Marta Huerta de Aza: L'astro nascente dell'arbitraggio spagnolo

Prima arbitro donna nel calcio professionale maschile
Un evento storico e una svolta per l'arbitraggio femminile
Altre donne seguono i suoi passi
Abbattendo le barriere a livello nazionale e internazionale
L'esordio come arbitra a 19 anni
Il debutto nella Prima Divisione femminile nel 2017
Presenza fissa nelle finali del calcio spagnolo femminile
Un curriculum internazionale invidiabile
Dalla Coppa del mondo femminile 2024 alla Liga Hypermotion
Una grande emozione
Non ha paura di nulla
Non è una questione di genere
L'arbitro che prende come modello
Passo dopo passo
Una Seconda Divisione che è quasi una Prima
La prima di molte occasioni?
Prima arbitro donna nel calcio professionale maschile

Il 24 giugno 2024, il Comitato Tecnico degli Arbitri (CTA) e la Reale Federazione Spagnola di Calcio (RFEF) hanno annunciato che Marta Huerta de Aza sarà la prima donna capo arbitro a dirigere le partite della Seconda Divisione spagnola (maschile).

Un evento storico e una svolta per l'arbitraggio femminile

In un comunicato pubblicato sul sito web della RFEF, si legge che la sua presenza nel calcio professionistico maschile "è un evento storico che rappresenta un nuovo passo avanti per l'arbitraggio femminile in Spagna, che si accompagna anche ad altre promozioni molto significative".

Altre donne seguono i suoi passi

Infatti sono state promosse anche altre arbitre: Judit Romano García e Silvia Fernández Pérez saranno assistenti arbitrali rispettivamente in Prima e Seconda Divisione; e Olatz Rivera Olmedo e Eugenia Gil Soriano arbitri effettivi in Primera RFEF, la terza categoria del calcio spagnolo.

Abbattendo le barriere a livello nazionale e internazionale

La RFEF sottolinea che Huerta de Aza, che appartiene al Comitato regionale di Tenerife, "continua ad abbattere le barriere sia a livello nazionale che internazionale". Nata a Palencia nel 1990, l'arbitra ha già lasciato il segno sul campo di gioco.

L'esordio come arbitra a 19 anni

Gli inizi di Marta Huerta de Aza nel mondo arbitrale risalgono a quando aveva 19 anni e viveva ancora nella città di Palencia. Come ha spiegato in un'intervista a Radio Marca, ha scelto di intraprendere questa professione perché era già legata al mondo del calcio, incoraggiata da un amico arbitro.

Il debutto nella Prima Divisione femminile nel 2017

È stata promossa nella massima serie del calcio femminile nel 2017, debuttando il 3 settembre dello stesso anno in una partita tra Levante UD e Madrid CFF. Era un'epoca, non troppo distante da quella attuale, in cui le donne potevano arbitrare solo nel calcio femminile.

Presenza fissa nelle finali del calcio spagnolo femminile

Poco meno di un anno dopo, il 2 giugno 2018, è stata designata per arbitrare la finale della Copa de la Reina tra F.C. Barcelona e Atlético de Madrid, la sua prima partita importante, a cui sono seguite altre due finali di Supercoppa di Spagna nel 2020 e nel 2022.

Un curriculum internazionale invidiabile

Il salto alle competizioni internazionali di calcio femminile avviene nel 2022, quando inizia ad arbitrare le partite della Champions League e a essere presente come arbitra al Campionato europeo in Inghilterra e al Mondiale Under 20 in Costa Rica; l'anno successivo, arbitra anche alla Coppa del mondo 2023 in Australia e Nuova Zelanda.

Dalla Coppa del mondo femminile 2024 alla Liga Hypermotion

Ad agosto sarà presente anche ai Mondiali di calcio femminili che si terranno per la prima volta in Colombia, dopodiché debutterà come arbitro nel calcio professionistico maschile. Un grande traguardo personale e professionale per lei, ma anche per tutte le donne arbitro.

Una grande emozione

Marta Huerta de Aza ha ricevuto la notizia con grande emozione, come ha raccontato a Radio Marca. Quando ha saputo di essere una delle fortunate che avrebbero fatto parte del calcio professionistico, non riusciva a smettere di piangere. "È una cosa così bella, così desiderata che è ancora difficile da credere", ha detto.

Non ha paura di nulla

Il suo lavoro di arbitra nel calcio maschile non è una novità per lei, visto che ha già diretto partite della Prima Divisione RFEF. Come ha ricordato scherzosamente in un'intervista al programma radiofonico El partidazo de Cope: "Ho fischiato contro il Castilla e ci sono state polemiche. Quindi ora posso iniziare", ha detto.

Non è una questione di genere

In quell'intervista ricordava che "alla fine il calcio è il calcio: è difficile arbitrare certi giocatori e anche certe giocatrici, non credo che sia una questione di genere".

L'arbitro che prende come modello

Per quanto riguarda i suoi punti di riferimenti nel mondo arbitrale, Huerta de Aza ha menzionato Jesús Gil Manzano, unico rappresentante spagnolo a Euro 2024 in Germania, "per tutto quello che ha conseguito a livello internazionale", ha detto.

Passo dopo passo

Marta Huerta de Aza non nasconde la sua ambizione di continuare a realizzare sogni nel mondo del calcio, anche se con i piedi ben piantati per terra, come ha dimostrato quando Radio Marca le ha chiesto se avesse già in mente l'idea di approdare alla Prima Divisione: "Prima c'è la Seconda Divisione, che è qualcosa che non mi aspettavo e che non ho ancora assimilato", ha detto.

Una Seconda Divisione che è quasi una Prima

"Mettiamo da parte la Prima Divisione, che è ancora molto lontana, e godiamoci questa Seconda Divisione. In realtà è quasi una Prima, con le squadre che abbiamo...", ha aggiunto l'arbitra.

La prima di molte occasioni?

Oggi, Huerta de Aza può essere seguita, sia a livello personale che professionale, attraverso il suo account Instagram (@huertamarta3), dove conta più di 900.000 follower, e dalla prossima stagione ogni fine settimana nella Liga Hypermotion, la Seconda Divisione del calcio spagnolo.

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