Scandalo Scommesse, Fabrizio Corona fa tremare (di nuovo) il calcio: 'Ho in mano 10 nomi'
Un milione di euro: questa la cifra da capogiro che, stando alle ultime notizie pubblicate da Repubblica, avrebbe scommesso (e forse anche perso) il centrocampista della Juventus, Nicolò Fagioli, su una piattaforma sommersa di scommesse. Ma il suo non è l'unico nome illustre tirato in ballo dall'inchiesta.
Accanto al suo, infatti, figurano anche i nomi di Sandro Tonali, il 23enne centrocampista del Newcastle Utd, e Nicolò Zaniolo, oggi in prestito dal Galatasaray all'Aston Villa. Ma sembrerebbe che la lista degli implicati sia destinata ad ampliarsi.
La Polizia è arrivata a Nicolò Fagioli per vie traverse e quasi per caso, allertata dalla contabilità parallela tenuta per le scommesse sui server illegali e dalle conseguenti irregolarità di un’agenzia di scommesse di Torino.
Individuato il suo profilo tra quello dei migliaia di utenti della piattaforma parallela, Fagioli è stato iscritto dalla Procura di Torino nel registro degli indagati.
I "veri problemi" per il centrocampista sono iniziati quando la Procura ha passato gli atti alla Figc (Federazione Italiana Giuoco Calcio), ottemperando all'obbligo di "informare la Procura federale" previsto dal Codice di Giustizia sportiva. Se Fagioli non fosse un calciatore, se la potrebbe cavare con un'ammenda che può arrivare al massimo a 516 euro.
Com'è noto, infatti, il Codice di Giustizia sportiva vieta ai tesserati di scommettere sullo sport che praticano, che si tratti di scommesse piazzate su altre squadre (come sembrerebbe essere il caso di Fagioli) o meno. La sanzione, in questi casi, può portare anche alla squalifica, per un tempo non inferiore a tre anni.
Come riporta il Corriere dello Sport, il 30 agosto Fagioli ha ammesso il suo coinvolgimento al Procuratore della Figc e ha dato la sua disponibilità a collaborare con la giustizia ordinaria, consegnando il suo cellulare alla Squadra mobile della Polizia di Torino.
E sono stati proprio gli accertamenti della Polizia sulle chat del centrocampista juventino a tirare in ballo anche altri due giocatori, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo (nella foto).
Nelle chat con i colleghi, secondo quanto riportato da Repubblica, il giocatore avrebbe parlato apertamente di scommesse. Oltre a Zaniolo e Tonali, poi, i quotidiani italiani prospettano l'implicazione di un maggior numero di giocatori.
Ma prima ancora che la Squadra mobile potesse notificare le indagini agli implicati, c'era già chi lancia lo scoop: il controverso re dei paparazzi, Fabrizio Corona, noto, tra le altre cose, per l’estorsione ai danni del calciatore francese David Trezeguet.
Come già era successo agli inizi di agosto quando, secondo il Corriere della Sera, aveva anticipato sul suo canale Telegram il coinvolgimento di Fagioli, Corona ha annunciato gli altri due nomi sui social, prima di essere ascoltato dalla Questura come persona informata dei fatti, in un posto poi rimosso.
Con il problema di dover fronteggiare l'evidente fuga di notizie, la Digos (Divisione investigazioni generali e operazioni speciali) ha raggiunto velocemente Tonali e Zaniolo, in ritiro a Coverciano con la nazionale, per consegnare loro l'avviso di garanzia.
Ma l'arrivo della Polizia, stando alle notizie di Repubblica, non sarebbe stato un blitz, anzi. Il quotidiano riporta la dichiarazione di una fonte investigativa anonima definita "qualificata", secondo cui i due calciatori non sarebbero stati colti di sorpresa, ma stessero aspettando l'arrivo degli inquirenti.
Sequestrati tablet e telefoni ai due giocatori della nazionale, la Polizia spera di fare luce sugli eventuali illeciti che potrebbero aver commesso e sulla fitta trama dietro le piattaforme illecite. Nel frattempo, la Federcalcio ha facilitato il loro rientro dal ritiro con la Nazionale ai loro rispettivi club, Sandro Taniolo al Newcastle e Nicolo Zaniolo (nella foto) all'Aston Villa.
Ma Fabrizio Corona non si è fermato alle prime dichiarazioni e sui suoi canali social, secondo quanto riportato da Repubblica, avrebbe fatto anche un quarto nome, quello del centrocampista della Roma, Nicola Zalewski, che, però, sembrerebbe non risultare tra gli atti a disposizione della magistratura.
Mentre Zalewski nega ogni coinvolgimento e annuncia che presenterà una querela contro il paparazzo, quest'ultimo lancia l'ultimo annuncio shock, che fa il giro del web partendo dalle pagine del Corriere della Sera: "Sappi che sono coinvolti almeno altri 10 calciatori, 5-6 procuratori e ci sono pure le bische clandestine".
Al di là delle fughe di notizie, degli scoop tutti da dimostrare e delle conseguenti difficoltà nella gestione delle indagini, il mondo del calcio italiano sembra essere sul punto di dover contrarrestare un vero e proprio terremoto: se terminerà o meno in un nulla di fatto resta tutto da vedere.