Gli amuleti e i rituali portafortuna delle leggende dello sport

Alla ricerca del favore della dea bendata
I pantaloncini di Michael Jordan
Sotto gli altri pantaloncini
Ha fatto tendenza
Il p e r i z o m a dorato di Jason Giambi
Non lo teneva tutto per lui
Lyoto Machida beve la propria urina
Benefici non dimostrati scientificamente
I calzini di Serena Williams
I calzini non si cambiano!
I piedi
Porto e Red Bull di Jamie Vardy
Mezza bottiglia di Porto
La maglia di Gigi Riva
Alla ricerca del favore della dea bendata

Gli atleti, pur essendo figure di spicco nel mondo dello sport, non smettono di essere umani e, proprio come il resto di noi, a volte si affidano a rituali e gesti superstiziosi oltre alla loro intensa preparazione fisica, nella speranza di attirare la fortuna. Esploriamo alcuni dei rituali più insoliti adottati dagli sportivi per propiziarsi il favore della sorte.

I pantaloncini di Michael Jordan

Una famosa per iniziare: Michael Jordan è convinto che ci fosse qualcos'altro dalla sua parte quando portò la sua squadra universitaria, i North Carolina Tar Heels, a vincere il campionato nazionale nel 1982. I suoi pantaloncini, per l'esattezza. Il più grande giocatore di basket di tutti i tempi era convinto che i pantaloncini dei Tar Heels fossero una specie di portafortuna e non andava mai in campo senza indossarli.

Sotto gli altri pantaloncini

Nel corso della sua carriera nell'NBA, Jordan ha indossato i pantaloncini da basket della sua squadra universitaria sotto quelli dei Chicago Bulls. Per questo motivo, i suoi pantaloni dei Bulls dovevano essere molto più larghi e sono diventati il suo look distintivo.

Ha fatto tendenza

Ben presto, tutti i giocatori volevano avere lo stesso look di Jordan. I pantaloncini corti e attillati erano ormai un ricordo del passato. La superstizione di Michael Jordan alla fine lo ha reso un'icona di stile.

Il p e r i z o m a dorato di Jason Giambi

C'è da dire, però, che in fatto di scaramanzie legate a capi di abbigliamento quella del giocatore di baseball Jason Giambi è un po' più, diciamo, esplicita... Il talismano dell'ex battitore degli Yankees era nientemeno che un p e r i. z o m a dorato. Pare che Giambi indossasse il p e r i z o m a ogni volta che era in crisi con la sua battuta e giurava che ogni volta che lo faceva tornava subito in forma.

Non lo teneva tutto per lui

A quanto pare, Giambi non voleva usarlo ogni giorno per preservarne i poteri, ma lo prestava ai compagni di squadra ogni volta che si trovavano in situazioni simili. Condividere è prendersi cura, come si suol dire. Non si sa esattamente come sia arrivato a capire i poteri magici del perizoma d'oro, ma supponiamo che ci debba essere una spiegazione molto semplice.

Lyoto Machida beve la propria urina

Devi avere una passione per le emozioni forti se vuoi entrare nel mondo dell'Ultimate Fighting. Ne è la prova il lottatore UFC Lyoto Machida, la cui routine quotidiana consiste nel bere la propria urina. Pare che l'ex campione dei pesi massimi leggeri dell'UFC abbia imparato questo trucchetto dal padre, anch'egli maestro di karate, convinto che l'urina sia una medicina naturale che purifica il corpo.

Benefici non dimostrati scientificamente

Non è chiaro se si tratti di una superstizione o se faccia parte della sua routine di cura di sé, che comprende un bagno di sale di Epsom, ma attualmente la scienza non ha ancora dimostrato le proprietà benefiche dell'urina non trattata.

I calzini di Serena Williams

Con un record di 23 vittorie di Grande Slam, Serena Williams ne sa qualcosa su come prepararsi per una competizione. Per lei, la cosa più importante erano i calzini, un paio di calzini usati, per l'esattezza...

I calzini non si cambiano!

La Williams non cambiava mai i calzini durante un torneo. Ciò significa che indossava lo stesso paio per sette giorni di fila. E non stiamo parlando di calzini leggeri! Possiamo solo immaginare come si sentisse sollevata di sbarazzarsene alla fine di ogni torneo!

I piedi

In realtà, la Williams aveva altre scaramanzie legate ai piedi, tra cui quella di portare in campo i sandali da doccia e di allacciare le scarpe in un modo particolare.

Porto e Red Bull di Jamie Vardy

E vogliamo parlare della routine pre-partita di Jamie Vardy, icona del calcio inglese, a base di Porto e Red Bull? È una delle nostre preferite, proprio perché è in assoluto contrasto con i regimi alimentari degli atleti moderni.

Mezza bottiglia di Porto

Quando nel 2016 l'attaccante ha accompagnato gli sfavoriti del Leicester nel loro viaggio da favola verso la vetta della classifica, manteneva una rigida routine che consisteva nel consumo di mezza bottiglia di Porto "da una bottiglia di Lucozade" (per ragioni sconosciute) la sera prima di ogni partita.

La maglia di Gigi Riva

Gigi Riva è stato uno dei più grandi campioni del nostro calcio, un affezionatissimo alla sua maglia numero 11. Forse non tutti sanno che ci fu una volta in cui non la indossò. Fu durante la partita Italia-Portogallo del '67 e, con il numero 9 invece dell'11, Gigi Riva si ruppe una gamba. Non commentiamo oltre.

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