La partita più difficile di Jrue Holiday, star della NBA: 'La mia famiglia viene prima del basket'

Momenti difficili
Il tumore al cervello della moglie Lauren Cheney
Era incinta del loro primo figlio
Una decisione difficile
Uno stop a tempo indeterminato
'La mia famiglia viene prima del basket'
Il sostegno dei Pelicans
La gratitudine di Holiday
Hanno aspettato la nascita della figlia
Un'operazione riuscita
Il rientro in campo nel novembre 2016
Lo attendeva un futuro pieno di successi
Ha iniziato la sua carriera NBA con i Sixers
Quattro stagioni e il più giovane All-Star di sempre
Alla pari di Wilt Chamberlain
Il passaggio ai New Orleans Pelicans
Cambio di squadra e matrimonio con Lauren Cheney
Bloccato dagli infortuni alla sua prima stagione
Prestazioni sempre migliori con la squadra
Le statistiche di Holiday nell'anno più complicato della sua vita
Nuovo contratto milionario con i Pelicans
Ultimi tre anni al top
Nuovo trasferimento, questa volta ai Milwaukee Bucks
La nascita del secondo figlio
Campione NBA
Altre due discrete stagioni
Di nuovo all'All-Star Game
Voci (smentite) sul suo ritiro
Un'altra nuova avventura per Holiday: i Boston Celtics
Scambio di giocatori
Ancora molto da dimostrare
Momenti difficili

Nonostante tutto il glamour che li circonda e gli stipendi da capogiro, i giocatori dell'NBA sono prima di tutto esseri umani e, come tali, anche loro sono esposti agli imprevisti della vita. Ne è un buon esempio la superstar dei Boston Celtics Jrue Holiday, che ha giocato la sua "partita" più difficile quando sua moglie si è ammalata gravemente mentre era incinta della loro prima figlia.

Il tumore al cervello della moglie Lauren Cheney

Era il settembre 2016 quando l'All-Star 2013 dei Philadelphia 76ers annunciava che alla moglie, l'ex calciatrice professionista statunitense Lauren Cheney, era stato diagnosticato un tumore al cervello.

Era incinta del loro primo figlio

Alla già di per sé terribile notizia della malattia della doppia medaglia olimpica con gli Stati Uniti (a Pechino 2008 e a Londra 2012) si aggiungeva il fatto che fosse incinta di sei mesi della sua prima figlia con Jrue Holiday.

Una decisione difficile

La stella del basket statunitense non ha avuto dubbi su che decisione prendere: con grande sorpresa dei suoi fan e della sua squadra dell'epoca, i New Orleans Pelicans, ha scelto di mettere da parte i suoi impegni professionali per stare accanto alla moglie e alla futura figlia.

Uno stop a tempo indeterminato

Così, lo stesso mese di settembre, Holiday annunciava che avrebbe lasciato il mondo del basket a tempo indeterminato per prendersi cura di lei dopo l'operazione che avrebbe dovuto subire per rimuovere il tumore dalla testa.

'La mia famiglia viene prima del basket'

"La mia famiglia viene prima del basket. Sono fortunato a praticare questo sport e a trovarmi nella posizione in cui mi trovo, ma mia moglie è la cosa più importante al mondo per me", ha detto Jrue Holiday al momento dell'annuncio del suo inaspettato ritiro.

Il sostegno dei Pelicans

I Pelicans hanno mostrato il loro pieno sostegno al giocatore attraverso un comunicato in cui il loro general manager, Dell Demps, ha scritto: "Stiamo tutti pregando perché il parto di Lauren avvenga senza problemi e l'intervento sia un successo". L'allenatore Alvin Gentry ha aggiunto che "la cosa importante è che sia a fianco di sua moglie".

La gratitudine di Holiday

Il giocatore ha utilizzato il suo account Twitter per ringraziare tutti per il sostegno incondizionato: "Le persone hanno bisogno di altre persone. Grazie a tutti per le vostre preghiere in questo momento difficile".

Hanno aspettato la nascita della figlia

La coppia era già a conoscenza dell'esistenza del tumore dal mese di giugno, ma aveva deciso di rimandare l'intervento chirurgico a dopo la nascita della figlia per non metterla in pericolo, visti i rischi significativi dell'operazione. La bambina è nata nel settembre 2016 in piena salute.

Un'operazione riuscita

Alla fine, Lauren Cheney è stata operata con successo; dopodiché ha dovuto affrontare un lungo periodo di recupero nella sua casa in North Carolina, dove è stata sempre accompagnata dal marito.

Il rientro in campo nel novembre 2016

Al termine di due mesi dedicati alla guarigione della moglie e dopo essersi lasciato alle spalle uno dei momenti peggiori della sua vita, Jrue Holiday è tornato in campo il 18 novembre 2016 avendo saltato le prime 12 partite con i Pelicans, ma con la soddisfazione di aver fatto la cosa giusta e di aver visto la moglie e la figlia superare la situazione.

Lo attendeva un futuro pieno di successi

Quello che avrebbe potuto essere un possibile addio alla pallacanestro si è infine trasformato in un ritorno da protagonista nell'NBA, con diversi contratti milionari che lo hanno reso uno dei giocatori più pagati del campionato americano, nonché un anello di campionato con i Bucks. Ripercorriamo brevemente la sua carriera...

Ha iniziato la sua carriera NBA con i Sixers

Jrue Holiday (nato il 12 giugno 1990) viene selezionato al 17° posto assoluto nel Draft NBA 2009 dai Philadelphia 76ers dopo un solo anno con gli UCLA Bruins, in cui registra una media di 8,5 punti, 3,8 rimbalzi e 3,7 assist a partita ed è nominato NCAA Pac-12 All-Rookie Team.

Quattro stagioni e il più giovane All-Star di sempre

Il playmaker californiano ha giocato 4 stagioni con i Sixers fino al 2012-2013. Ed è proprio nell'ultimo anno che si conferma il più giovane giocatore nella storia della franchigia a diventare All-Star all'età di 22 anni.

Alla pari di Wilt Chamberlain

Al termine della stagione 2012-2013, Jrue Holiday diventa anche il secondo giocatore nella storia dei Philadelphia 76ers ad avere una media di 18 punti e 8 assist a partita, insieme al leggendario Wilt Chamberlain.

Il passaggio ai New Orleans Pelicans

Infine, il 27 giugno 2013, dopo il Draft NBA di quell'anno, finirà per lasciare i Sixers e indossare la maglia dei New Orleans Pelicans, dove arriverà in cambio del centro Nerlens Noel e di una scelta al primo giro nel Draft 2014 (top 5 protetta).

Cambio di squadra e matrimonio con Lauren Cheney

Ed è proprio quell'estate, il 7 luglio 2013, che Jrue Holiday sposa Lauren Cheney, la sua fidanzata dal 2008, quando entrambi erano studenti dell'Università della California.

Bloccato dagli infortuni alla sua prima stagione

Holiday ha giocato sette stagioni con i Pelicans, anche se si è dovuto fermare in più occasioni. Il primo stop avviene nella sua stagione da rookie, terminata il 14 febbraio 2014 dopo aver subito un importante infortunio alla tibia della gamba destra, già malconcia a causa di un altro infortunio subito l'8 gennaio.

Prestazioni sempre migliori con la squadra

Nel corso del primo anno con la squadra di New Orleans, Holiday gioca solo 34 partite, con una media di 14,3 punti e 7,9 assist a partita. Nella stagione 2014-2015, le sue statistiche migliorano: disputa 40 incontri con una media di 14,8 punti e 6,9 assist a partita; e nel 2015-2016, 65 partite, 16,8 punti e 6 assist.

Le statistiche di Holiday nell'anno più complicato della sua vita

La stagione 2016-2017, nonostante lo stop per le prime partite dovuto al tumore della moglie, non si è conclusa affatto male, con 67 incontri giocati e una media di 15,4 punti e 7,3 assist a partita.

Nuovo contratto milionario con i Pelicans

Dopo che quella stagione iniziata male si è conclusa nel migliore dei modi, Jrue Holiday ha ricevuto un premio extra sotto forma di un nuovo contratto di 5 anni con i Pelicans. Lo ha firmato il 6 luglio 2017 per la cifra di 126 milioni di dollari.

Ultimi tre anni al top

Pur avendo firmato per 5 anni, il giocatore rimane ai Pelicans solo per altre 3 stagioni, nel corso delle quali segna le migliori statistiche della sua carriera, in particolare nella stagione 2018-2019 con la più alta media di punti per partita (21,2).

Nuovo trasferimento, questa volta ai Milwaukee Bucks

Dopo la stagione 2019-2020, in cui riceve il Twyman-Stokes Teammate of the Year Award della NBA, Jrue Holiday viene ceduto ai Milwaukee Bucks in cambio di altri due playmaker: Eric Bledsoe e George Hill.

La nascita del secondo figlio

Così come l'anno del suo primo trasferimento ha contratto matrimonio con Lauren Cheney, anche il 2020 ha portato con sé un'altra bella notizia per lui: la nascita del secondo figlio. Una bella notizia che ha aiutato la coppia a lasciarsi ulteriormente alle spalle quel terribile 2016.

Campione NBA

Holiday indossa la maglia dei Milwaukee Bucks per 3 stagioni, di cui spicca la prima (2020-2021), in cui rinnova il contratto per altri 4 anni e per 160 milioni di dollari e in cui vince il suo primo e unico anello di campione NBA dopo aver sconfitto i Phoenix Suns in finale.

Altre due discrete stagioni

Ma anche le altre 2 stagioni con i Bucks non sono andate niente male. Nel 2021-2022 ha ricevuto per la seconda volta il premio NBA Teammate of the Year ed è stato inserito nel secondo miglior quintetto difensivo del torneo.

Di nuovo all'All-Star Game

Nel 2022-2023 è stato convocato per la seconda volta all'All-Star Game, è stato inserito nel miglior quintetto difensivo, ha ricevuto il suo terzo premio NBA Teammate of the Year e ha segnato un career-high di 51 punti in una partita contro gli Indiana Pacers.

Voci (smentite) sul suo ritiro

Al termine della stagione 2022-2023, dopo l'uscita dai playoff dei Bucks e dopo che lui stesso aveva detto di voler smettere a fine contratto, sono emerse voci di un suo possibile ritiro, poi smentite dal giocatore.

Un'altra nuova avventura per Holiday: i Boston Celtics

La sua avventura nei Bucks termina però il 27 settembre 2023, quando viene annunciata la sua cessione ai Portland Trail Blazers in uno scambio tra tre squadre che si conclude il 1° ottobre con il passaggio di Holiday ai Boston Celtics.

Scambio di giocatori

L'accordo prevedeva anche il trasferimento di altri due giocatori: Malcolm Brogdon e Robert Williams III.

Ancora molto da dimostrare

È iniziata per lui una nuova avventura nella mitica franchigia della Eastern Conference, in cui potrà continuare a dimostrare le sue eccezionali qualità in campo e accumulare nuovi successi, stavolta dalla prospettiva e dall'esperienza di un giocatore veterano che la vita, alcuni anni fa, ha messo a dura prova.

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