La violenza sugli arbitri: il lato oscuro del calcio
Nell'appassionante sport del calcio, agli arbitri tocca sempre la sorte peggiore. Messi in discussione da tifosi, giocatori e allenatori, devono fare i conti con molto odio e a volte anche con la violenza.
È di poco tempo fa la notizia della sospensione della Süper Lig turca in seguito a una raccapricciante aggressione all'arbitro durante l'incontro Ankaragucu-Rizespor. Faruk Koca, presidente dell'Ankaragucu, è entrato in campo e ha colpito al volto Halil Umut Meler dopo il gol dell'1-1.
Halil Umut Meler è considerato uno dei migliori ufficiali di gara del campionato turco e arbitra anche in alcune competizioni internazionali.
La Federazione calcistica turca (TFF) ha sospeso tutte le partite del campionato e un tribunale ha ordinato l'arresto del presidente dell'Ankaragucu, Faruk Koca.
Altre due persone sono indagate perché presumibilmente coinvolte nel vile pestaggio a Halil Umut Meler, preso a calci mentre era a terra.
La violenza nel calcio è diminuita nel corso degli anni grazie a una maggiore vigilanza e all'adozione di regolamenti più severi negli stadi. Ciononostante, gli episodi di violenza continuano a verificarsi nei principali campionati.
Nell'aprile 2023, durante una partita di FA Cup inglese contro il Manchester United l'attaccante del Fulham Aleksandar Mitrovic è andato in escandescenza e ha spintonato l'arbitro, Chris Kavanagh.
Per il suo gesto, Mitrovic ha ricevuto una squalifica di otto giornate e una multa di ben 87.000 euro!
L'aggressione più terribile ai danni di un arbitro, però, è senza dubbio quella avvenuta in Brasile nel 2013 nel corso di una partita di calcio amatoriale. Otavio Jordao da Silva, un arbitro dilettante di 20 anni, è stato brutalmente assassinato in campo.
Gli spettatori invasero il terreno di gioco e l'arbitro venne linciato, d e capitato e s qua rtato, accusato di aver ferito mortalmente con un coltello un giocatore durante la partita.
L'incidente ebbe luogo a Maranhao, in Brasile. Otavio Jordao da Silva aveva espulso il giocatore Josemir dos Santos (31 anni), ma questi si era rifiutato di lasciare il campo.
Il calcio è uno sport emozionante che a volte scalda eccessivamente gli animi. Ma non c'è posto per la violenza in una disciplina che dovrebbe essere sempre sinonimo di cameratismo e rispetto.
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