Le esultanze dei calciatori più iconiche della storia del calcio
Con l'annuncio del ritiro dal calcio dell'ex attaccante della Premier League Bafetimbi Gomis, che festeggiava i suoi gol imitando un leone, riviviamo alcune delle esultanze più memorabili nella storia del calcio.
Nel 1990, Roger Milla, allora 38enne e già ritiratosi, decise di tornare in campo per capitanare il Camerun nella Coppa del mondo. La squadra africana è sempre stata poco incisiva nel torneo internazionale più prestigioso, ma a Italia '90 le cose andarono diversamente e la celebre danza di esultanza di Milla si trasformò in un simbolo indimenticabile.
Milla condusse la sua nazionale ai quarti di finale, segnando 4 gol e scatenandosi nella danza alle bandierine d'angolo. Il Camerun sconfisse Argentina, Romania e Colombia prima di perdere contro l'Inghilterra.
Kylian Mbappé è oggi uno dei migliori finalizzatori del mondo. Secondo i dati di Transfermarkt, è il primo marcatore nella storia del PSG con 256 reti e mantiene la sua efficacia realizzativa anche con la maglia del Real Madrid. Per tradizione, il francese celebra ogni gol incrociando le braccia, un gesto diventato il suo marchio distintivo nel corso della sua carriera.
Come riporta GivemeSport, è stato il fratello minore di Kylian, Ethan, a improvvisare quell'esultanza dopo aver segnato un gol in una partita alla PlayStation. Ethan ha proposto al fratello di adottare lo stesso gesto in campo. La prima volta l'ha fatto in un incontro del Monaco contro il Borussia Dortmund.
Conosciuto per la sua imponente statura di 2 metri e per la notevole abilità nel gioco aereo, Peter Crouch si è affermato come una delle icone della Premier League, avendo messo a segno oltre 100 gol nel corso della sua carriera. Ma l'ex attaccante inglese è ancora più famoso per la sua danza robot, esibita per la prima volta dopo aver segnato contro l'Ungheria durante il Mondiale del 2006.
L'improbabile balletto nacque in modo del tutto casuale nel corso di una festa in casa di David Beckham, di cui esiste un video girato all'insaputa dai compagni presenti. Anni dopo l'esultanza al Mondiale 2006, Crouch tornò a ripetere quei movimenti robotici in occasione del suo 100º gol in Premier League, segnato con la maglia dello Stoke City in una partita contro l'Everton.
L'annuncio del ritiro di Bafetimbi Gomis dal calcio ha scatenato sui social media un'ondata di nostalgia per la sua celebre esultanza del "leone" dei tempi in cui militava nello Swansea City in Premier League.
Molti hanno paragonato la sua esultanza a quella di una pantera, ma Gomis si identifica più con la figura del leone. Il giocatore francese di origine senegalese ha eseguito questo gesto per la prima volta nel 2006, quando giocava per il Saint-Étienne, inteso come un omaggio a Salif Keita, celebre ex attaccante soprannominato "Pantera nera".
Paul Gascoigne ha segnato uno dei gol più memorabili dell'Inghilterra, realizzato in solitaria contro la Scozia a Euro '96. La sua esultanza della "sedia del dentista" è balzata agli onori della cronaca dopo la sua spettacolare rete.
Come riporta il The Guardian, Gascoigne si è sdraiato sulla schiena e ha lasciato che i suoi compagni di squadra gli spruzzassero acqua in bocca, facendo riferimento a un gioco pre-torneo in cui venivano legati a una sedia e gli venivano date da bere bevande a l c o l i c h e. Gascoigne era famoso per la sua passione per le feste e gli eccessi.
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Eric Cantona era un vero e proprio genio del calcio. Nel 1996, il suo magnifico gol in tuffo contro il Sunderland ne fu la prova. La rete è considerata una delle più iconiche nella storia del calcio, ma fu l'esultanza di Cantona a rendere il momento ancora più indimenticabile. Il francese si mise a guardare i tifosi dell'Old Trafford con il colletto alzato, le braccia aperte e il petto in fuori.
Eric Cantona e il portiere del Sunderland avevano giocato insieme in Francia e quando questi si rifiutò di stringergli la mano nel tunnel prima della partita, l'attaccante sentì il bisogno di cercare un'esultanza degna del suo spirito di rivalsa.
La Premier League è considerata il campionato più arduo al mondo per gli attaccanti, ma la leggenda del calcio inglese Alan Shearer ha saputo sconfiggere la difesa avversaria meglio di ogni altro giocatore. È il miglior marcatore di sempre della Premier con 260 gol segnati nel corso della sua carriera, ciascuno festeggiato con un caratteristico gesto della mano alzata in segno di trionfo.
Per il numero di gol segnati e per la costanza con cui ha utilizzato la stessa celebrazione, il gesto della mano di Shearer è sinonimo di bel gol in Premier League ed è imitato dalle nuove generazioni di appassionati.
Nel 2011, durante il derby di Manchester, Mario Balotelli festeggiava il gol segnato per il Manchester City mostrando la ormai storica maglia con la scritta "Why Always Me?". La partita, che si concluse con una schiacciante vittoria del City per 6-1 all'Old Trafford, è rimasta negli annali soprattutto per questa iconica esultanza dell'attaccante italiano.
La maglia con la scritta è nata in risposta agli incessanti attacchi mediatici nei confronti di Balotelli, relativi alla sua presunta mancanza di professionalità in Inghilterra. In una circostanza specifica, l'italiano si è reso protagonista di un episodio in cui ha fatto esplodere fuochi d'artificio dalla finestra del suo bagno.
In un derby tra Real Madrid e Barcellona dell'aprile 2017 bloccato sul 2-2, Lionel Messi, subentrato dalla panchina, segna il gol della vittoria a pochi secondi dalla fine. La scena che ne segue è ormai storia del calcio: l'argentino si toglie la maglia mostrandola ai tifosi del Real Madrid, in un gesto diventato iconico.
Il GOAT del calcio era stato oggetto di insulti da parte dei tifosi madrileni per tutta la partita. In questa occasione, però, è stato lui ad avere la meglio.
Nessuna celebrazione ha avuto più risonanza dell'emblematico "Siuuu" di Cristiano Ronaldo. Il fuoriclasse portoghese corre verso il corner, salta in aria, compie una rotazione di 180 gradi e atterra con le braccia e le gambe distese.
Il famoso gesto è diventato virale e imitato da tifosi di tutte le età. A dire il vero, il cinque volte vincitore del Pallone d'Oro ha segnato più di 900 gol in carriera, quindi era inevitabile che prima o poi la sua esultanza si trasformasse in una moda.