Internazionali BNL d'Italia: perché i grandi campioni fanno di tutto per non perderseli
I campi del Foro Italico a Roma ospitano ogni anno i più grandi campioni dell'ATP e le più grandi campionesse della WTA nel torneo più importante del Bel Paese: gli Internazionali d'Italia (dal 2002 Internazionali BNL d'Italia), parte del circuito ATP World Tour Masters 1000 e del circuito WTA 1000.
Votati come miglior torneo di categoria Premier 5 dal 2016 al 2018, gli Internazionali BLN d'Italia sono considerati la prova finale (e una delle più importanti) in vista del prestigioso Roland Garros.
I Master ATP/WTA 1000 sono considerati i più prestigiosi subito dopo le quattro prove del Grande Slam. Sono 9, tre dei quali sulla terra battuta subito prima dell’Open di Francia: Montecarlo, Madrid e Roma.
A differenza di quanto avviene a Montecarlo, a Madrid e a Roma giocano sia la WTA che l’ATP: al di là di offrire uno spettacolo appassionante agli spettatori, la presenza del torneo femminile garantisce una visione più globale della situazione attuale del tennis.
Rispetto al Mutua Madrid Open, poi, gli Internazionali BNL d'Italia hanno un vantaggio in più: il calendario. Roma è l'ultimo Master1000 giocato prima del Grande Slam di Parigi.
Un'altra differenza da non sottovalutare, poi, riguarda il clima: le condizioni meteorologiche tra Roma e Parigi sono pressoché identiche, come molto simili sono anche le modalità di movimento delle palline.
L'altitudine della capitale spagnola, invece, fa sí che le palline si muovano a una velocità maggiore rispetto a quanto avviene nell'Open di Francia, cosa che non succede a Roma.
C'è anche un altro fattore da considerare: la tradizione. Inaugurato nel 2002, il torneo madrileno deve confrontarsi con un vero e proprio classico del circuito tennistico. Non dobbiamo dimenticare che gli internazionali d'Italia hanno ospitato quasi un secolo di tennis (dal 1930 a oggi).
Non stupisce, perciò, che gli Internazionali d'Italia siano un appuntamento che pochi giocatori corrano il rischio di perdersi. Non l'hanno certo mancato i giocatori di questa lista, i vincitori degli ultimi 20 anni. Vediamo di chi si tratta.
Nel 2003 ad aggiudicarsi il trofeo (e il ricco montepremi) è stato lo spagnolo Félix Mantilla, battendo in finale lo svizzero Roger Federer.
Nel 2004 si afferma di nuovo il predominio spagnolo dei campi del Foro italico. Con uno schiacciante 6-3, 6-3, 6-1, Carlos Moyá ha la meglio sull'argentino David Nalbandian.
Ma se c'è uno spagnolo che davvero può essere considerato l'Imperatore della Terra Rossa di Roma, questi è Rafael Nadal, detentore del record indiscusso per numero di vittorie (10) e per vittorie consecutive (3), imponendosi sui più grandi del tennis mondiale. Indimenticabile la combattutissima finale del 2006 con Roger Federer, 6(0)-7, 7–6(5), 6–4, 2–6, 7–6(5)
Nel 2008 il serbo Djokovic riesce a interrompere la serie di vittorie spagnole agli Internazionali, imponendosi sullo svizzero Stanislas Wawrinka. Ripeterà l'impresa anche nel 2011 e nel 2014 (battendo Nadal), nel 2015 (battendo Federer), nel 2020 (battendo l'argentino Diego Schwartzman) e nel 2022 (battendo il greco Tsitsipas).
Nel 2016 il britannico Andy Murray è riuscito a rompere la monotonia di quello che, negli ultimi 20 anni, è sembrato un vero e proprio alternarsi tra Nadal e Djokovic.
Ci riuscirà anche Alexander Zverev l'anno successivo, nel 2017, imponendosi, neanche a dirlo, su Novak Djokovic per 6–4, 6–3.
Più variegato ed interessante l'albo d'oro del singolo femminile, che, a differenza del maschile, non ha visto una schiacciante predominanza di un ristretto numero di tenniste: a succedersi dal 2003 a oggi, infatti, sono state varie tra le più grandi campionesse della storia del tennis. Vediamo chi.
In un'appassionante finale che la vedeva di fronte ad Amélie Mauresmo, la belga Clijsters ha saputo imporsi e vincere gli Internazionali d'Italia nel 2003.
La francese si rifarà nei due anni successivi, battendo nel 2004 Jennifer Capriati e nel 2005 la svizzera Patty Schnyder.
Nel 2006, invece, sarà la volta di un altro grande talento del tennis mondiale, la svizzera Martina Hingis, che si aggiudicherà i 2 set necessari per la vittoria battendo la russa Dinara Safina.
La Serbia ha dato al tennis dei grandissimi talenti (vedasi Djokovic): uno di questi è Jelena Janković, incoronata regina di Roma nel 2007 e nel 2008, dopo aver in finale la russa Svetlana Kuznecova e la francese Alizé Cornet, rispettivamente.
Ci sono voluti 3 anni dalla finale con la Hingis prima che la Safina riuscisse a 'vendicarsi' ed aggiudicarsi il trofeo romano. L'ha fatto battendo la sua connazionale, Svetlana Kuznecova.
Una finale combattutissima quella del 2010, tra María José Martínez Sánchez e Jelena Janković, finita con un 7–6(5), 7–5 a favore della spagnola.
Una Maria Sharapova in formissima si aggiudicò il torneo nel biennio 2011-2012 e poi ripetendo l'impresa nel 2015, battendo in finale l'australiana Samantha Stosur, la cinese Li Na e, infine, la spagnola Carla Suárez Navarro.
Si può parlare di tennis senza nominare Serena Williams? Anche per la statunitense sono state 3 le vittorie sui campi del Foro italico. In queste tre occasioni ha avuto la meglio, in ordine, sulla bielorussa Viktoryja Azaranka, sulla nostra Sara Errani e sulla sua connazionale Madison Keys.
Nei due anni successivi ad aggiudicarsi il trofeo degli Internazionali è stata l'ucraina Elina Svitolina. In entrambi i casi, a scontrarsi con lei c'era la rumena Simona Halep.
Nel 2019 gli Internazionali vedono sventolare la bandiera della Repubblica Ceca, con la vittoria in finale di Karolina Pliskova.
Non era riuscita a vincere la finale nel 2017 e nel 2018, ma si rifarà nel 2020 Simona Halep, dopo il ritiro della campionessa in carica Karolina Pliskova.
Non sono stati anni facili per Karolina Pliskova: dopo il ritiro dell'anno precedente, nel 2021 perde in finale contro la polacca Iga Swiatek, che si aggiudicherà anche il torneo dell'anno successivo.