Il grave problema della F1 svelato nell'ultimo GP di Ricciardo

Nelle fasi conclusive del GP di Singapore del 2024, il 22 settembre 2024, il pilota australiano Daniel Ricciardo è rientrato ai box con gomme nuove per stabilire il giro più veloce della gara. Sebbene la mossa possa sembrare abbastanza in linea con lo spirito competitivo di una gara, ha evidenziato un problema serio all'interno della Formula 1.

Il problema era che Ricciardo, che era al 18° posto e aveva concluso l'evento nella stessa posizione, stava guidando per la Scuderia AlphaTauri, un team di F1 di proprietà della Red Bull.

Quando Ricciardo ha fatto segnare il giro più veloce nelle fasi finali della gara, ha negato a Lando Norris di McClaren, vincitore dell'evento, la possibilità di ottenere un punto aggiuntivo, che avrebbe potuto essere cruciale per la McLaren nel suo inseguimento alla Red Bull nella classifica a squadre.

Poiché Ricciardo ha concluso fuori dalla top 10, non è riuscito ad aggiudicarsi il punto, rendendo la mossa, almeno sulla carta, letteralmente inutile per lui e AlphaTauri.

La McLaren Racing, impegnata in una serrata lotta per il campionato costruttori con la Red Bull e il suo pilota superstar Max Verstappen (arrivato al secondo posto a Singapore), si è subito interrogata sui tempi e sulle intenzioni dietro questa mossa.

Il risultato di Singapore, dovuto al coinvolgimento improvviso di Riccardo, significa che Norris è ora 52 punti dietro Verstappen, invece di 51, con sei gare rimaste nella stagione. Ciò significa che Norris non controlla più il proprio destino; se Verstappen finirà secondo in tutte le gare rimanenti, si aggiudicherà il suo quarto campionato del mondo, come conferma Eurosport. 

Come ha detto Zak Brown, presidente di McClaren, a Sirius FM dopo l'evento: "È una bella cosa sportiva di squadra A/B che non pensavo fosse consentita... Ma, ehi, non è la prima volta che lo vediamo, probabilmente non sarà l'ultima", ha detto.

Quindi il giro più veloce di Ricciardo è stata solo una felice coincidenza o ha rivelato il lato oscuro dietro la possibilità della Red Bull di schierare due team?

La proprietà da parte della Red Bull Racing sia del team principale sia dell'AlphaTauri (in precedenza Toro Rosso) consente all'azienda di gestire un modello a doppio team, esclusivo della Formula 1.

Questo modello sarebbe inconcepibile in altri sport importanti come la NFL, la NBA o il calcio, dove vengono applicate rigide regole di proprietà per prevenire conflitti di interesse. In F1, tuttavia, la pratica rimane legalmente consentita, anche se crea uno squilibrio competitivo.

Mentre i due team sono tenuti dalla Fédération Internationale de l'Automobile (FIA) a operare in modo indipendente, la loro proprietà condivisa ha portato a regolari dibattiti sui potenziali conflitti di interesse.

I critici, come Zak Brown della McLaren, sostengono che questa struttura consente alla Red Bull Racing di manipolare le gare utilizzando AlphaTauri come pedina strategica, come riportato da Racing365.

Ciò potrebbe avvenire bloccando i concorrenti, influenzando le strategie di pit stop o, come nel caso di Ricciardo, sottraendo un punto cruciale a un concorrente vincendo un giro.

Da quando ha acquistato la Minardi nel 2005 e l'ha trasformata in Toro Rosso, la Red Bull ha mantenuto un team di supporto per sviluppare giovani piloti per la sua attività principale.

Tuttavia, questa configurazione a doppio team consente anche alla Red Bull la flessibilità di influenzare le gare in modi che altri team non possono. Nei momenti di necessità strategica, avere due team in griglia offre potenziali vantaggi oltre allo sviluppo dei piloti, come riportato da GPfans.

Ciò che il giro più veloce di Ricciardo ha evidenziato è il potenziale di AlphaTauri di assistere Red Bull Racing in modi sottili ma significativi. La Formula 1 consente la proprietà condivisa dei team, a condizione che entrambi i team rimangano indipendenti operativamente, anche in termini di produzione e operazioni.

Ma in pratica, ci sono momenti, come a Singapore, in cui gli interessi dei due team sembrano allinearsi in modi che sollevano sospetti.

La FIA non ha ancora preso provvedimenti per prevenire tali situazioni, ma la vicenda Riccardo ha potenzialmente fornito al boss della McClaren valide basi per fare pressione sull'organismo di governo affinché adotti alcune riforme.

"Farò sicuramente delle domande. È qualcosa di cui ho parlato in passato e penso che illustri cosa succede, perché penso che non avrebbe fatto quel pit stop per andare in quella direzione. Non avrebbe portato a nessuno un punto, quindi penso che illustri il problema in merito a quell'argomento", ha detto Brown a Sirius Fm, come riportato da Motorsport Week.

In precedenza, Brown aveva avuto parole molto più forti sulla questione, dicendo a ESPN nel gennaio 2024: "Credo che sia un problema serio per l'equità dello sport, per i tifosi. Ecco perché non è praticamente consentito in nessun altro sport importante".

"Vorrei che il nostro settore si concentrasse su questo aspetto prima che si arrivi al livello in cui un tempo si trovava la Formula Uno, cosa che è molto sbilanciata perché le persone giocano secondo le regole, ma con un insieme di regole diverso".

Secondo il team principal della Red Bull Racing Christian Horner, non c'è stata e non c'è alcuna collusione tra AlphaTauri e Red Bull a Singapore. Si è trattato semplicemente di un caso in cui Ricciardo voleva concludere la sua carriera in F1 in bellezza, come ha detto ai media dopo l'evento, ha riferito Fox News. Ma "dovrete chiederlo ad [AlphaTauri]".

Ma è una questione che Horner difende ormai da anni; più di recente, a gennaio, ha sottolineato le differenze tra la proprietà intellettuale tecnica dei due team, anche in relazione al telaio e all'aerodinamica, ma soprattutto alla loro identità.

"I due team sono totalmente separati. Uno ha sede in Italia. Uno ha sede nel Regno Unito, quello che ha sede in Italia ha un turnover di personale molto più elevato che finisce a Maranello rispetto a quello che finisce a Milton Keynes. Hanno personalità diverse, hanno caratteri diversi e rispettano continuamente le normative."

Anche se è chiaramente un argomento di cui Horner odia parlare, è un problema che non scomparirà, soprattutto se continueremo a vedere tattiche discutibili come quelle del GP di Singapore.