Breno, l'ex stella del Bayern Monaco che dette fuoco volontariamente alla propria casa
Il Brasile è sempre stato un Paese ricco di calciatori di talento, anche se non tutti riescono a sfondare. Breno Vinicius Rodrigues Borges, più noto come Breno, sembrava destinato a una carriera di successo; invece, ha causato da solo la propria rovina. Continua a leggere per scoprire la sua tragica storia.
Breno è nato nel 1989 a Cruzeiro, nello stato brasiliano di San Paolo.
Il difensore inizia la sua carriera nelle giovanili del San Paolo, uno dei club calcistici più importanti del Brasile. Nel 2007 firma il suo primo contratto da professionista e fa il suo debutto in prima squadra.
Breno aveva solo 17 anni quando ha esordito nel campionato brasiliano, in una partita di derby contro il Palmeiras.
Il giocatore ha fatto subito un'ottima impressione e ha aiutato il San Paolo a vincere il campionato brasiliano del 2007. Viene inoltre definito dalla rivista Kicker "il miglior difensore brasiliano militante nel campionato brasiliano".
Diversi giganti europei si mostrano interessati ad acquistarlo dopo la sua prima stagione. Alla fine è il Bayern Monaco a spuntarla. Nel dicembre 2007, il brasiliano firma un contratto con la squadra bavarese fino a metà 2012 per una cifra di 12 milioni di euro (stando ai dati di Transfermarkt).
Breno fa il suo debutto ufficiale con la maglia del Bayern in una partita di Coppa UEFA contro l'Anderlecht, persa dalla squadra tedesca per 1-2.
Nel corso della sua prima stagione con la squadra, in cui è stato principalmente in panchina, ha conquistato sia il titolo di Bundesliga che la DFB-Pokal (coppa di Germania).
Nell'estate del 2008 ha rappresentato il Brasile alle Olimpiadi di Pechino, vincendo una medaglia di bronzo. La carriera di Breno ha avuto un inizio incredibile e nulla sembrava impossibile per il giovane calciatore.
Tuttavia, le cose non sono andate molto meglio in Baviera nella stagione 2008/09: Breno colleziona solo 9 presenze con la squadra tedesca in tutte le competizioni.
Nel gennaio 2010, il Bayern opta per cedere in prestito Breno al 1. FC Norimberga con un contratto di 6 mesi.
Breno inizia subito alla grande a Norimberga, dove gioca 7 partite finché non viene fermato da un infortunio nel mese di marzo.
In una partita contro il Bayer Leverkusen, il giocatore riporta una lesione al legamento crociato che lo tiene fermo per il resto della stagione 2009/10 e per buona parte di quella successiva.
Nella stagione 2010/11, Breno ritorna al Bayern, dove colleziona 18 presenze.
Tuttavia, nel settembre 2011 balza agli onori della cronaca non per i suoi successi calcistici, ma per essere stato arrestato con l'accusa di "incendio doloso aggravato" dopo che la sua villa era stata distrutta dalle fiamme.
Prima dell'incidente, il Bayern aveva consigliato al suo giocatore di ricorrere a un aiuto psicologico, come riportato all'epoca dal quotidiano bavarese Münchner Merkur.
Breno è stato rilasciato su cauzione nell'ottobre 2011, ma è stato poi giudicato colpevole di incendio doloso e condannato a 3 anni e 9 mesi di carcere nel luglio 2012.
Viene scarcerato per buona condotta nell'agosto 2013; successivamente, inizia a lavorare come vice allenatore per la squadra Under 23 del Bayern.
Nel dicembre 2014, Breno riprende la sua carriera di calciatore e torna al San Paolo.
Nel maggio 2017 viene ceduto in prestito al Vasco da Gama, che lo acquista nel 2018.
Ed è nella squadra di Rio de Janeiro che Breno appende gli scarpini al chiodo, dopo una carriera non all'altezza delle aspettative.
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