Scot Pollard è malato: l'ex NBA ha un disperato bisogno di un cuore, ma XXL

5 squadre e 1 anello
Un sesto uomo molto utile
L'età si fa sentire
Donatore XXL
Ricoverato in ospedale
Un 10% di battiti in più
Il padre morì all'età di 54 anni
Gli svantaggi dell'essere un gigante
Tutto cambia nel 2021
Ha provato di tutto
Il debutto nel 1997
Campione con i Celtics
Dall'NBA a 'Survivor'
Alla ricerca di un cuore grande
5 squadre e 1 anello

Scot Pollard ha disputato 11 stagioni nell'NBA (1997-2008), nel corso delle quali ha giocato con i Detroit Pistons, i Sacramento Kings, gli Indiana Pacers, i Cleveland Cavaliers e i Boston Celtics. È con quest'ultima squadra con cui ha vinto un anello nel 2008.

Un sesto uomo molto utile

La stazza di questo gigantesco pivot alto 2,10 metri per 120 chilogrammi di peso è stata uno dei suoi punti di forza, che lo ha aiutato a dominare in campo per anni.

L'età si fa sentire

Ma gli anni passano e quello che un tempo era un vantaggio sportivo è diventato per lui un handicap personale che sta mettendo a rischio la sua stessa vita.

Foto: Instagram - @scotp31

Donatore XXL

Scot Pollard (nato nel 1975) è attualmente in ospedale in attesa di un cuore da donatore per un trapianto. Se questo intervento è già di per sé complicato, l'ex giocatore dell'NBA ha un problema in più: ha infatti bisogno di un cuore "extra large" in grado di pompare sangue al suo corpo da gigante.

Foto: Instagram - @scotp31

Ricoverato in ospedale

Stando a quanto riferisce il Los Angeles Times, Pollard si trova al Vanderbilt University Medical Center da diversi giorni, in attesa di un donatore compatibile. Nel frattempo, condivide la sua vita quotidiana in ospedale attraverso i social.

Foto: Instagram - @scotp31

 

Un 10% di battiti in più

Scot Pollard ha un difetto cardiaco congenito che fa sì che il suo cuore batta 10.000 volte in più al giorno rispetto a un cuore normale, che batte in media 115.000 volte al giorno.

Il padre morì all'età di 54 anni

Le sue condizioni si sono aggravate nel 2021, quando ha contratto un'infezione virale. Suo padre è morto a 54 anni per la stessa malattia, quando Scot Pollard aveva solo 16 anni, ricorda il Los Angeles Times.

Gli svantaggi dell'essere un gigante

"Essere così alto ha i suoi vantaggi, ma potrei non arrivare a 80 anni", aveva detto al Boston Globe. "Non si vedono molte persone della mia taglia in giro", proseguiva.

Tutto cambia nel 2021

In questa intervista, l'ex giocatore riconosce di sapere di essere affetto dalla malattia fin dagli anni '90, quando morì suo padre, anche se è stato solo nel 2021 che la sua qualità di vita ha cominciato a risentirne in modo significativo.

Ha provato di tutto

"Mi sembra di camminare sempre in salita", ammette l'ex cestista. Dopo aver provato vari farmaci, aver ricevuto un pacemaker un anno fa e aver subito tre ablazioni, per Scot Pollard il trapianto è ormai l'unica soluzione.

Il debutto nel 1997

La carriera di Scot Pollard in NBA ha inizio nel 1997, quando i Pistons lo selezionano al primo turno del Draft con la 19ª scelta. Per 11 anni è stato il centro di riserva perfetto di ben cinque squadre.

Campione con i Celtics

Tuttavia, è nella sua ultima stagione NBA, l'unica giocata a Boston, che vince l'anello del campionato, in una memorabile finale in cui i Lakers di Kobe e Gasol vengono battuti per 4-2, anche se Pollard passa la maggior parte del tempo in panchina.

Dall'NBA a 'Survivor'

Dopo il ritiro, il pivot ha tentato la fortuna come commentatore e attore e ha anche partecipato alla 32ª edizione del reality "Survivor", tenutasi in Cambogia nel 2016, classificandosi all'ottavo posto dopo 27 giorni di gara.

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Alla ricerca di un cuore grande

Otto anni dopo, Scot Pollard spera di trovare nel mondo qualcuno con un cuore grande come il suo, letteralmente.

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