L'ex Pallone d'Oro Michael Owen racconta la malattia incurabile del figlio James
Liverpool, Real Madrid, Newcastle, Manchester United e Stoke City sono state le squadre che hanno avuto la fortuna di avere tra le proprie fila Michael Owen, uno dei migliori attaccanti britannici della storia, ritiratosi nel 2013.
Come molti altri prima di lui, il giocatore ha scelto di passare dal campo al microfono e da qualche anno è diventato commentatore televisivo.
Quello che nessuno si aspettava, però, era di sentirlo parlare della malattia incurabile di cui è affetto il figlio James, come fa nel documentario TNT "Football is For Everyone" in uscita il 30 gennaio, a cui ha avuto accesso il Daily Mail.
Nel documentario, Michael Owen ricorda che suo figlio sognava di diventare una star del calcio, ma la sua malattia lo ha costretto ad abbandonare il suo sogno prematuramente.
Foto: Instagram - @themichaelowen
Si tratta della sindrome di Stargardt, una malattia genetica rara e incurabile che colpisce la macula, l'area della retina che permette di centralizzare e mettere a fuoco la visione.
Foto: Unsplash - Brands People
La malattia gli è stata diagnosticata all'età di 8 anni e ora che ne ha 17 anni è "clinicamente cieco".
Foto: Instagram - @jamesowen10
Il giovane James Owen, intervistato dal Daily Mail, ricorda il processo che lo ha portato a passare da potenziale stella del calcio ad abbandonare del tutto lo sport.
Foto: Instagram - @themichaelowen
"Mi piaceva molto il calcio, ma è arrivato un momento in cui era difficile capire dove fosse la palla. Ovviamente ho perso l'entusiasmo perché volevo essere il migliore", racconta il figlio dell'ex attaccante.
Foto: Instagram - @jamesowen10
Michael Owen racconta anche quanto sia difficile dover spiegare alla gente il motivo per cui suo figlio non giochi a calcio e non si dedichi a esso professionalmente.
"Devi spiegare tutto e ti ritrovi a sostenere una conversazione che non vorresti mai avere con nessuno", dice l'ex bomber.
Ma James Owen, nonostante la giovane età, riconosce di aver accettato la realtà della sua malattia. "Arrabbiarmi non cambierà nulla, quindi tanto vale che vada avanti", dice con grande maturità.
Foto: Instagram - @jamesowen10
Nel caso di suo padre, la situazione è più complicata. "L'unica cosa che vorresti è portargli via il dolore, vorresti avere tu il problema e non lui. Non vuoi pensare a ciò che potrebbe riservare il futuro", afferma Michael Owen con amarezza.
Con il passare del tempo, gli Owen sono riusciti a vedere il lato positivo della malattia. "Sono orgoglioso perché è diventato un ragazzo brillante. Se non può guidare, sarò il suo taxi per tutta la vita". Ma non perdono la speranza che in futuro venga trovata una cura per la sua malattia.