La straziante storia della Nazionale di calcio femminile della Giamaica, sciolta più volte
Con molto forza e determinazione, la squadra di calcio femminile della Giamaica ha raggiunto la sua seconda Coppa del Mondo, questo 2023. Ha sconfitto il Brasile di Marta e Ary Borges ed è andata agli ottavi di finale. Il team, però, porta una storia commovente nella sua valigia.
La Nazionale femminile della Giamaica ha interrotto più volte le sue attività, per mancanza di sponsorizzazioni, ed è riuscita ad andare avanti sempre con difficoltà. Tra il 2010 e il 2014, ad esempio, ha smesso di comparire anche nel ranking FIFA.
Fino a quando per le "Reggae Girlz", come vengono chiamate le giocatrici della Nazionale giamaicana, è arrivato il fondamentale supporto di Cedella Marley, figlia del cantante reggae giamaicano Bob Marley.
Nonostante orbiti maggiormente nel mondo della musica e della moda, Cedella è considerata dal popolo giamaicano la salvatrice della squadra di calcio femminile.
In un'intervista al Washington Post, ha dichiarato: "Era davvero ingiusto che le ragazze venissero trattate in questo modo, solo perché alcune persone credono che il calcio sia un gioco da uomini".
Tutto è iniziato quando il figlio di Cedella, Skip Marley, ancora un ragazzo, è tornato a casa da scuola con un volantino in cui veniva chiesta una donazione in denaro per "resuscitare" la squadra di calcio femminile della Giamaica.
A quel tempo, la squadra aveva bisogno di aiuto sotto ogni aspetto, dai viaggi alla manutenzione dei campi di allenamento. Così Cedella si è mobilitata per raccogliere fondi.
La figlia di Bob Marley e i suoi fratelli hanno registrato insieme una canzone chiamata "Strike Hard" e tutti i profitti derivanti dal suo utilizzo sono stati devoluti al team.
Insieme a questo, la ONG Bob Marley Foundation, guidata da Cedella, ha raccolto, in un anno, circa 300.000 dollari per le Reggae Girlz. Cedella, quindi, non solo è diventata il loro sponsor, ma anche ambasciatrice della Nazionale.
Il tempo è passato e, nel 2016, la squadra è stata nuovamente sciolta. Fu allora che Cedella Marley unì di nuovo le forze e diede inizio a un cambiamento culturale. L'obiettivo non era solo migliorare le condizioni delle atlete, ma anche dare maggiore visibilità al calcio femminile.
Per continuare con il progetto di cambiamento di mentalità e cultura, la figlia di Bob Marley ha creato "Football is Freedom", un'iniziativa per sostenere e valorizzare lo sport nel suo insieme.
Nonostante tutti gli sforzi di Marley, il team, ancora oggi, deve ancora affrontare e superare seri problemi salariali e tagli al budget. Per poter partecipare ai Mondiali ha dovuto addirittura fare un crowdfunding su internet.
Nonostante la FIFA offra un compenso in denaro alle squadre partecipanti alla Coppa, il denaro va direttamente alle federazioni e la lotta per queste ragazze continua ad essere più feroce che mai.
Il calcio ha sempre fatto parte della vita di Cedella, poiché suo padre, Bob Marley, era un amante dello sport. Nel corso della sua carriera ha affermato che, se non fosse per la musica, sarebbe sicuramente stato un giocatore.
Foto: Instagram
Cedella ha raccontato alla Galileus Web: "Mio padre giocava tutti i giorni, ovunque si trovasse: per strada, trovava un campo, una squadra. A volte c'erano i fotografi lì fuori, altre volte i giornalisti."
Nell'intervista, ha ricordato: "Anche Ziggy e Stephen hanno giocato a calcio mentre crescevano, ed è sempre stato qualcosa che ho amato. Adoro calciare un pallone ed ero molto competitiva quando i miei fratelli mi sfidavano."
Ora resta da sperare che la Giamaica raggiunga la finale dei Mondiali e porti l'agognato trofeo nel Paese del Re del Reggae.
Vedi anche: La curiosa storia sulla nascita del calcio femminile