Internazionali di tennis, Svitolina: "In campo mi sento un soldato, è la mia guerra"

Nessuna stretta di mano, di nuovo
Un veloce sguardo
Nessuna interazione tra le giocatrici
Una situazione difficile
Non si può
Non è la prima volta in questo torneo
Anche tra Sabalenka e Yastremska
Nessun cenno da parte di Sabalenka
Un incontro carico di speranza
Che lo sport possa unire ciò che la politica ha diviso
Nessuna stretta di mano, di nuovo

Non ce l'ha fatta, ieri, l'ucraina Elina Svitolina a battere la  numero due del mondo, Aryna Sabalenka, sulla terra battuta del Foro Italico di Roma agli Internazionali di tennis. L'atleta bielorussa si è imposta sull'avversaria con un punteggio di 4-6, 6-1, 7-6(7), accedendo così ai quarti di finale. E anche questa volta, nessuna stretta di mano tra le due atlete.

Un veloce sguardo

A fine partita, entrambe le giocatrici si sono scambiate un rapido sguardo e poi sono andate direttamente dall'arbitro per stringergli la mano.

Nessuna interazione tra le giocatrici

Per il terzo anno consecutivo dall'inizio del conflitto, le atlete ucraine cercano in ogni modo di evitare qualsiasi interazione con le colleghe russe e bielorusse.

Una situazione difficile

"Per me è molto triste e frustrante che le persone non lo capiscano. È una cosa ovvia non stringere la mano quando ho così tanti amici in prima linea che combattono per l’Ucraina", ha commentato come riportato da Supertennis TV.

Non si può "stringere la mano come se niente fosse"

Non si può "stringere la mano come se niente fosse", ha proseguito. Secondo la giocatrice ucraina, politica e sport non possono essere separati e, come rappresentante del suo paese, la sua posizione deve essere chiara a tutti.

"Mi sento un soldato, è la mia guerra"

“Ogni volta che gioco penso a chi combatte, in campo mi sento un soldato, è la mia guerra” ha detto Elina Svitolina in un’intervista al Daily Mail, secondo Supertennis TV.

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Non è la prima volta in questo torneo

E la partita di ieri sera al Foro Italico non è stata la prima di questo torneo in cui siamo stati testimoni di una palpabile tensione tra le rappresentanti di questi due paesi.

Anche tra Sabalenka e Yastremska

Il giorno precedente, Sabalenka, ha sconfitto rapidamente la giovane ucraina Dayana Yastremska in due set veloci. Alla fine del match, Yastremska si è diretta verso l'arbitro e poi verso la panchina, ignorando l'avversaria.

Nessun cenno da parte di Sabalenka

Anche Sabalenka non ha tentato alcun gesto di riconciliazione, limitandosi a salutare il pubblico con un cenno del braccio.

Un incontro carico di speranza

Le speranze per una seppur simbolica riconciliazione tra i due paesi, almeno nel contesto sportivo, erano tutte rivolte all'incontro di ieri sera, 13 maggio, tra Svitolina e Sabalenka.

Che lo sport possa unire ciò che la politica ha diviso

E anche se dal campo da tennis non è arrivato il segnale di pace tanto auspicato, rimane la speranza che un giorno lo sport possa riunire ciò che la politica ha diviso.

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