Sport: 20 domande curiose a cui forse non sai rispondere (ma ti aiutiamo noi)
Chi ha inventato il basket? Com'è nato il ping pong? Perché la pallina da golf ha le fossette? Cosa rappresentano i cerchi olimpici?
Sicuramente ci sarà chi lo sappia, ma, se così non fosse, in questa gallery troverete la risposta a questi e altri dubbi (che forse non sapevate neanche di avere).
Iniziamo dalle basi. Contrariamente a quanto potrebbe pensarsi, la parola 'sport' è di origine francese (e non inglese). Deriva, infatti, dal francese antico “desport”, da cui sono derivati a loro volta, ad esempio, lo spagnolo “deporte” e l’italiano “diporto” (svago, divertimento). La prima volta che appare la parola 'sport' è il 1532.
Nelle competizioni internazionali (tranne alle Olimpiadi), i paesi britannici partecipano ognuno con la sua nazionale. Il fatto è dovuto a due sport popolarissimi in questi paesi: il rugby e al calcio. Quando nacquero, ogni federazione "locale" aveva il suo proprio regolamento. Solo successivamente vennero acquisiti da FIFA e IRB (i due enti che gestiscono a livello mondiale questi due sport) e, quando si affiliarono, Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord mantennero la loro autonomia sportiva.
Correva l'anno 1851 quando si disputò per la prima volta questa competizione: si tratta dell’America’s Cup di vela, coppa messa in palio per celebrare la prima esposizione universale di Londra.
I calci di rigore hanno regalato agli amanti del calcio gioie e altrettanti dolori, ma non sono stati sempre presenti nel regolamento di gioco. Infatti, sono stati introdotti solo nel 1891, ma potevano essere calciati da qualsiasi punto, purché distante circa 11 metri dalla porta. Nel 1902 venne infine introdotto il calcio di rigore dal dischetto, come lo conosciamo oggi.
In una caverna nell'isola di Rodoy in Norvegia, è stata rinvenuta una strana incisione: quella di un uomo che porta tavolette di oltre 4 metri ai piedi e che si dà slancio utilizzando un bastone più corto, come se fosse una sorta di remo. È quindi possibile affermare che la storia degli sci sia iniziata proprio allora, tra il 3000 e il 2000 a.C.
Questi due sport non sono presenti nel calendario olimpico per un motivo fondamentale. Non soddisfano uno dei requisiti la Carta Olimpica, ovvero le 74 regole di base per potervi partecipare: quello di gareggiare a parità di condizioni, in quanto ogni pilota gareggerebbe con un mezzo differente.
La prima partita di ping pong si disputò probabilmente in Inghilterra verso la fine dell'800: si trattava di un passatempo per i benestanti membri dell'alta società inglese del tempo, quando il maltempo impediva loro di praticare sport all'aperto.
Non ce ne voglia Forbes, eppure né Tiger Woods, né Cristiano Ronaldo, né Michael Jordan possono fregiarsi del titolo di sportivo più ricco della storia. Secondo il professor Peter Struck dell'Università della Pennsylvania, lo sportivo più ricco di tutti i tempi sarebbe Gaius Appuleius, campione romano della corsa con le quadrighe. Nella sua vita avrebbe accumulato 25 milioni di sestersi (la moneta di Roma), che, rapportati al giorno d'oggi, sarebbe come dire 15 miliardi di dollari.
Lo scopo delle fossette è quello di permettere alla pallina di coprire distanze più lunghe. Le fossette della pallina rallentano la velocità dei vortici d'aria, per cui ci sono meno turbolenze, meno differenze di pressione e la pallina, quindi, diventa più aerodinamica.
A differenza della pallina da golf, quella da tennis presenta una specie di peluria e lo fa per un motivo specifico: per favorire un maggior controllo del colpo da parte del giocatore. Se la pallina fosse liscia, sbalzerebbe in modo incontrollabile, mentre la peluria garantisce che le corde della racchetta riescano, per così dire, a trattenerla (almeno per un attimo).
Foto: Kevin Mueller / Unsplash
I cinque anelli intrecciati sono il simbolo del CIO (Comitato Olimpico Internazionale) dal 5 aprile 1896, giorno di apertura delle prime Olimpiadi moderne ad Atene. Ognuno di essi rappresenta un continente: giallo per l'Asia, verde per l'Europa, rosso per le Americhe, nero per l'Africa e blu per l'Oceania.
Era il 6 aprile 1893 e ad affrontarsi c'erano due pugili statunitensi: Andy Bowen e Jack Burke. Dopo 7 ore e 19 minuti e un totale di 110 round fu solo l'arbitro a sentenziare la fine del match, perché nessuno dei due pugili andò al KO.
Se quello tra Bowen e Burke è passato alla storia come il combattimento di boxe più lungo, quello del 1947 tra Mike Collins e Pat Brownson si porta a casa il primato di quello più corto di sempre: in soli 4 secondi Mike Collins riuscì a mandare al tappeto il suo avversario.
Qualunque sia la specialità (fioretto, spada o sciabola), gli schermitori vestono tutti di bianco e lo fanno per una ragione storica: anticamente i punti nella spada venivano assegnati "al primo sangue", cioè quando veniva fatto sanguinare l'avversario. Con il bianco il colore rosso del sangue è più facile da individuare.
Foto: Nathanaël Desmeules / Unsplash
Nelle università statunitensi dell'East Coast già nel XIX secolo veniva praticato uno sport simile al football odierno, che riuniva alcune regole ispirate al calcio e al rugby. Fu nel 1895, però, che si disputò il primo incontro tra professionisti di questo sport.
Per i comuni mortali, fare canestro con una schiacciata alla Michael Jordan è un po' una missione impossibile, ma, se l'unica cosa che vogliamo è riuscire a fare centro, secondo Madhusudhan Venkadesan possiamo farlo (e farlo facilmente). Quest'ingegnere meccanico dell'Università di Yale ha dichiarato che il modo migliore è il granny style, ovvero il "tiro della nonna": lanciando il pallone verso il canestro lentamente e dal basso.
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Rafael Nadal ci ha fatti sognare sui campi di terra rossa del Roland Garros, ma vi siete mai chiesti da cosa deriva questo tipo di terreno? Sappiate che è ricavato dal materiale di scarto della produzione dei mattoni utilizzati in campo edile.
Sebbene aiuti, secondo uno studio pubblicato su Gait & Posture, in realtà il movimento delle braccia non aiuterebbe a raggiungere una maggiore velocità nella corsa, ma a mantenere il corpo dritto, in posizione frontale.
I calci di rigore: sono difficili da tirare, ma, secondo gli studi della psicologa Cathy Craig della Queen's University di Belfast, sono anche difficilissimi da parare, indipendentemente dalla bravura del portiere. Quando un calciatore calcia un tiro di rigore, infatti, colpendo la palla di taglio, le imprime il cosiddetto "Magnus", per cui questa, muovendosi nell'aria, a causa delle variazioni di pressione, curva la sua traiettoria in direzione opposta alla sua rotazione. L'occhio umano non è in grado di prevederlo, perché, a livello evolutivo, all'uomo non è mai servito farlo.
Sono moltissime le allergie di cui una persona può soffrire e, ebbene sì, tra esse c'è anche lo sport. Esiste, infatti, una reazione allergica chiamata "anafilassi indotta da esercizio fisico o da sforzo" che colpisce addirittura fino al 2% della popolazione occidentale.
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