La sconfitta del Real Madrid in Champions: come il Lille ha sorpreso i campioni spagnoli
Era il 18 gennaio 2024 quando il Real Madrid perse contro l'Atlético de Madrid. Da allora, la squadra di Ancelotti non aveva più perso una partita. Fino all'arrivo del Lille nella seconda giornata di Champions League.
La squadra francese, a priori un avversario abbordabile, ha evidenziato tutte le carenze di un Real Madrid che, dall'inizio della stagione, non è riuscito a trovare la chiave che l'ha portato alla gloria nella scorsa stagione.
Il Real ha perso 1-0, grazie a un gol su rigore segnato da David. Un rigore evitabile di Camavinga, commesso per mancanza di concentrazione, per un f a l l o di mano evitabile.
In realtà, il Real Madrid avrebbe potuto vincere comodamente la partita. Avrebbe anche potuto segnare. Chevalier, il portiere di casa, ha fatto la partita della sua vita, salvando tre palle impossibili da distanza ravvicinata.
Ma questo è il Real Madrid di questa stagione, una squadra senza idee, senza calcio, senza un piano stabilito che vive dei lampi delle sue star e loro, contro il Lille, non hanno avuto la loro serata.
Endrick, Bellingham, Vini o Güler hanno avuto dei gol semplici a portata di mano, ma li hanno mancati, gol che avrebbero potuto dare ai Los Blancos i tre punti, ma non avrebbero coperto il fatto che il Real Madrid praticamente non gioca.
Infatti, l'ombra di Raúl González, allenatore della squadra riserve, comincia a incombere su un Carlo Ancelotti che, in soli tre giorni, ha perso gran parte del credito che aveva guadagnato negli anni.
La partita contro l'Atlético de Madrid al Metropolitano, che la squadra di casa ha pareggiato nei tempi supplementari, è ancora dolorosa per i tifosi del Real, che hanno dato la colpa all'allenatore italiano.
Contro il Lille, nonostante le colpe siano state attribuite ai giocatori, i tifosi e la dirigenza guardano ancora una volta Ancelotti e si chiedono come una squadra con questa rosa non proponga un calcio stellare.
Eppure, contro i francesi, Ancelotti ha fatto qualcosa di mai visto prima: al 67° minuto aveva già effettuato quattro cambi, il che fa capire che non gli piaceva quello che vedeva in campo. Ma sono stati poco utili.
La prima sconfitta dei campioni in carica in 10 mesi è stata un colpo più forte del previsto. Pesa anche il fatto che l'arrivo di Kylian Mbappé, che avrebbe dovuto migliorare le cose per il Madrid, si sta rivelando il contrario di ciò che ci si aspettava.
È vero che la stagione è lunga, Ancelotti è un allenatore dalla grande esperienza e saprà come reindirizzare la situazione ma, per sicurezza, Xabi Alonso è già pronto a partire.