La parabola discendente di Ansu Fati: doveva essere l'erede di Messi, ma la sua stella si è affievolita
Era il 2019 quando Ansu Fati irrompeva in campo con la maglia del Barcellona alla tenera età di 16 anni. Sembrava essere nato un "nuovo Messi" nelle fila degli azulgrana, ma col tempo l'enfant prodige della squadra spagnola pare aver smarrito il suo talento.
Nato in Guinea-Bissau nel 2002 e trasferitosi all'età di sette anni in Spagna con la famiglia, Ansu Fati ha ottenuto la nazionalità spagnola appena un mese dopo il suo debutto con la prima squadra del Barça grazie agli sforzi della Reale Federazione Calcistica Spagnola.
Con il Barcellona ha segnato il suo primo gol il 31 agosto 2019 in una trasferta contro l'Osasuna, diventando il più giovane marcatore di sempre della squadra in prima divisione. Aveva 16 anni e 304 giorni. Due settimane dopo, ha esordito al Camp Nou contro il Valencia con un gol e un assist.
Fati è diventato anche il più giovane giocatore nella storia del Barcellona a debuttare nella fase a gironi della Champions League e, al compimento del 17° anno di età (31 ottobre 2019), aveva già accumulato sette presenze ufficiali con due gol e un assist, che gli sono valsi un significativo miglioramento del contratto.
Le sue prestazioni in campo conquistano presto i cuori dei tifosi e raggiungono l'apice nell'ottobre 2020, quando segna nel "Clasico" contro il Real Madrid. Solo un mese dopo, però, in una partita contro il Real Betis, subisce un grave infortunio al menisco del ginocchio sinistro che segna l'inizio della sua parabola discendente.
Lo stop di Ansu Fati è durato ben 305 giorni, per un totale di 64 partite saltate sia con la maglia del Barcellona che con quella della nazionale spagnola. Purtroppo i continui infortuni, che sono diventati una costante nella sua carriera fin da quando si ruppe tibia e perone a soli 13 anni nelle giovanili del Barça, gli hanno fatto saltare una quarantina di partite negli anni successivi.
A causa del lento recupero dall'infortunio al menisco, Fati si perde il resto della stagione 2020-2021. Fa il suo rientro in campo a settembre 2021, con tanto di gol e rinnovo del contratto.
Non passa molto tempo, però, prima di incappare in un nuovo infortunio che lo tiene fuori per altri due mesi, aggravato da una serie di problemi muscolari che lo tormentano per tutta la stagione.
La stagione 2022-2023 sembra essere quella della sua rinascita: gli infortuni lo risparmiano e disputa 51 partite in cui realizza 10 reti, diventando il secondo capocannoniere della squadra, e 4 assist. Ma le cose cambieranno presto...
Al Barcellona, e soprattutto al tecnico Xavi Hernández, le prestazioni di Ansu Fati non convincono. Per questo motivo, nel settembre 2023 viene dato in prestito al Brighton della Premier League inglese, con la speranza che risorga dalle ceneri fuori dal Barcellona.
Ma le cose sono andate diversamente. La stagione disputata in Inghilterra è stata molto irregolare, accompagnata ancora una volta dai soliti infortuni.
Fati è costretto a saltare 14 partite con il Brighton in 69 giorni a causa di un problema muscolare che si è presentato proprio quando stava iniziando a giocare regolarmente in prima squadra. Fino ad aprile 2024, il giocatore ha messo insieme solo 17 presenze in Premier League, nessuna delle quali complete (19% di minuti giocati), e ha segnato 2 gol.
Ai suoi problemi fisici si aggiunge la mancanza di fiducia del suo allenatore, l'italiano Roberto De Zerbi, che, dopo averlo lasciato fuori dai convocati per la partita contro il Brentford dello scorso 3 aprile, ha rilasciato una dichiarazione riportata dal Mundo Deportivo in cui affermava che l'attaccante "deve dare qualcosa in più".
«È uno dei migliori talenti al mondo per la sua età, ma deve migliorare le sue performance e le sue condizioni fisiche e mentali, perché per giocare in Premier League bisogna essere più forti mentalmente e fisicamente. Quando ci dimostrerà di essere pronto, potrà giocare per noi», ha spiegato De Zerbi.
Il Brighton, però, stando a quanto rivelato dal quotidiano Sport, non sarebbe intenzionato a prolungare il prestito di Ansu Fati, che probabilmente dovrà tornare al Barcellona (con cui ha un contratto fino al 2027) senza essere riuscito a recuperare le condizioni che gli hanno permesso di fare il salto nell'élite del calcio europeo nel 2019.
Dal canto suo, il Barcellona non conterebbe su di lui per il suo progetto sportivo, sempre secondo Sport. La squadra catalana avrebbe infatti intenzione di venderlo, tanto più che ora è spuntato un nuovo astro emergente dalle giovanili: Lamine Yamal.
In pochi anni, Ansu Fati è passato dall'essere il "nuovo Messi" a diventare un problema per il Barça, che, oltre a non poter contare su di lui, non potrà nemmeno venderlo a un alto valore di mercato a causa della svalutazione che ha subito dal 2020. Stando ai dati di Transfermarkt, l'attaccante oggi è valutato 30 milioni di euro.
Come anticipa il quotidiano Sport, tra le possibili destinazioni del giocatore ci sarebbero il Wolverhampton in Premier League (un club in cui il suo agente, Jorge Mendes, ha molta influenza) e soprattutto il Valencia e il Sevilla della Liga, squadre a cui però potrebbe approdare solo in prestito e a patto che il Barcellona si accolli parte del suo alto compenso.
Insomma, il futuro di Ansu Fati appare complicato e incerto, ma è molto probabile che sia lontano dalla squadra che aveva visto in lui il nuovo Lionel Messi. Riuscirà a brillare di nuovo?
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