Questo punto avrebbe potuto cambiare tutto per Alcaraz al Roland Garros e nessuno ne sta parlando

Un punto controverso
Una palla chiave
Il disaccordo di Zverev
La palla non è entrata
2-2 invece di 3-1
Le parole del tedesco
Arrendersi all'evidenza
Un giocatore giusto
Perché non si usa l'occhio di falco al Roland Garros?
Non è del tutto affidabile
È questione di millimetri
Un punto controverso

La storia finale del Roland Garros per Carlos Alcaraz potrebbe essere molto diversa se il punto decisivo fosse finalmente toccato ad Alexander Zverev.

Una palla chiave

Infatti, all'inizio del quinto set, Carlos Alcaraz aveva appena fatto break ed era avanti per 2-1, con il turno di servizio. È allora che lo spagnolo si è messo in pericolo concedendo due palle break sul 15-40. Il 21enne ha corso un rischio e ha servito una seconda palla... un servizio che si è concluso con un doppio f a l l o, come indicato dal guardalinee, secondo Eurosport.

 

Il disaccordo di Zverev

La situazione era molto tesa e l'arbitro è sceso per vedere il segno sulla palla... e ha giudicato buono il servizio, con grande dispiacere del tedesco, che aveva visto davvero fuori la palla.

La palla non è entrata

La televisione americana ha rivelato poco dopo, grazie al Hawkeye (la tecnologia che rivela dove si ferma esattamente la pallina), che Zverer aveva ragione: il servizio non era buono. Questo avrebbe significato per Alexander Zverev riuscire a fare il contro-break e tornare sul 2-2.

Immagine: screenshot da NBC News.

2-2 invece di 3-1

La storia è stata ben diversa: Carlos Alcaraz è riuscito a rimontare il game e vincerlo, andando 3-1, quando se questa versione dell'accaduto fosse stata accettata, il punteggio a quel punto sarebbe dovuto essere 2-2.

 

Le parole del tedesco

In conferenza stampa, il tedesco ha riflettuto sulla decisione dell'arbitro: "Ci sono stati momenti nel quinto set in cui sono stato sfortunato e ho sentito che la sua seconda di servizio era fuori sul break point, sul 2-1".

Arrendersi all'evidenza

"Quel momento e il quinto set potevano andare in una direzione completamente diversa, ma lui ha giocato un tennis fantastico nel quarto e nel quinto set", sono state le parole del tennista citate da L'Équipe.

Un giocatore giusto

Alexander Zverev non ha incolpato l'arbitro, anche se ammette di essere un po' frustrato da questa decisione: "C'è una differenza tra essere sotto 3-1 nel quinto set e tornare sotto 2-2. È decisivo. Sì, alla fine è frustrante, ma è così che gli arbitri sbagliano. Ma ovviamente, in una situazione del genere, preferiresti che non ci fossero errori".

Perché non si usa l'occhio di falco al Roland Garros?

Ovviamente questa situazione mette in discussione la mancanza di tecnologia nei tornei su terra battuta. Dalla prossima stagione, infatti, l'utilizzo dell'arbitraggio elettronico sarà ampliato sul circuito, anche nei tornei su terra battuta. Naturalmente per Zverev è una cosa che arriva troppo tardi.

Non è del tutto affidabile

Tuttavia, è necessario precisare questa situazione, poiché l'Hawk's Eye non è ancora affidabile al 100%. Infatti, durante il torneo di Roma, per Rafael Nadal l'arbitraggio elettronico era stato fuorviante. Lo spagnolo aveva sottolineato che il segno sulla palla dimostrava che il servizio non era dentro per diversi centimetri, quando l'occhio di falco aveva indicato che la palla era buona e ritenuto valido il punto.

È questione di millimetri

La verità è che nel tennis ogni millimetro conta. Se Zverev fosse andato 2-2 nel quinto set, la partita avrebbe potuto essere totalmente diversa!

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