Olimpiadi di Atene 2004: il peggior incubo del basket USA

Caduta libera
I primi campanelli d'allarme
Giovani talenti e stelle affermate
15 agosto 2004
Le reazioni alla sconfitta
Ancora un inciampo
Il crollo
Fermati dall'Argentina
Il parere di Ginobili
Nessuna consolazione
Sfortuna?
L'opinione di LeBron James
La frustrazione di Larry Brown
Un approccio rinnovato
La ripartenza
Una ripresa spettacolare
Caduta libera

Era il 1992 quando il Dream Team degli Stati Uniti confermava il proprio dominio assoluto ai Giochi Olimpici di Barcellona. Eppure, solo 12 anni dopo il basket statunitense sarebbe incappato in una debacle senza precedenti alle Olimpiadi del 2004.

I primi campanelli d'allarme

La nazionale statunitense aveva vinto la medaglia d'oro nel 1992, nel 1996 e nel 2000 con relativa facilità, vincendo 24 partite con una media di 32 punti. Le prime avvisaglie di declino iniziano a manifestarsi nel 2000, ma la supremazia del Team USA non sembrava essere in discussione.

Giovani talenti e stelle affermate

Non sembravano esserci motivi seri di preoccupazione nemmeno per le Olimpiadi del 2004. Giovani futuri Hall of Famers dell'NBA come LeBron James, Dwyane Wade e Carmelo Anthony avrebbero dovuto guidare la nuova generazione. Anche la presenza di stelle consolidate come Tim Duncan e Allen Iverson era vista come garanzia di una leadership esperta nelle partite più importanti.

15 agosto 2004

Probabilmente gli Stati Uniti si aspettavano una partita combattiva da parte di Lituania e Francia, considerando la loro buona prestazione alle Olimpadi del 2000. Tuttavia, fin dall'inizio la supremazia del Team USA si è incrinata con la clamorosa sconfitta contro Puerto Rico 92-73.

Le reazioni alla sconfitta

Come riporta il sito web della FIBA, quel giorno Puerto Rico ha "stravolto il basket internazionale". Il The Guardian ha parlato del "crollo degli Stati Uniti in una prestazione da incubo". Da parte sua, Carmelo Anthony ha raccontato a Basketball Network: "Non sto giocando, sto sentendo, sto vedendo questa morte lenta... e la partita sta appena cominciando".

Ancora un inciampo

Meno di una settimana dopo, gli Stati Uniti sono stati battuti dalla Lituania con un punteggio di 94-90. Se inizialmente la sconfitta contro Puerto Rico poteva essere considerata un caso fortuito, la seconda disfatta ha messo in evidenza significative carenze nella preparazione del Team USA per le Olimpiadi. Basketball Network ricorda le difficoltà incontrate dagli americani nel fermare Sarunas Jasikevicius quella sera.

Il crollo

Dopo la partita con la Lituania, l'allenatore degli Stati Uniti Larry Brown ha dichiarato a ESPN: "Abbiamo avuto un crollo nel quarto quarto". Nonostante le due sconfitte, l'ala grande Carlos Boozer ha detto a ESPN: "Siamo migliori di così. Sono convinto che stiamo migliorando e che avremmo dovuto vincere questa partita".

Fermati dall'Argentina

Sebbene il Team USA riesca poi a battere l'Angola e la Spagna, deve arrendersi in semifinale di fronte all'Argentina di Manu Ginobili, che ha nettamente dominato l'incontro.

Il parere di Ginobili

La leggenda dei San Antonio Spurs ha parlato di quanto accaduto quella sera a Sporting News: "Nel 1992 gli Stati Uniti avevano i migliori giocatori di sempre. Anche ora (nel 2004) ha dei grandi giocatori, ma sono giovani e non hanno mai giocato a livello internazionale, quindi con regole diverse è tutta un'altra cosa. Il resto del mondo sta migliorando, gli Stati Uniti non portano i loro migliori giocatori".

Nessuna consolazione

Il Team USA è poi riuscito a battere la Lituania e a conquistare il bronzo, ma il mancato oro è stata una grossa delusione. In seguito ESPN ha definito quelle Olimpiadi "il bronzo che ha distrutto il basket USA". La squadra era imperfetta ed era stata assemblata in modo precipitoso, dato che Wade, James e Anthony avevano accettato di farne parte all'ultimo momento.

Sfortuna?

C'è da dire che alcuni dei migliori giocatori dell'NBA avevano scelto di non partecipare alle Olimpiadi del 2004 a causa dei playoff in corso. Le star dei Los Angeles Lakers Shaquille O'Neal e Kobe Bryant non erano disponibili in quanto avrebbero disputato le finali NBA contro i Detroit Pistons. Anche il centro di Detroit Ben Wallace non si è presentato ai Giochi.

L'opinione di LeBron James

"Non avevamo la disciplina e la struttura per poter giocare su un palcoscenico mondiale... Penso che questo sia parte del motivo per cui siamo arrivati terzi", ha ammesso LeBron James a ESPN.

La frustrazione di Larry Brown

Larry Brown ha espresso il suo disappunto per l'intero percorso della squadra a ESPN: "Non abbiamo avuto modo di allenarci. Hanno scelto la squadra a caso ed è totalmente ingiusto".

Un approccio rinnovato

Da quel momento, gli Stati Uniti hanno deciso di prendere molto più seriamente il processo che porta alle Olimpiadi. Jerry Colangelo è stato assunto come direttore di USA Basketball nel 2005.

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La ripartenza

Colangelo disse all'ex commissario dell'NBA David Stern che voleva piena autonomia nella scelta dei giocatori e dei tecnici e che non voleva essere limitato da vincoli di bilancio. Stern accettò e così furono gettate le basi per il rilancio. Colangelo assunse l'allenatore della Duke University Mike Krzyzewski per contribuire a creare spirito di squadra e stabilità.

Una ripresa spettacolare

Dopo l'imbarazzante prestazione del 2004, la squadra di basket maschile degli Stati Uniti ha vinto la medaglia d'oro in tutte le edizioni successive dei Giochi Olimpici. Gli atleti statunitensi puntano a mantenere questo standard anche per le Olimpiadi del 2024 e a non rivivere mai più le circostanze che li hanno visti protagonisti 20 anni fa.

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