Le peggiori cadute nella storia del Tour de France
È iniziata la 110ª edizione del Tour de France, durante la quale i più grandi ciclisti del mondo si sfideranno su 3.404 km di percorso.
È un Tour de France nel segno di Gino Mäder, morto in seguito a una terribile caduta al Giro di Svizzera il 16 giugno scorso. Alla luce del fatale incidente del ciclista svizzero, per questa edizione sono stati presi alcuni accorgimenti mai utilizzati prima per la tutela dei corridori.
Il Tour de France è la sfida più ambita per tutti i ciclisti d'élite, ma con le velocità che raggiungono le biciclette oggi, il ciclismo è diventato uno sport sempre più pericoloso.
Adam Hansen, presidente del sindacato dei corridori, ha dichiarato: "Le biciclette sono diventate molto più veloci e il livello generale della competizione ha raggiunto nuove vette. Quando tutti questi fattori si combinano, il livello di pericolo aumenta notevolmente".
Sin dalla sua prima edizione nel 1903, il Tour de France è stato teatro di incidenti spaventosi, i cui protagonisti hanno messo in gioco la propria vita per vincere una tappa e la gara.
Ecco le peggiori cadute nella storia del Tour de France.
Forse gli incidenti più spaventosi nel ciclismo sono quelli che si verificano alla fine di una discesa. È ciò che successe a Jens Voigt, che si schiantò a una velocità di quasi 100 km/h durante la discesa del Petit Saint Bernard.
Dopo l'incidente, Voigt rimase immobile sulla strada, facendo temere il peggio al pubblico. Il ciclista riportò la frattura dello zigomo e una commozione cerebrale, ma fortunatamente è sopravvissuto.
Laurent Jalabert è stato un maestro degli sprint all'inizio degli anni '90. Nell'edizione del Tour de France del 1994, durante la volata finale della tappa, il ciclista impattò contro un poliziotto.
Per il forte impatto, la sua bici andò distrutta e il ciclista finì a terra in una pozza di sangue e con varie fratture facciali.
All'inseguimento della sua quinta vittoria al Tour de France, Bernard Hinault fu vittima di una grave caduta durante la 14ª tappa della corsa. Il leggendario ciclista impattò contro il manubrio dopo una collisione in cui rimasero coinvolti altri quattro corridori, riportando una grave frattura al naso.
La cosa più incredibile è che Hinault continuò a correre le ultime tappe con il naso rotto e con difficoltà a respirare, andando a vincere il suo quinto titolo del Tour de France.
Durante la nona tappa del Tour de France del 2011, Johnny Hoogerland venne travolto da un'auto e andò a sbattere contro una recinzione di filo spinato che gli provocò una serie di ferite.
Anche a distanza di così tanti anni dal terribile incidente, Hoogerland soffre ancora di dolori alla schiena, sbalzi d'umore e insonnia.
Wim Van Est è stato vittima della peggiore caduta nella storia del Tour de France. Nel 1951 precipitò giù da un burrone profondo 70 metri dopo aver bucato una gomma ed essere scivolato con la sua bici.
Il corridore olandese non indossava il casco, ma sorprendentemente, con l'aiuto di alcuni spettatori e senza essersi procurato gravi lesioni, Van Est continuò a pedalare prima di recarsi in ospedale a fine gara.