Quando Djokovic si infuriò contro il pubblico di Wimbledon
È il tennista con più titoli del Grande Slam e recordman per numero di settimane in cima alla classifica ATP, oltre a essere considerato tra i migliori giocatori di tutti i tempi. Nonostante le sue indiscusse capacità, il suo temperamento rimane una sua notevole debolezza, spesso emergendo nei momenti meno opportuni.
Uno degli ultimi episodi in cui il campione serbo non è riuscito a trattenersi è avvenuto sull'All England Lawn Tennis and Croquet Club di Wimbledon 2024, nell'incontro con Holger Rune, terminato per 6-3/6-4/6-2, che è valso a Nole l'arrivo ai quarti di finale del torneo.
L'ira del giocatore serbo è scattata quando, durante la partita, il pubblico si è schierato dalla parte del danese, incitandolo e gridando il suo nome, 'Rune', allungando la 'u' per renderla più forte.
È comune che i tifosi siano inclini a sostenere il tennista in svantaggio durante una partita, spesso nella speranza di estendere il gioco e quindi giustificare il prezzo pagato per i biglietti. Per gli spettatori, è indubbiamente più appagante assistere a un incontro da 5 set piuttosto che a una sfida con un esito rapido e decisivo.
Djokovic, però, non l'ha presa bene. Già a metà partita, però, il serbo si era tappato le orecchie quando il pubblico acclamava il suo rivale, in un gesto che mostrava insofferenza. E non è stato disposto a lasciar correre l'accaduto e alla fine della partita ha parlato.
"A chi mi rispettava, buonasera. A chi non lo faceva, buuuuuuuuoooonasera. So che tifavate Rune, ma so anche che era solo un escamotage per fischiarmi", ha commentato Nole a bordo campo.
Ma quello era solo l'inizio. Djokovic si era surriscaldato e ha continuato: "Sono nel circuito da 20 anni e conosco tutti i trucchi. Va bene, ho giocato in ambienti molto più ostili. Non potete riuscirci con me".
E se qualcuno pensa che in conferenza stampa si sia tirato indietro o si sia rilassato, niente potrebbe essere più lontano dalla verità. "Non so cosa può fare Wimbledon a riguardo. Non potete cacciare parte della tribuna", ha azzardato.
Dal canto suo, Holger Rune ha voluto spiegare che questo tipo di tifo ha avuto inizio tre anni fa, la prima volta che si è misurato con Novak Djokovic agli US Open.
"La folla gridava il mio nome e sembrava un buuuu. Poi abbiamo giocato diverse volte in Italia e in Francia, dove il mio nome viene pronunciato in modo diverso, ma ora siamo in Inghilterra. Forse, se non lo si conosce, potrebbe sembrare un buu, ma se si conosce la storia, si sa che è il mio nome", ha chiarito.
Sembra ragionevole supporre che Novak Djokovic fosse a conoscenza di questo fatto e abbia tuttavia deciso di esprimere critiche nei confronti del pubblico di Wimbledon. Del resto, non sarebbe stata la prima volta che il suo atteggiamento in campo lo espone a reazioni negative... e alquanto vivaci!