Mourinho: le ‘migliori’ polemiche del CT portoghese
José Mourinho è attualmente uno dei migliori allenatori al mondo e nessuno lo mette in dubbio. Eppure, se il suo curriculum da allenatore sia sorprendente, ancora di più lo è la sua lunga storia fatta di disaccordi con giornalisti, arbitri, colleghi professionisti (e con quasi tutto ciò che si muove). Inutile dire che il suo record di sanzioni lo rende, ancora oggi, uno degli allenatori più controversi della storia.
Durante l'incontro con la Cremonese a fine febbraio 2023, Mou ha aggiunto un'altra tacca alla sua cintura. E non lo ha fatto senza polemiche, visto che la sua espulsione nel weekend nella sconfitta per 2-1 contro la Cremonese è stata accompagnata da una polemica che ha tenuto tutti i tifosi della Roma con il fiato sospeso.
"Ti stanno predendo tutti per il c**o, vai a casa, vai a casa": questa sarebbe la frase pronunciata dal quarto uomo nei confronti dell'allenatore della Roma e che avrebbe fatto infuriare il portoghese, provocando la sua espulsione da parte dell'arbitro.
Sebbene il comportamento anomalo del quarto uomo sia ancora in fase di inchiesta, il giudice sportivo ha respinto il ricorso di Mourinho e ha deciso di fargli vedere due partite dagli spalti, oltre a condannarlo al pagamento di una multa di 10.000€.
Questa non è la prima volta: Mou ha una lunga storia di sospensioni nella Serie A italiana e non solo a Roma. Dal 2008 al 2010 è stato allenatore dell'Inter, dove è stato espulso nelle partite contro la Fiorentina e la Sampdoria.
Ma la polemica più rilevante di questo ciclo è stata la sua espulsione nella partita contro il Cagliari per aver insultato l'arbitro, che gli costò una multa di 15.000 euro.
Prima del suo primo periodo nel campionato italiano, Mou aveva già iniziato a ritagliarsi la sua leggenda al Chelsea.
In molti ricorderanno quando, nel 2005 si rifiutò di tenere la conferenza stampa dopo la partita degli ottavi di Champions League contro il Barcellona, dopo aver accusato pubblicamente l'arbitro Anders Frisk e l'allenatore olandese del Barça Frank Rijkaard di aver avuto una conversazione nello spogliatoio durante l'intervallo che avrebbe portato all'espulsione di Didier Drogba e alla sconfitta della squadra inglese. Questa accusa Mourinho costò a Mourinho due partite e una multa di 13.000 euro e portò al ritiro dell'arbitro svedese per le minacce di morte dei tifosi del Chelsea.
È così che ha iniziato a essere chiamato in Inghilterra dopo la conferenza stampa in cui ha sottolineato che non era un commissario tecnico come gli altri, non era un allenatore come gli altri e che richiedeva un'attenzione speciale. Al di là delle sue dichiarazioni, la stampa inglese iniziò a chiamarlo, non senza una certa ironia, 'The special one'.
Ma non è stato solo in Italia e in Inghilterra che Mourinho è riuscito a consolidare la sua fama di 'uomo difficile': anche nella Liga spagnola ha vissuto vari momenti epici, come l'espulsione contro il Murcia nella Copa del Rey per aver insultato l'arbitro, dopo aver protestato contro una sua decisione.
Il suo passaggio al Real Madrid dopo il periodo trascorso all'Inter non è stato privo di controversie. Gli è stata inflitta una multa di 30.000 euro per cattiva condotta durante una partita di Champions League contro l'Ajax. Il tecnico portoghese era stato accusato di aver pilotato le espulsioni di due dei suoi giocatori, Sergio Ramos e Xabi Alonso.
Oltre agli esempi sopra citati, soprattutto con gli arbitri, Mou ha una lunga storia di disaccordi con gli allenatori delle squadre avversarie. Una lista che comprende nomi illustri come Bielsa, Alex Ferguson (basta chiedere a Beckham, che si è beccato un colpo in testa da uno scarpino lanciato contro di lui), Helenio Herrera e Bilardo.
Tra le sue nemesi c'è Guardiola, con cui ha avuto una lunga e controversa rivalità, soprattutto quando si sono affrontati nel campionato spagnolo e in quello inglese.
Il punto più alto della polemica tra Mou e la squadra di Guardiola si è verificato durante la Supercoppa di Spagna quando, in una rissa tra le due panchine, il portoghese ha messo un dito nell'occhio dell'allenatore in seconda di Guardiola.
L'annosa polemica tra Antonio Conte e Mourinho si è intensificata dopo le dichiarazioni di Mou in seguito alla sospensione del salentino per lo scandalo del calcio-scommesse. In risposta alla dichiarazione del portoghese "Io non sarò mai sospeso per il calcio-scommesse", l'ex allenatore della Juve rispose: "Penso che quando ci sono questi tipi di commenti, commenti in cui si tenta di offendere la persona e non si conosce la verità, allora sei un piccolo uomo".
Mourinho e Arsene Wenger dell'Arsenal sono quasi venuti alle mani durante un incontro tra le loro squadre nel 2014, dando vita a una gustosa telenovela di dichiarazioni alla stampa. Tra le tante, c'erano quelle che etichettavano Wenger come un tipico guardone di quartiere, un "vouyeur" che voleva solo il suo lavoro al Chelsea.
Controverso in tutti i sensi, durante la sua permanenza al Real Madrid Mou ha instaurato una lunga battaglia con il direttore generale della squadra, l'argentino Jorge Valdano, che si è risolta con l'allontanamento di quest'ultimo l'anno successivo, chiarendo ancora una volta chi fosse l'uomo importante per la squadra madrilena.
Mourinho ha avuto momenti di grande tensione anche nei confronti dei suoi stessi giocatori. Il momento peggiore è arrivato alla fine del suo periodo al Real Madrid: si è scontrato, tra gli altri, con Casillas, l'intoccabile portiere del Real Madrid e della nazionale spagnola, oltre ad avere lunghi dissapori con Pepe, uno dei suoi difensori più iconici.
Anche il suo connazionale Cristiano Ronaldo è stato citato da Mou durante un'intervista. In un'intervista rilasciata a ESPN, Mou ha affermato: "Avevo 30 anni e allenavo Ronaldo, non questo (Cristiano), quello vero, Ronaldo il brasiliano". Chissà cosa avrà pensato Ronaldo (il portoghese).
Mou non è stato sanzionato solo per i suoi errori in campo, ma anche per problemi fiscali. Nel 2015, il Tribunale nazionale spagnolo ha annullato una sanzione di 571.000 euro, anche se ne ha dovuta pagare una parte. Era già stato condannato a quasi 1,5 milioni di euro per evasione fiscale, sanzioni e interessi per errori nella dichiarazione dei pagamenti dei diritti d'immagine durante il suo periodo al Real Madrid tra il 2010 e il 2012, importo che è stato poi ridotto.
Ma quanti soldi abbia dovuto sborsare Mourinho nel corso della sua carriera resta un mistero. Senza considerare le sanzioni fiscali, ci sono state molte speculazioni sull'ammontare effettivo delle sanzioni applicate a Mourinho, ma è difficile quantificare un qualcosa che cambia praticamente ogni settimana.
Nel 2015 ci aveva provato il quotidiano spagnolo El Confidencial, secondo il quale l'importo totale delle sanzioni sportive (fino a quel momento) era di oltre 412.000 euro. Da allora le cose non sono certo migliorate e, se a quelle sul campo, aggiungiamo le sanzioni fiscali, il totale lievita fino a raggiungere cifre astronomiche: potremmo parlare di oltre 1,5 milioni di euro. Non sono bruscolini, insomma.
José Mourinho fa parte di una dubbia élite di allenatori controversi che si sono guadagnati il rispetto e l'odio dei tifosi in egual misura. Ma questi ultimi, in generale, sembrano continuare ad amarlo.
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