Materazzi sulla testata di Zidane: "Sono stato giudicato senza nemmeno essere stato ascoltato"
Sono trascorsi quasi vent'anni dalla famosa testata che Zinédine Zidane ha dato al quinto minuto del secondo tempo supplementare a Marco Materazzi durante la finale dei Mondiali 2006 di Berlino, vinta poi dagli azzurri. E dopo tutto questo tempo l'ex calciatore italiano ritorna sull'argomento con scomode dichiarazioni.
In una recente intervista nel podcast "The Basement" del conduttore radiofonico Gianluca Gazzoli, l'ex difensore azzurro ha detto la sua verità (ancora una volta) riguardo a quanto accaduto quella fatidica notte di Berlino.
"La mia situazione al Mondiale è stata raccontata nella maniera sbagliata. Su dieci persone che incontro, nove dicono 'Hai fatto bene a dargli la testata', secondo te come l'hanno raccontata? (chiede a Gazzoli, ndr)... Al contrario" - continua.
Durante l'intervista, Materazzi ricorda che lui è stato l'unico giocatore ad aver preso "due giornate di squalifica per provocazione, non si è mai visto nella storia del calcio, sono unico... e sono orgoglioso di esserlo (continua sorridendo, nrd)."
Materazzi continua il suo racconto affermando che, secondo lui, non meritava quella simile punizione, che due giornate di squalifica per stalking (o pseudo stalking, secondo lui) fossero esagerate e che le cose non sono andate come sono state raccontate all'epoca.
"Io so come sono andate le cose e sicuramente non avrei meritato due giornate di squalifica. Solo che, poverino, c'era un bandito alla FIFA e... ha fatto in modo che sia andata così".
Materazzi inizia così a fare delle dichiarazioni abbastanza pesanti. L'ex giocatore dice di essere stato chiamato dall'avvocato della FIFA per presentarsi a Zurigo, alla sede principale.
Dopo un primo rifiuto, perché in quel momento si trovava in vacanza, in un momento successivo si è recato a Zurigo dove, però, non gli è stato permesso di presentarsi di fronte alla Commissione disciplinare.
"Sono stato giudicato senza nemmeno essere stato ascoltato, col mio avvocato lasciato fuori perché non potesse manco difendermi, quindi..."
Ancora molto indignato per quanto accaduto, Materazzi prosegue: "Se la sono suonata e se la sono cantata. Però rimane una cosa, sono rimasto campione del mondo."
Le parole pronunciate da Materazzi che hanno fatto perdere il controllo a Zidane le ha svelate lo stesso ex calciatore italiano durante una diretta Instagram con Cannavaro durante i mesi del lockdown per Covid: "Non voglio la tua maglia, preferisco la p… di tua sorella. Non pensavo mai potesse arrivare a tutto questo".
Marco Materazzi, nonostante quell'incidente, rimarrà comunque un tassello fondamentale della squadra che, in quella magica notte, ha regalato all'Italia la tanto ambita Coppa del Mondo.
Nell'intervista con Gazzoli, Materazzi ammette che i francesi in quell'occasione erano più forti o, comunque, più in forma degli azzurri. In quella partita molto sofferta, sarà proprio lui a riaprire la partita con un indimenticabile gol di testa al 19', dopo aver subito il rigore segnato da Zidane al 7'.
Tutto il resto è storia: l'Italia viene incoronata Campione del Mondo del 2006. È la sua quarta volta, dopo aver vinto la massima competizione del calcio nel 1934, nel 1938 e nel 1982.
Dopo la vittoria del Mondiale, Marco Materazzi ha continuato a giocare per diversi anni ancora nell'Inter, fino al 2011, anno in cui ha deciso di ritirarsi ufficialmente.
Oggi l'ex difensore, dopo aver provato la carriera di allenatore, secondo goal.com, ha detto basta col calcio e aperto un negozio tutto suo, Space 23, specializzato in abbigliamento e calzature.
Durante la sua carriera da calciatore Materazzi è stato un personaggio polemico e dalla forte personalità, amato dai suoi tifosi e spesso odiato dagli avversari, ma tutti concorderanno sul fatto che per l'Italia sarà per sempre l'eroe inaspettato che ha spianato la strada per la vittoria dei Mondiali 2006.