Scandalo nell'hockey su ghiaccio canadese: cinque giocatori accusati di abusi

Stelle dell'hockey giovanile canadese accusate di avere aggredito una donna
Cos'è accaduto a London, Ontario
Una notte brava
Da otto indagati a cinque incriminati
Cosa è successo dopo?
Mancanza di prove
Le indagini di Hockey Canada
Azione legale
Obiettivo: risolvere il problema con i soldi e fuori dal tribunale
Modifiche al funzionamento interno di Hockey Canada
Soldi per evitare un processo
2022: si riapre il caso di London
Formalizzazione delle accuse
Si dichiarano non colpevoli
Le scuse della polizia
Il processo continua, così come le polemiche
Stelle dell'hockey giovanile canadese accusate di avere aggredito una donna

Un grave scandalo sta scuotendo il mondo dell'hockey su ghiaccio canadese e ne sta compromettendo la reputazione, provocando boicottaggi e la fuga degli sponsor. Tutto ha inizio da una vicenda che ha avuto luogo nel 2018 a London, nell'Ontario, e che ha visto coinvolti cinque giocatori della nazionale canadese di hockey juniores e una donna. Ora, all'inizio del 2024, è emerso che i giocatori sono stati accusati di violenza s e s s u a l e e che si è cercato di occultare i fatti a livello istituzionale con denaro. Ci sono dubbi anche sull'intervento della polizia.

Cos'è accaduto a London, Ontario

Il fatto è accaduto dopo un gala della Hockey Canada Foundation, nel corso della quale i membri della nazionale juniores hanno celebrato la loro vittoria. Dopo una notte di festeggiamenti, i giocatori sono tornati in albergo con una donna (la cui identità rimane anonima) che avevano conosciuto in un bar. Come riportato da The Athletic, la donna sostiene che fino a otto membri della squadra l'hanno aggredita s e s s u a l m e n t e.

Una notte brava

Stanto a quanto racconta The Athletic, alla gala svoltasi presso l'RBC Place di Londra avevano assistito 1000 persone. Secondo alcune testimonianze, un gruppo di giovani giocatori tra i 18 e i 20 anni aveva perso il controllo a fine serata.

Da otto indagati a cinque incriminati

Sebbene inizialmente ci fossero otto giocatori coinvolti nell'aggressione, finora solo cinque sono stati incriminati. Si tratta di: Carter Hart, Michael McLeod, Dillon Dube, Cal Foote (nella foto) e Alex Formenton. Tutti, tranne Formenton, giocano o hanno giocato nella NHL, il prestigioso campionato di hockey canadese.

Cosa è successo dopo?

Secondo l'Associated Press, il giorno dopo la presunta aggressione il patrigno della donna ha contattato la polizia di London, che si è messa immediatamente in contatto con Hockey Canada (la federazione nazionale dell'hockey canadese). Sia la polizia che Hockey Canada hanno avviato indagini parallele sull'accaduto.

Mancanza di prove

Dopo otto mesi, la polizia di London ha annunciato la chiusura delle indagini, citando "motivi insufficienti" per incriminare gli imputati, come ha riferito all'epoca The Guardian.

Le indagini di Hockey Canada

Hockey Canada ha proseguito le indagini per un periodo più lungo, ma alla fine anche queste sono state sospese nel settembre 2020.

Azione legale

Quasi quattro anni dopo i fatti, la donna ha intrapreso un'azione legale contro Hockey Canada, la Canadian Hockey League e fino a otto giocatori che secondo la vittima erano coinvolti nell'aggressione.

Obiettivo: risolvere il problema con i soldi e fuori dal tribunale

Nel maggio 2022, Hockey Canada aveva creduto di aver risolto la questione in via extragiudiziale pagando un ingente somma di denaro per fermare la causa. Quando il caso è riemerso, molte figure sportive in Canada hanno detto di non essere a conoscenza dell'accaduto, compresa la ministra dello Sport Pascale St-Onge.

Modifiche al funzionamento interno di Hockey Canada

Nel 2022 si sono verificati cambiamenti significativi all'interno di Hockey Canada. Sono stati introdotti protocolli più severi per combattere la violenza ed è stato vietato l'uso di denaro proveniente dal National Equity Fund per evitare procedimenti giudiziari in caso di accuse di abusi nei confronti di giocatori. Una pratica che fino a quel momento era comune: pagare per ottenere il silenzio delle vittime.

Soldi per evitare un processo

Nel 2022, Hockey Canada ha ammesso davanti a una commissione parlamentare di aver pagato più di 9 milioni di dollari canadesi a 21 denuncianti utilizzando il National Equity Fund, come ha riferito Leyland Cecco sul Guardian.

2022: si riapre il caso di London

Nel luglio 2022, la polizia di Londra ha riaperto le indagini sull'accaduto. Secondo The Guardian, "l'immenso scrutinio pubblico" della sua difettosa indagine iniziale ha giocato un ruolo importante, mentre il capo della polizia, Thai Truong (nella foto), ha affermato che erano emerse nuove prove. Nel dicembre dello stesso anno, la polizia di London ha concluso che la donna era stata aggredita da cinque uomini.

Formalizzazione delle accuse

Quasi 18 mesi dopo la riapertura delle indagini, il 31 gennaio 2024 sono state formalizzate le accuse di violenza s e s s u a l e contro Carter Hart (nella foto), Michael McLeod, Dillon Dube, Cal Foote e Alex Formenton.

Si dichiarano non colpevoli

Nessuno degli imputati si è formalmente dichiarato colpevole dopo l'incriminazione.

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Le scuse della polizia

Il 5 febbraio 2024 il capo della polizia Thai Truong ha tenuto una conferenza stampa in cui si è scusato con la vittima e ha affermato: "Vorrei estendere, a nome del servizio di polizia di London, le mie sincere scuse alla vittima e alla sua famiglia per il tempo che è trascorso per arrivare a questo punto".

Il processo continua, così come le polemiche

Stando alle informazioni di The Guardian, la prossima data del processo è il 30 aprile. Nel frattempo, la polemica continua. L'estate scorsa marchi come Nike hanno deciso di non sponsorizzare più Hockey Canada a causa del presunto tentativo di insabbiare un grave caso di violenza s e s s u a l e.

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