Il motivo per cui Gonzalo Higuain ha drasticamente abbandonato il calcio
Il 3 ottobre 2022, Gonzalo Higuain, soprannominato "El Pipita", ha annunciato il suo ritiro dal calcio professionistico. Durante la sua brillante carriera, Higuain ha conquistato l'affetto e l'ammirazione di numerosi tifosi, lasciando un'impronta indelebile nel mondo del calcio.
Un autentico goleador, che ha accumulato 335 reti in 710 apparizioni sul campo durante la sua carriera con squadre di calibro internazionale quali River Plate, Real Madrid, Napoli, Juventus, Milan, Chelsea e Inter Miami, secondo i dati forniti da Transfermarkt.
Eppure, dal giorno del suo ritiro, Higuain ha letteralmente abbandonato il mondo del calcio. I motivi? Li ha spiegati lui stesso a goal.com: "Quando ero bambino, speravo che crescendo e diventando un calciatore professionista avrei provato le stesse cose, ossia quelle molto simili alla passione e all'amore che avevo da bambino nel giocare a calcio."
"Poi ti accorgi che non è la stessa cosa. L'amore per lo sport non è lo stesso per tanti motivi: soldi, direttori sportivi e contratti… La tua vita cambia completamente, quindi ho dovuto conviverci. Ho vissuto tante esperienze: alcune grandiose, altre meno.", ha aggiunto.
Per l'argentino il calcio è solo un gioco, "tutto il resto del contesto, che è t o s s i c o, è quello che in qualche modo offusca quanto sia bello giocare a pallone, ecco perché preferisco starne lontano", le sue parole riportate da Fanpage Sport.
L'ex attaccante argentino ha dichiarato che per 15 anni la sua non è stata una vita normale e che sentiva di non avere nemmeno il diritto di difendersi dagli insulti e dagli attacchi. Giocando ai massimi livelli ha dovuto chinare la testa quando gli hanno mancato di rispetto. "Ora basta, certe cose non le sopporto".
E sulla sua pelle Higuain ne ha vissute tante di pressioni e anche di insulti, come quando, dopo i suoi gloriosi anni al Napoli (2013-2016), ha deciso di passare alla Juve, con cui ha poi vinto tre scudetti.
È stato criticato anche per i goal falliti con la sua Nazionale nella finale dei Mondiali del 2014 contro la Germania, così come nelle finali della Copa America del 2015 e del 2016, entrambe perse contro il Cile.
La sua spettacolare carriera è stata difesa anche da Leo Messi, secondo il quale "se avesse vinto la Copa America, oggi la gente avrebbe un’altra concezione di lui. Quel momento è stato duro per tutti, siamo arrivati in finale. La gente è stata ingiusta con lui, è stato maltrattato da parte del mondo della stampa e la cosa ha contagiato in tanti”, come riportato da goal.com.
Classe 1987, Gonzalo Higuain ha iniziato la sua carriera nelle giovanili del River Plate per poi passare nel 2006 al Real Madrid, dove è rimasto fino al 2013. All'epoca del suo ingaggio aveva appena 19 anni.
Secondo il portale argentino AS, nel giorno del suo ritiro, El Pipita ha voluto ricordare un aneddoto proprio su quell'ingaggio che gli ha cambiato la vita, di quando suo padre entrando nella sua stanza gli ha detto: "'Gonzalo Gonzalo, il Real Madrid ti comprerà'. Io, mentre dormivo, gli ho risposto: 'Non scherzare, non ho voglia di queste battute'".
L'arrivo in Europa ha segnato senza dubbio la sua grande ascesa come attaccante. Al Napoli, nel 2016 siglò il record di 36 reti in Serie A in una sola stagione, chiudendo il campionato con una incredibile tripletta al 'San Paolo' contro il già retrocesso Frosinone. Era il 14 maggio e lo stadio di Fuorigrotta esplose.
Quello stesso anno, Higuain, da eroe divenne un "traditore" per molti tifosi del Napoli, poiché preferì andarsene a Torino con i bianconeri fino al 2018. Dopo due anni ha lasciato Italia ed Europa alla volta dell'Inter Miami, dove ha militato fino al suo ritiro.
Come ricorda Fanpage Sport, El Pipita ha conquistato 3 scudetti con la Juventus. Prima del suo arrivo alla squadra torinese, aveva già vinto tre campionati in Spagna con il Real Madrid, una Coppa del Re e due Supercoppe spagnole con il Real Madrid, oltre a tre Coppe Italia (due con la Juventus e una con il Napoli). Inoltre, Higuaín ha anche vinto una Supercoppa italiana con il Napoli e un'Europa League durante la sua militanza con il Chelsea.
Oggi l'ex attaccante è felice di essere lontano dalle pressioni che per anni lo hanno condizionato e vive felice con la sua famiglia, sua moglie, Lara Wechsler, e sua figlia Alma, nata nel 2018.
El Pipita ha tanti progetti in mente, come cucinare, imparare a suonare la chitarra, ma soprattutto restare lontano dalle dinamiche tossiche generate dal mondo dello sport, come ha dichiarato a goal.com.
Tra i suoi progetti, sottolinea la Gazzetta dello Sport, c'è anche quello di diventare un mental coach per aiutare i giovani aspiranti calciatori a gestire la pressione e lo stress, elementi inevitabili per chi ambisce a giocare ai vertici del calcio professionistico.