimenti successivi alla madre di Doyle affinché potesse comprarsi una casa.

Mike Towell nel 2016

Durante un incontro con Dale Evans il 29 settembre 2016 a Glasgow, il peso welter scozzese Mike Towell finisce al tappeto nella prima ripresa dopo aver subito duri colpi alla testa e alla quinta ripresa viene sconfitto per knock-out tecnico.

Grave emorragia cerebrale

Il 25enne viene portato in ospedale dove gli viene diagnosticata una grave emorragia cerebrale, che ne causa la morte il 30 settembre 2016. Secondo il Guardian, Towell aveva smesso di allenarsi poche settimane prima dell'incontro fatale a causa delle emicranie paralizzanti di cui soffriva.

Simiso Buthelezi nel 2022

Nel giugno 2022 il pugile sudafricano Simiso Buthelezi è morto dopo un incontro disputato contro Siphesihle Mntungwa a Durban, in Sudafrica. Il 24enne è collassato verso la fine del combattimento prima di essere trasportato d'urgenza in ospedale, secondo quanto riportato da Boxing South Africa (BSA).

Immagine: Twitter @BOXRAW

Terribili immagini

Il pugile è morto in ospedale il 7 giugno dopo aver subito un'emorragia interna in seguito a una lesione cerebrale. Un video inquietante pubblicato sui social media dopo l'incontro mostra un Buthelezi disorientato che sferra pugni nel vuoto sul ring. L'arbitro è costretto ad annullare l'incontro, come riporta ESPN.

Immagine: Instagram @timboxeo

Frankie Campbell nel 1930

Frankie Campbell era un peso massimo italo-americano. Il 25 agosto 1930 a San Francisco (California), Campbell trovò la morte sul ring messo al tappeto dal futuro campione dei pesi massimi Max Baer.

Un pugno destro fulminante

Dopo aver messo al tappeto Max Baer nel secondo round, Campbell si dirige verso le corde. Baer balza in piedi e sferra un potente pugno destro in testa al suo avversario. Campbell continua a combattere fino al quinto round, quando l'arbitro è costretto a intervenire. Il pugile muore poche ore dopo in ospedale per una doppia emorragia cerebrale.

Yo-Sam Choi nel 2007

Il pugile sudcoreano Yo-Sam Choi, che è stato campione del mondo dei pesi mosca leggeri, è morto mentre difendeva il titolo WBO Pesi mosca contro Hari Amoi nel 2007. Choi viene messo al tappeto negli ultimi secondi del 12° round, anche se poi riesce a rialzarsi e vince per decisione unanime.

Dichiarata la morte cerebrale sette giorni dopo

Choi collassa sul ring e viene portato in ospedale, dove è sottoposto a un intervento chirurgico d'urgenza ed entra in coma. Sette giorni dopo viene dichiarata la morte cerebrale del pugile e otto giorni dopo gli viene staccato il supporto vitale, secondo quanto riportato dalla Reuters.

Patrick Day nel 2019

Nel 2019 il pugile statunitense dei pesi medi leggeri Patrick Day muore dopo un incontro con Charles Conwell a Chicago. Il 27enne viene messo al tappeto tre volte durante il combattimento e nell'ultimo knockdown la sua testa rimbalza violentemente sul ring.

Una lesione cerebrale catastrofica

L'arbitro ha prontamente interrotto il combattimento dopo aver assistito alla caduta di Day, come riporta la Reuters. Il pugile è stato trasportato in ospedale dove ha iniziato ad avere convulsioni ed è poi entrato in coma. Day è morto quattro giorni dopo, il 16 ottobre, a causa di quella che è stata definita una lesione cerebrale catastrofica.

David 'Davey' S. Moore nel 1963

David "Davey" S. Moore è stato un pugile statunitense campione del mondo dei pesi piuma che ha gareggiato professionalmente dal 1953 al 1963. Nel decimo round del suo incontro per il titolo dei pesi piuma con Sugar Ramos a Los Angeles nel marzo 1963, Davey Moore fu spinto a terra sbattendo il collo sulla corda inferiore del ring.

Si alzò in piedi

Riuscì ad alzarsi in piedi e a finire il round prima che l'arbitro interrompesse l'azione. Sfortunatamente, il campione originario del Kentucky entrò in coma nello spogliatoio e morì 75 ore dopo in un letto d'ospedale, come racconta il The Guardian.

Musa Yamak nel 2022

Musa Yamak, peso massimo turco-tedesco, era un astro nascente della boxe con un record di 8-0 imbattuto quando ha affrontato il pugile olandese Hamza Wandera a Monaco nel 2022. Secondo quanto riportato da Fox Sports, Yamak è stato messo al tappeto nel secondo round da un colpo fortissimo del suo avversario.

Immagine: Instagram @yeniskarahisar

Crollato al terzo round

Al terzo round ha tentato di rialzarsi, ma si è accasciato sul tappeto. Il combattimento è stato immediatamente interrotto dall'arbitro e l'evento è stato annullato, mentre i medici accorrevano in aiuto di Yamak, che è stato rapidamente portato in ospedale.

Immagine: Facebook @MusaAskanYamak

Un infarto

Il pugile è deceduto poco dopo. Si è poi saputo che è stato un infarto a causargli la morte.

Immagine: YouTube @zia Rona

Maxim Dadashev nel 2019

Maxim Kaibkhanovich Dadashev è stato un pugile russo che ha combattuto nella categoria dei pesi welter leggeri. Dadashev aveva 28 anni quando è morto dopo un combattimento a Oxon Hill, nel Maryland, nel 2019.

Deceduto giorni dopo il combattimento

Dadashev è morto a causa di una lesione cerebrale riportata durante un incontro IBF dei pesi welter leggeri contro Subriel Matias. Il pugile è stato ricoverato in ospedale dopo il combattimento ed è morto pochi giorni dopo, secondo quanto riportato dal New York Times.

Scott Westgarth nel 2018

Scott Westgarth era un pugile dei pesi massimi leggeri del Regno Unito. È morto il 26 febbraio 2018 a causa delle lesioni riportate durante un incontro di 10 round dei pesi massimi leggeri.

Ha vinto ai punti ed è stato intervistato dopo l'incontro

Westgarth, 31 anni, è stato messo al tappeto nell'ultimo round del combattimento contro Spelman, ma si è poi ripreso vincendo ai punti. Il pugile ha anche rilasciato un'intervista dopo l'incontro, ma negli spogliatoi l'équipe medica ha espresso preoccupazione per il suo stato di salute.

Una triste vittoria

Westgarth è morto il giorno successivo, il 25 febbraio 2018. L'ultimo combattimento di Westgarth è notoriamente considerato la più grande vittoria della sua carriera, come riferisce il The Mirror.

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