I più terribili infortuni della storia della NBA
Gli infortuni sono una realtà comune a tutte le discipline sportive. I professionisti dello sport sono disposti a spingere il proprio corpo al limite per raggiungere il successo.
Diamo un'occhiata ad alcuni dei peggiori infortuni che hanno subito i cestisti per raggiungere l'eccellenza nella NBA.
Garbajosa era una giovane promessa della NBA che ha conquistato un NBA All-Rookie First Team alla sua prima stagione con i Toronto Raptors nel 2006 e ha poi firmato con loro un nuovo contratto triennale.
Nel marzo 2007, nel tentativo di bloccare la schiacciata di Al Jefferson lo spagnolo salta in modo scoordinato e cade con tutto il peso del corpo sul ginocchio, riportando la frattura del perone, la lussazione di una caviglia e la lacerazione di diversi legamenti. Fa ritorno in Europa dopo essere stato fuori per l'intera stagione.
Anche se non gioca nella NBA, l'infortunio che ha subito il giocatore di college NCAA Kevin Ware è uno dei peggiori che uno sportivo possa mai subire.
Dopo aver saltato per bloccare una schiacciata in una partita delle Elite 8 con i Louisville Cardinals contro i Duke, Kevin Ware atterra maldestramente sulla gamba destra, riportando una frattura aperta che si estende fuori dallo stinco, come riporta foxnews.com.
Negli ultimi anni, Jonathan Isaac è stato il giocatore più sfortunato in termini di infortuni di tutta la NBA.
Come racconta Fox Sports, Isaac ha saltato due intere stagioni con gli Orlando Magic dopo essersi rotto il crociato anteriore nella NBA Bubble del 2020. Durante la fase di riabilitazione del ginocchio, il cestista subisce un infortunio al bicipite femorale per il quale è necessario un intervento chirurgico. I fan della NBA lo hanno visto ritornare in campo da poco.
Nelle prime fasi della sua carriera, Paul George ha fatto faville con gli Indiana Pacers grazie alla sua potenza e velocità verso il canestro. Ma una partita con la nazionale ha cambiato tutto...
Come racconta twinspires.com, mentre inseguiva il layup di James Harden, George si è scontrato con il montante fratturandosi tibia e perone della gamba destra.
L'inizio della carriera di Gordan Hayward ai Boston Celtics nel 2017 è stato da incubo, dopo essere riuscito a giocare solo sei minuti nell'esordio stagionale.
Dopo aver mancato di prendere un passaggio di Kyrie Irving, Hayward atterra male: il corpo gli si accartoccia sulla gamba e si spezza la caviglia in modo scomposto.
Durante una partita tra i Los Angeles Lakers e gli Houston Rockets nel 1977, Rudy Tomjanovich riceve un violentissimo pugno al volto da parte del giocatore dei Lakers Kermit Washington.
Tomjanovich riporta la frattura del cranio, del setto nasale e della mascella, nonché la fuoriuscita di liquido spinale, un drammatico episodio che lo lascia in panchina per cinque mesi.
Prima della sua carriera in NBA, Allan Ray ha subito un terribile infortunio all'occhio quando giocava nella Villanova University. Durante una partita un giocatore di Pittsburgh lo colpisce accidentalmente con una ditata nell'occhio mentre cerca di rubare la palla.
Come racconta Sportscasting.com, l'occhio di Ray sembrava essere uscito dall'orbita, facendogli perdere momentaneamente la vista. Nonostante ciò, il cestista ha riportato solo danni ai tessuti molli.
Shaun Livingston era una grande promessa NBA quando giocava con i Los Angeles Clippers, ma una partita contro i Charlotte Bobcats gli ha quasi cambiato la vita.
Livingston è saltato per concludere un layup ma lo ha mancato. L'atterraggio è stato terribile, con la lacerazione di tre dei quattro legamenti principali del ginocchio e la dislocazione del tendine rotuleo. Fortunatamente non si è danneggiato l'arteria femorale, perché in tal caso avrebbe dovuto subire l'amputazione della gamba.
Verso la fine della sua carriera, Baron Davis giocava con i New York Knicks, una squadra che a malapena era riuscita a strappare i playoff.
Come riporta thesporster.com, nel round di apertura contro Miami Davis allunga il braccio per tirare, ma il ginocchio si piega verso l'interno e il piede rimane piantato, procurandogli la rottura del crociato anteriore e del mediale, nonché del tendine rotuleo. La riabilitazione sarebbe durata fino alla fine del 2014 e per lui il ritiro è l'unica opzione.