I momenti più commoventi nella storia dei Giochi Olimpici
Le Olimpiadi si svolgono ogni quattro anni, perciò quando si assiste alla rovina o al crollo di un atleta sul palcoscenico più importante dello sport è difficile non provare dolore e tristezza.
Con il sangue, il sudore e le lacrime versati da ogni atleta nel corso di quattro anni, la posta in gioco è alta, quindi qualsiasi errore, scivolone o infortunio può avere conseguenze devastanti. Ecco alcuni dei momenti più commoventi della storia delle Olimpiadi. Prepara i fazzoletti!
Muhammed Ali è stato uno degli atleti più leggendari del 20° secolo, noto per il suo carisma, la sua personalità fuori dal comune e la sua grande abilità nella boxe. Ma la sua apparizione in pubblico nel 1996 commosse profondamente gli spettatori.
Quando Ali ricevette la Torcia Olimpica ai Giochi di Atlanta del 1996, emozionò il mondo intero con la sua mano tremolante. Il pugile soffriva di morbo di Parkinson.
Durante una semifinale dei 400 metri alle Olimpiadi del 1992, il velocista britannico Derek Redmond si accasciò in preda al dolore poco oltre la metà del percorso. Quello che accadde dopo è uno dei momenti più toccanti della storia dello sport.
Redmond rinunciò al soccorso medico per portare a termine la gara ma, essendo in evidente difficoltà, il padre di Derek, Tim, lo aiutò a tagliare il traguardo di fronte al mondo intero. Una scena molto commovente che rimarrà per sempre impressa nella storia delle Olimpiadi.
La britannica Paula Radcliffe, probabilmente la più grande maratoneta di tutti i tempi, era una delle favorite per vincere la medaglia d'oro alle Olimpiadi del 2004.
Invece, a meno di 5 chilometri dalla fine della gara, l'atleta è stata costretta a ritirarsi per un infortunio alla gamba. La scena straziante in cui si vede l'atleta scoppiare a piangere seduta sull'erba, consapevole di aver irrimediabilmente messo fine ai suoi sogni olimpici, ha fatto venire i brividi agli spettatori di tutto il mondo.
Il sollevatore di pesi ungherese Janos Baranyai ha vissuto un drammatico infortunio alle Olimpiadi del 2008. L'atleta si è slogato il gomito dopo aver tentato di sollevare un bilanciere da 148 chili sopra la testa.
Le urla di dolore di Baranyai, accasciato al suolo, hanno riecheggiato nell'arena, lasciando il pubblico ammutolito. Fortunatamente è riuscito a riprendersi del tutto dal terribile infortunio.
Il velocista Liu Xiang era il favorito della Cina per le Olimpiadi del 2008, dopo la medaglia d'oro conquistata ad Atene 2004.
Poco prima della gara dei 110 metri a ostacoli, in cui avrebbe dovuto correre per l'oro, Xiang è stato costretto a ritirarsi a causa di un infortunio al tendine di Achille. Un vero shock per il pubblico cinese, che abbiamo visto in lacrime sugli spalti.
Ma ci sono anche storie drammatiche con un lieto fine. Un anno dopo aver perso la moglie in un incidente d'auto, Matthias Steiner ha vinto a sorpresa la sua unica medaglia d'oro olimpica ai Giochi di Pechino.
Per vincere l'oro, Steiner ha dovuto battere il suo record personale di dieci chili nell'ultima alzata e quando l'ha fatto è crollato a terra, senza riuscire a trattenere le lacrime. Sul podio, l'atleta è apparso con in mano una foto della moglie, alla quale anni prima aveva promesso che avrebbe vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi.
Le Olimpiadi di Parigi sono ormai alle porte e sicuramente non mancheranno di regalare agli atleti (e agli spettatori) molte soddisfazioni ed emozioni, ma anche momenti di tristezza e sofferenza.