Qui si gioca come vuole e decide la Spagna: la Roja umilia l'Italia

Dominio assoluto
Tanto gioco, pochi gol
Poteva essere una vittoria storica
Nico Williams è l'MVP
Opportunità molto chiare per la Spagna
L'effetto Nico
Il cervello della squadra
Luis de la Fuente Parera: direttore d'orchestra
Inno al calcio
Statistiche schiaccianti
Un declino fisico
Buoni cambi
Un gioco per ruotare e riposare
I favoriti?
E l'Italia?
Dominio assoluto

La Spagna ha devastato, ridotto ai minimi termini e completamente disattivato un'Italia sopraffatta e impotente di fronte al gioco elettrico della Roja, nella seconda giornata della fase a gironi di Euro 2024.

Tanto gioco, pochi gol

L'1-0 finale, con autogol di Calafiori, non ha onorato una verità schiacciante vista sul campo di gioco, secondo la quale, con due turni giocati, la Spagna sembra essere la squadra migliore degli Europei.

 

Poteva essere una vittoria storica

C'è chi, soprattutto in Spagna, dice che un risultato giusto sarebbe stato un 4-0. E chi dice che è esagerato. Eppure basta guardare i 20 tiri realizzati dalla Spagna, contro i 4 dell'Italia o pensare a quante volte Unai Simón è apparso sullo schermo, al contrario di quanto ha fatto il nostro grandissimo Donnarumma.

Nico Williams è l'MVP

Il portiere è stato il migliore degli azzurri e ha fermato tutto quello che partiva dagli scarpini degli spagnoli, e di sicuro non si aspettava che un suo compagno finisse per batterlo. Ma ha avuto anche una buona dose di fortuna.

 

Opportunità molto chiare per la Spagna

Fortuna con il colpo di testa in avvio, fortuna con il passaggio mortale di Cucurella che Pedri sbaglia e, soprattutto, fortuna con il tiro di Nico Williams contro la traversa.

L'effetto Nico

Nico Williams che è stato il migliore della Nazionale spagnola e della partita, come dimostra la sua vincita del 'Giocatore live della partita'. Ha affrontato, superato e lasciato di pietra Di Lorenzo. La sua performance è stata eccezionale.

Il cervello della squadra

Fabián Ruiz ha dominato ancora una volta il centro del campo e ha guidato la squadra in attacco, Lamine Yamal è stato un altro pugnale sulla fascia destra ma, soprattutto, Carvajal e Cucurella hanno dato dimostrazione di come dovrebbe giocare un terzino.

Luis de la Fuente Parera: direttore d'orchestra

All'inizio degli Europei, l'allenatore della Roja, in Spagna era visto come un 'Luis chi?'. Sono bastate due partite perché tutti conoscessero il nome completo di Luis de la Fuente.

 

Inno al calcio

L'allenatore spagnolo sta proponendo un calcio moderno, elettrico, combinato e dominante e, per ora, i risultati gli stanno dando ragione.

Statistiche schiaccianti

Due partite, 6 punti, 4 gol a favore, 0 contro e si classifica agli ottavi di finale come prima del girone, con una giornata alla fine. Non c'è lettera di presentazione migliore.

 

Un declino fisico

Per mettere un ma alla Roja bisognerebbe sottolineare come sia mancata fisicità negli ultimi 20 minuti di gioco. Comunque è qualcosa di logico, con il carico di partite che tutti i giocatori hanno alle spalle.

Buoni cambi

È stato allora che gente come Oyarzábal e Ayoze ha saputo far riposare i compagni, assicurandosi la vittoria partendo dalla panchina.

Un gioco per ruotare e riposare

Da qui in poi la Spagna non deve giocarsi più niente nella terza giornata della fase a gironi e Luis de la Fuente potrà far riposare i suoi titolari e, per inciso, far entrare le riserve.

I favoriti?

In sostanza, tutto sta andando come aveva previsto de la Fuente. Qui si gioca quello che dice la Spagna e, anche se manca ancora molto al torneo, La Roja è già di per sé una favorita per il titolo. E l'Italia?

 

E l'Italia?

Il Vicedirettore della Gazzetta dello Sport, Andrea Di Caro, è perentorio: all'Italia mancano i talenti. E la partita di ieri sera sembrerebbe dargli totalmente ragione.

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