Il grande rammarico di Shaquille O'Neal nei confronti di Kobe Bryant
Nel 1996, Shaquille O'Neal e Kobe Bryant iniziarono a giocare per i Los Angeles Lakers. Già da allora, Shaq era convinto che Kobe si sarebbe affermato come il miglior giocatore della NBA. Grazie al contributo di questi due eccezionali talenti, i Lakers raggiunsero le semifinali della Western Conference nello stesso anno, nonostante le occasionali tensioni tra i due atleti.
Ma nel documentario "Shaq", che ripercorre su HBO la vita del grande campione dell'NBA, Shaquille O'Neal, è emersa una questione che, per molti, è stata una vera e propria sorpresa, riguardante il suo ex compagno di squadra, il compianto Kobe Bryant, morto il 26 gennaio 2020 in un tragico incidente dell'elicottero su cui viaggiava insieme a sua figlia.
Nei tre anni successivi, la relazione tra i due campioni non migliorò: O'Neal si lamentava dell'atteggiamento egoistico di Kobe in campo, manifestando una certa impazienza perché quest'ultimo maturasse. Per fortuna (per Shaq) le cose, però, cambiarono, almeno a livello di risultati, già nel 1999, con l'arrivo di Phil Jackson sulla panchina del Lakers.
Phil Jackson, con un palmarés impressionante che comprendeva sei titoli NBA con i Chicago Bulls, rivoluzionò i Lakers, implementando uno schema tattico che prevedeva il cosiddetto "triangolo offensivo". Per il duo O'Neal-Bryant questo si tradusse in 3 stagioni fantastiche, con una media di 30 punti a partita per il primo e 25 per il secondo.
Furono soprattutto le grandi performance di questi due campioni a condurre i Lakers a vincere 3 campionati tra il 1999 e il 2002. Ma le vittorie non placarono di certo gli animi: fino a quel momento Shaq non si risparmiò nessun commento pungente rivolto a Kobe. O'Neal sosteneva, infatti, che i Lakers fossero la sua squadra e arrivò a dichiarare che, se a Kobe la cosa non fosse piaciuta, se ne sarebbe potuto andare senza alcun problema.
Nonostante i divieti da parte del mister Phil Jackson, infatti tanto Shaq come Kobe continuarono a parlare ai giornalisti, senza nascondere il clima teso che si respirava nella loro relazione.
Nonostante il sempre più evidente conflitto tra le due stelle, i Lakers riuscirono a raggiungere le finali del 2004 contro i Detroit Pistons, ma dopo 5 incontri, dovettero sottostare a una schiacciante sconfitta. Il 2004 fu anche l'anno in cui i destini dei due assi dell'NBA si separarono.
Dopo aver ricevuto un rifiuto dai parte dei Lakers in merito all'ingaggio, nel 2004 O'Neal viene ai Miami Heat, mentre solo un giorno dopo arrivò la notizia del rinnovo del contratto di Kobe Bryant con i Lakers per le successive 7 stagioni, con uno stipendio di 136 milioni di dollari. Iniziarono a circolare voci che l'addio di Shaq avesse a che vedere proprio con questo.
Con le loro rispettive squadre, i due continuarono a raggiungere traguardi entusiasmanti: Shaq aggiunse un altro titolo NBA alla sua bacheca nel 2006, Kobe altri 2 con i Lakers (2009 e 2010). La rivalità tra i due, quindi, non accennava a placarsi. In un'intervista ai due campioni, O'Neal confessò di aver "fatto a pezzi la sua casa" quando Kobe lo superò per numero di titoli in carriera.
Ma ben presto le acque tra i due si calmarono. Negli anni Shaq non esitò a spendere parole gentili nei confronti del suo ex compagno di squadra e Kobe, nel 2009, insistette fortemente sul fatto che entrambi venissero nominati come MVP all'All-Star. In seguito apparirono raramente insieme, ma, come confermato da O'Neal, la cosa si doveva semplicemente ai loro reciproci impegni.
La prematura morte di Kobe Bryant fu un duro colpo anche per Shaquille O'Neal, come per il mondo intero. Nel documentario, andato in onda il 23 novembre 2022, Shaq ha dichiarato: "Kobe e io abbiamo avuto un rapporto molto complesso nel corso degli anni", riconoscendo quanto si fossero "spinti l'un l'altro a giocare uno dei più grandi basket di tutti i tempi".
Riflettendo, poi, sulla loro relazione, Shaquille O'Neal ha affermato che la morte di Kobe Bryant è stata come "essere pugnalato al cuore", perché, ha detto, "era il mio fratellino".
Per il grande Shaquille O'Neal, poi, resta un grande rammarico: "Non rivedrò mai più Kobe, nella vita reale. Avrei dovuto chiamarlo.", ha dichiarato.
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