Le foto più tenere, più simpatiche e, forse, meno scontate che ci ha lasciato il Giro d'Italia
Nato dalla mente di tre giornalisti sportivi, il primo Giro d'Italia visse il fischio d'inizio alle 2.53 di notte del 13 maggio. Da allora, per 106 edizioni, i campioni di tutto il mondo hanno sudato, sofferto e lottato lungo le strade d'Italia, regalandoci immagini che sono entrate di diritto nella storia dello sport. Vediamo quali sono stati i momenti più dolci, più simpatici e significativi di quest'edizione 2023, al di là del traguardo finale.
Nella cronometro individuale di 19,6 chilometri da Fossacesia Marina a Ortona, la scena è tutta per il favorito alla vigilia, Remco Evenepoel. Ganna arriva 2º, ma con ben 22 secondi di distacco.
Nella foto: lo sforzo (e la solitudine) di Filippo Ganna
E quale miglior supporter che la propria fidanzata?
Nella foto: il gesto d'affetto e il sorriso di Remco Evenepoel quando incontra sua moglie Oumaima Oumi Rayane che fa il tifo per lui, durante la 2a tappa del Giro.
Quando il Giro diventa anche una questione di stile.
Nella foto: il dettaglio delle scarpe rosa del campione del mondo belga, Remco Evenepoel
Definita dagli esperti la più snervante delle tappe del Giro d'Italia, c'era forse bisogno di una pacca sulle spalle per affrontarla?
Nella foto: Natnael Tesfatsion e Ben Healy
161 km complicati quelli della 5a tappa, che mettono alla prova anche gli atleti più abili.
Nella foto: la caduta di Andrea Vendrame, nello sprint finale a Salerno
Alessandro De Marchi e Simon Clarke si stringono in un abbraccio durante i 162 km della tappa napoletana.
Perché, per gli italiani, Marco Pantani è davvero difficile da dimenticare.
I 3 Gran Premi della Montagna degli ultimi 60 km di questa tappa la rendono davvero insidiosa. Lo sanno bene Pavel Sivakov, Remco Evenepoel, Laurens De Plus e Koen Bouwman, che qui vediamo alle prese con il 19% di pendenza della salita de I Cappuccini.
La cronometro individuale tra Savignano e Cesena ha messo a dura prova il campione belga Evenepoel, che vince per un soffio sul campione britannico Geraint Thomas. Ma un soffio è sufficiente.
La seconda settimana di Giro si apre con il ritiro di Evenpoel per COVID, con quello di Aleksandr Vlasov e con l'infortunio di Jay Vine. A questo scenario vogliamo aggiungerci anche il maltempo?
L'incontenibile risata di Pascal Ackermann, vincitore dell'undicesima tappa.
Sarà stata la sua grinta durante i 185 km che separano Bra e Rivoli a garantire al tedesco Nico Denz la vittoria della dodicesima tappa?
"Prendiamo acqua da due settimane, non metteteci in croce per oggi", dirà Damiano Caruso ai microfoni della RAI, alludendo alla polemica per la riduzione della prima tappa alpina del Giro d'Italia.
Un esausto Alberto Bettiol, alla fine di una tappa, quella di Sierre - Cassano Magnago, segnata (ancora) dal maltempo. Bettiol ha concluso al 3º posto, dietro Derek Gee e il vincitore, Nico Denz, che si è concesso un bis dopo la tappa Bra-Rivoli.
3.600 m di dislivello in quella che La Gazzetta dello Sport definisce una sorta di "Giro di Lombardia", che gli atleti hanno affrontato per lo più in gruppo, quasi fino alla fine.
C'era attesa per uno scontro tra big e alla fine è arrivato, con la sedicesima tappa, tra Sabbio Chiese e Monte Bondone, vinta dal portoghese João Almeida, che nella foto sembrerebbe assicurarsi della posizione dei suoi rivali.
Il britannico Geraint Thomas ci mostra quanto sia difficile e duro mantenere la maglia rosa.
È il tricolore italiano a sventolare all'arrivo della diciottesima tappa, grazie a un fantastico Filippo Zana che beffa nella volata finale il grandissimo Thibaut Pinot.
Si parla di 170 km che precedono una scalata finale di circa 13 km per raggiungere i 2.034 m di altitudine del traguardo: a vincere questa complicata 19a tappa, il colombiano Santiago Buitrago, in fuga, solo... e quasi incredulo?
Un tripudio di bandiere slovene ad attendere l'arrivo di Primož Roglič, che vince la tappa e strappa la maglia rosa al rivale britannico Geraint Thomas.
Un Mark Cavendish commosso abbraccia il compagno di squadra Luis León Sánchez dopo aver superato il traguardo della tappa finale del Giro d'Italia, a Roma.
Lo sloveno Primož Roglič si aggiudica il 106º Giro d'Italia, festeggiando sul palco con suo figlio Levom. Chissà se un giorno seguirà le orme di suo padre...