Sinner stringe accordo con la Wada: da Wawrinka a Berrettini, ecco le reazioni discordanti nel tennis

L'accordo tra Sinner e Wada
Le richieste della WADA
“Un giorno triste”
Potenziale boicottaggio
La frecciatina di Medvedev
'Non voglio dire molto a riguardo, ma...'
Le parole di Stan Wawrinka
La replica di Feliciano Lopez a Wawrinka
Il tweet di Lopez
Ci sono altri che lo difendono
Le parole di Richard Gasquet
Matteo Berrettini
Tempi convenienti
Henman è d'accordo
Senza precedenti
“Il 'sistema' non è un sistema, è un club”
La dichiarazione della PTPA
Nessun vantaggio ottenuto
Le parole di Irina Sabalenka
L'accordo tra Sinner e Wada

Jannik Sinner, recentemente salito al vertice del tennis mondiale, ha accordato una sospensione di tre mesi con l'Agenzia mondiale antidoping. Questo evento ha scatenato dibattiti sulla integrità dello sport tra gli appassionati e gli addetti ai lavori.

Le richieste della WADA

Inizialmente la WADA auspicava una sospensione fino a due anni per Sinner, secondo BBC Sport, ma ha trovato un accordo con l'italiano, concludendo che Sinner aveva assunto una sostanza proibita, ma involontariamente e senza avere "intenzione di barare".

“Un giorno triste”

Nick Kyrgios, sempre critico nei confronti di Sinner, non ha esitato a esprimere la sua opinione su X, scrivendo: "Quindi lo hanno dichiarato colpevole... da qui la sospensione. Ma non gli hanno tolto i punti e può giocare al Roland Garros. Oggi è un giorno molto, molto triste. Spero che i bambini che giocano a tennis non si comportino così in futuro".

Potenziale boicottaggio

Un altro ex campione del Grande Slam, Yevgeny Kafelnikov, ha suggerito che si rifiuterebbe di giocare con Sinner se fosse attualmente in attività, aggiungendo: "Non capisco! Se sei sicuro al 100% della tua innocenza, perché accettare una sospensione di tre mesi?"

La frecciatina di Medvedev

Seppur con le dovute cautele, anche Daniil Medvedev ha espresso il suo parere sul Caso Sinner.

'Non voglio dire molto a riguardo, ma...'

"Non voglio dire molto a riguardo, ma spero che nelle prossime occasioni possa succedere lo stesso. Magari la Wada possa cominciare una trattativa con i giocatori, così che se loro ti vogliono dare due anni di squalifica, tu puoi rispondere che vorresti soltanto un mese", ha dichiarato il russo, secondo Adnkronos.

Le parole di Stan Wawrinka

Ha detto la sua anche Stan Wawrinka, detentore di tre Slam, che ha scritto su X: "Non credo più in uno sport pulito...". 

La replica di Feliciano Lopez a Wawrinka

Una risposta al tweet di Wawrinka è arrivata da un suo ex collega del circuito, Feliciano Lopez, vincitore del Roland Garros nel 2016.

Il tweet di Lopez

Lo spagnolo ha scritto su X: "Io sì, Stan. È chiaro che non ha fatto nulla per migliorare le sue prestazioni, questo è provato. Si sta assumendo la piena responsabilità per l'errore di altri e di conseguenza una sospensione di 3 mesi. Una sospensione più lunga avrebbe reso lo sport più pulito? Non credo."

Ci sono altri che lo difendono

Oltre a Feliciano Lopez ci sono altri giocatori che hanno espresso parole di vicinanza a Sinner, come Casper Ruud. "Conosco molto bene Jannik. Sono con lui. Penso che sia un bravo ragazzo", ha detto il numero 5 del mondo, secondo Le Parisien.

Le parole di Richard Gasquet

Il quotidiano francese riporta anche le parole di un ex campione come Richard Gasquet: “Jannik è un ragazzo fantastico, ha una grande personalità ed è molto gentile sul campo, tornerà presto, questa è la cosa più importante.”

Matteo Berrettini

Sostegno al campione altoatesino arriva anche da Matteo Berrettini, come riporta RaiNews: "Ho sempre sostenuto Jannik, non smetto di farlo adesso. Credo sia un momento molto duro per lui, paga un errore, mi dispiace. Non faccio l'avvocato, non ho i dettagli. Ma non ho dubbi che tornerà più forte".

Tempi convenienti

La squalifica di tre mesi, in ogni caso, risulta abbastanza conveniente per Sinner, in quanto gli consentirà di tornare al tennis competitivo in tempo per l'Open di Francia al Roland Garros. 

Henman è d'accordo

L'ex numero uno britannico e attuale esperto di tennis Tim Henman concorda, dicendo a Sky Sports: "Ovviamente, avendo appena vinto l'Australian Open, perdendo tre mesi del Tour e quindi potendo giocare al Roland Garros, il tempismo non avrebbe potuto essere migliore per Sinner, ma penso comunque che lasci un sapore piuttosto amaro in bocca allo sport".

Senza precedenti

La punizione di Sinner è apparentemente senza precedenti. Ad esempio, Tara Moore, ex giocatrice di doppio britannica in condizioni simili aveva ricevuto una squalifica di due anni (poi revocata). La britannica ha scritto: "Qualcuno può spiegare come è stata possibile una trattativa?" secondo BBC Sport.

“Il 'sistema' non è un sistema, è un club”

Dal canto suo, la Professional Tennis Players Association ha evidenziato come la punizione di Sinner esponga la mancanza di coerenza nelle punizioni dei giocatori. 

La dichiarazione della PTPA

La PTPA ha rilasciato una dichiarazione in cui si legge: "Il 'sistema' non è un sistema. È un club. La presunta discrezione caso per caso è, in realtà, una mera copertura per accordi su misura, trattamenti ingiusti e decisioni incoerenti".

Nessun vantaggio ottenuto

L'avvocato di Sinner, Jamie Singer, ha rilasciato una dichiarazione personale in cui affermava: "La Wada ha confermato i fatti determinati dal Tribunale indipendente. È chiaro che Jannik non aveva alcuna intenzione, nessuna conoscenza e non ha ottenuto alcun vantaggio competitivo. Purtroppo, gli errori commessi dai membri del suo team hanno portato a questa situazione".

Le parole di Irina Sabalenka

Per alcuni giocatori, però, è il sistema antidoping a dover essere rivisto. Aryna Sabalenka, ad esempio, non commenta l'accordo Sinner-Wada, ma, come riferito dalla Gazzetta dello Sport, la numero 1 del mondo si dice 'spaventata' dal sistema.

"Ti attaccheranno e non ti crederanno"

La campionessa bielorussa ha dichiarato: "Prima non mi importava di lasciare il mio bicchiere d'acqua e andare in bagno in un ristorante e ora non berrò più dallo stesso bicchiere d'acqua", per poi aggiungere, secondo la Gazzetta: "Cominci a pensare che se qualcuno ha usato una crema su di te e tu risulti positiva, ti attaccheranno e non ti crederanno o cose del genere.".

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