Mino Raiola, il 'pizzaiolo' diventato re dei procuratori sportivi: amato dai giocatori, temuto dai club
Il nome di Mino Raiola è ben noto a molti appassionati di calcio. Di origini campane ma cresciuto nei Paesi Bassi, è arrivato a essere uno dei procuratori più influenti del calcio mondiale. Questa è la straordinaria storia del self-made man che ha cambiato per sempre il calciomercato.
Mino Raiola, all'anagrafe Carmine Raiola, è nato il 4 novembre 1967 a Nocera Inferiore, provincia di Salerno.
All'età di un anno, si trasferisce con i genitori nella città olandese di Haarlem, dove la famiglia costruisce la sua vita.
Il padre di Raiola apre una pizzeria in cui il giovane Mino è impiegato come lavapiatti, addetto alle pulizie e cameriere. In seguito, svolgerà mansioni organizzative, dato che il suo olandese era migliore di quello del padre.
Il soprannome per cui verrà conosciuto anni dopo, il "pizzaiolo", deriva proprio dal suo lavoro al ristorante della famiglia, anche se, come rivela lui stesso, non aveva mai fatto una pizza in vita sua. Il nomignolo glielo aveva affibbiato Sinisa Mihajlovic durante un litigio tra i due, stando a quanto riporta Eurosport.
Raiola studia giurisprudenza all'università e poco dopo fa il suo ingresso nel mondo degli affari, fondando una società di intermediazione tra aziende italiane e imprenditori olandesi.
Tuttavia, la sua vera passione era il calcio. Mino Raiola ha giocato nelle giovanili dell'Haarlem e in seguito è diventato direttore sportivo della squadra.
Raiola inizia a lavorare come agente di calcio per la Sports Promotions, in cui aiuta a mediare alcuni importanti trasferimenti di giocatori olandesi, come il passaggio di Dennis Bergkamp all'Inter.
Ma Raiola aveva grandi ambizioni, così decise di iniziare a lavorare per conto proprio. Fondò la sua società, la Sportman, e mise subito a segno un grande trasferimento per il mercato italiano.
Nel 1996 riuscì a portare Pavel Nedvěd alla Lazio dallo Sparta Praga, un trasferimento che si è rivelato un grande successo.
Ma l'attenzione di Mino Raiola era rivolta anche al mercato olandese. L'ex stella dell'Ajax Zlatan Ibrahimović, ad esempio, è uno dei suoi storici assistiti. Il procuratore si occupò del trasferimento dello svedese alla Juventus nel 2004.
A poco a poco, Mino Raiola è diventato un procuratore sempre più influente e una delle figure più potenti del mondo del calcio. Questo è apparso ancora più evidente nel 2016.
Infatti, in quell'anno il procuratore negoziò il trasferimento di Paul Pogba dalla Juventus al Manchester United per un importo di 105 milioni di euro.
Grazie al trasferimento di Pogba, Raiola si assicurò una commissione di circa 25 milioni di euro: una somma astronomica.
Oltre a Pogba, Raiola ha rappresentato molti altri grandi campioni. Ad esempio, ha curato gli interessi del difensore olandese Matthijs de Ligt e del prodigio norvegese Erling Haaland, nonché di stelle del calcio italiano come Mario Balotelli o Gianluigi Donnarumma.
Tuttavia, il re dei procuratori è stato un personaggio controverso nel mondo del pallone. Raiola era un negoziatore tenace che voleva solo il meglio per i suoi clienti. Questo atteggiamento lo ha portato a scontrarsi in più occasioni con diversi grandi nomi del calcio. Ma questi non sono gli unici problemi che ha dovuto affrontare.
All'inizio del 2022, Mino Raiola è stato sottoposto a un intervento chirurgico e il 28 aprile dello stesso anno è arrivata la notizia improvvisa della sua morte. L'agente, tuttavia, smentiva personalmente la notizia su Twitter scrivendo: "È la seconda volta in 4 mesi che mi uccidono".
Il 30 aprile 2022, però, arrivava la conferma ufficiale da parte della famiglia. Mino Raiola era morto all'età di 54 anni.
Mino Raiola è partito dal basso fino a diventare uno dei procuratori sportivi più influenti della storia. Ha rivoluzionato il modo di fare il calciomercato e ha chiuso affari milionari per i suoi assistiti.
La sua carriera si è conclusa all'età di 54 anni, ma ha lasciato un'impronta davvero indelebile nel mondo del calcio.
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