Il calvario di Roman Kostomarov, dopo l'amputazione dei piedi e due ictus
Una malattia è sempre una notizia triste, che ci colpisca da vicino oppure no. Ma quando a esserne vittima è un atleta, una persona che ha fatto del suo corpo e della sua prestanza fisica la sua professione e la sua arte, la commozione e il dispiacere, da sensazioni intime e personali, sembrano diventare quasi universali.
Questa è la storia di Roman Kostomarov e, com'è facile intuire, è una storia triste.
Per gli appassionati della danza su ghiaccio e del pattinaggio di figura Kostomarov non ha forse bisogno di presentazioni. È riconosciuto dagli esperti come una vera e propria leggenda e, indubbiamente, come uno dei migliori interpreti della storia di una disciplina meravigliosa, a cui questo grande atleta russo ha dedicato tutta la sua vita.
Sebbene un campione non si riconosca solo dai titoli conquistati, quelli di Kostomarov, in una carriera avviata da giovanissimo, sono così tanti da convincere anche i più scettici.
In coppia con Tatyana Navka, il danzatore russo, classe 1977, ha all’attivo titoli importantissimi, come un indimenticabile oro alle Olimpiadi di Torino 2006, due titoli mondiali (2004 e 2005) e tre europei (2004, 2005 e 2006), tra gli altri.
A 46 anni, la sua carriera agonistica sulla pista ovale era chiaramente terminata, ma Kostomarov non ha mai abbandonato il ghiaccio, continuando a pattinare e a esibirsi in vari show e manifestazioni. L’ultimo spettacolo all’aperto a cui doveva partecipare era quello organizzato a gennaio 2023 dall’ex campione olimpico Ilya Averbukh (a sinistra, nella foto, insieme a Vladimir Putin e Irina Rodnina).
Ed è stato proprio all’inizio di gennaio 2023 che sono suonati i primi campanelli d’allarme per le condizioni di salute del russo, dopo il ricovero d'urgenza all'ospedale di Kommunarka, alla periferia di Mosca, dove era accorso a causa di una febbre altissima.
La febbre altissima, però, era solo un sintomo di un problema ben più grave. La diagnosi iniziale parlava, infatti, di una polmonite bilaterale, ovvero di un'infezione che attacca (e ha attaccato) entrambi i polmoni dell'atleta.
Cosa abbia scatenato la polmonite è difficile da sapere. Secondo quanto riferiscono agenzie di stampa come Reuters, Kostomarov avrebbe sottovalutato un malessere già avvertito in precedenza, continuando ad allenarsi in condizioni proibitive.
Secondo il suo coreografo, l'ex campione bulgaro Maksim Staviski, la situazione non era preoccupante: "Durante la sua esibizione ha tossito, ma non aveva la febbre, quindi non ha chiesto aiuto. In quel momento non c'era motivo di preoccuparsi", ha detto a Sports.ru.
Nella foto, in ordine da sinistra: Albena Denkova e Maksim Staviski, Tatiana Navka e Roman Kostomarov, e Kati Winkler e Rene Lohse
Eppure le opinioni al rispetto sono contrastanti. Secondo alcuni, le bassissime temperature sulla pista di ghiaccio su cui si stava allenando per prepararsi all'evento, in realtà, potrebbero essere state una delle cause dello scatenarsi della polmonite, in un corpo già provato.
In ogni caso, qualunque sia stata la causa scatenante, il suo effetto, ovvero la polmonite, è stata solo l’inizio del calvario per il campione russo: la situazione è subito peggiorata.
Ai problemi respiratori tipici della polmonite, infatti, si sono aggiunti anche quelli circolatori e, dinanzi a una condizione che sembrava loro irrecuperabile dopo la compromissione dei tessuti, i medici hanno considerato necessaria l’amputazione di alcune dita delle mani e di entrambi i piedi per il 46enne ex campione russo.
Secondo una fonte anonima, citata dall’agenzia russa Ria Novosti, l’atleta russo avrebbe perso parzialmente anche la vista. Nonostante la durezza dei primi interventi, però, le condizioni sembravano stabili, come ha assicurato una fonte anonima all'agenzia russa TASS.
Poi, però, sono arrivati anche due ictus consecutivi. "Una parte del cervello è stata colpita, c'è un'emorragia, si è formato un ematoma. Le condizioni sono estremamente gravi" riportano sul sito Ria Novosti Sport.
Un altro magazine russo, SportExpress.ru, conferma la terribile diagnosi, secondo la quale ad essere affettato adesso sarebbe il cervello dell'ex campione olimpico russo: "A Kostomarov è stata diagnosticata una "meningite secondaria [...] I medici sono alle prese con le conseguenze, ma le condizioni del pattinatore sono estremamente gravi", leggiamo sul magazine russo.
Da un'intervista della dottoressa Anna Korobkina al magazine Woman.ru arriva poi un'ulteriore triste affermazione: "Il processo di disintegrazione di tutti gli organi è iniziato". La vita di Kostomarov sarebbe quindi appesa a un filo. Sempre più sottile.
Della famiglia di Roman Kostomarov non si hanno ultime notizie. Dopo una prima fase di ottimismo, sua moglie, l’ex atleta olimpionica Oksana Domnina (bronzo nel 2010 a Vancouver), si è comprensibilmente chiusa nel suo silenzio.
L’ultimo messaggio di Oksana Domnina risale all’8 febbraio, quando, in occasione del compleanno di suo marito, aveva condiviso su Instagram un emotivo messaggio, a coronare una foto che la ritrae insieme a lui.
“Buon compleanno, mio eroe... il mio più forte... il mio preferito... il mio campione in tutto!!! Sono orgogliosa di te, del tuo coraggio, della tua forza, della tua voglia di vincere al più presto in questi momenti difficili!!! Esattamente un anno fa non avremmo mai potuto immaginare, nemmeno nei nostri incubi peggiori, che la vita potesse darci un tale colpo... ma ora è così... e supereremo tutto, affronteremo tutto, ci credo!!! semplicemente VIVI”, ha scritto Oksana Domnina sul suo profilo.
Foto: Instagram @domninaoksanaice
Sebbene negli anni Kostomarov sia stato spesso oggetto di grandi polemiche per alcune sue dichiarazioni (l'ultima, quella del suo sostegno all'invasione russa dell'Ucraina), i suoi meriti come sportivo e atleta sono indubbi. Come indubbia è la sua sofferenza come uomo, in bilico tra la vita e la morte.
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