Stanislas Wawrinka, un 'comune mortale' tra gli dei del tennis?
Tutti sanno che negli ultimi quindici anni il tennis mondiale è stato dominato da tre giocatori: Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer. Eppure, nonostante la loro egemonia, alcuni tennisti sono riusciti a scuotere la gerarchia.
Tra tutti i grandi giocatori della top 10 che sono riusciti a battere i Big 3 e in alcuni casi anche a vincere un torneo del Grande Slam contro tutti i pronostici, spicca in modo particolare Stanislas Wawrinka.
Lo svizzero ha impiegato molto tempo per esprimere il suo tennis migliore e non è riuscito a farlo a lungo, ma nel momento del suo massimo splendore poteva mettere in difficoltà qualsiasi giocatore del circuito.
La carriera di Wawrinka ha inizio nel 2003. Gradualmente scala le classifiche fino a vincere il suo primo titolo a Umago (Croazia) nel 2006, raggiungendo per la prima volta la top 50.
Wawrinka ha continuato a migliorare, entrando nella top 10 nel 2008, anno in cui ha vinto la medaglia d'oro in doppio alle Olimpiadi di Pechino con il connazionale Roger Federer.
Negli anni successivi ha vinto alcuni tornei, ha disputato alcuni bei Grand Slam (anche se senza brillare particolarmente) e si è mantenuto nella top 20.
È a partire dal 2013 che inizia a trovare la fiducia necessaria che gli consente di conseguire ottimi risultati, tra cui una finale all'ATP Master 1000 di Madrid, un titolo a Oeiras e soprattutto la sua prima semifinale del Grande Slam agli US Open, oltre a una semifinale alle ATP World Tour Finals.
Agli Australian Open del 2014, Stanislas Wawrinka si presenta come un outsider molto pericoloso contro i giganti che dominavano il circuito in quel momento.
Lo svizzero disputa un torneo eccezionale dall'inizio alla fine. Ai quarti di finale elimina Djokovic in cinque set e in semifinale Tomas Berdych in quattro set, per poi battere in finale Rafael Nadal in poco più di due ore.
Per lui è stato un risultato incredibile, che gli ha permesso di incidere il suo nome nella storia del tennis svizzero, soprattutto perché la vittoria su Nadal è stata la sua prima in assoluto contro un numero uno del mondo.
Nello stesso anno vince l'ATP Masters 1000 di Monte Carlo, raggiunge i quarti di finale a Wimbledon e agli US Open e aiuta la Svizzera a vincere la sua unica Coppa Davis della storia. Nel complesso, è stato un anno di grandi successi per Wawrinka.
Anche la stagione 2015 è stata eccezionale per lo svizzero, che ha vinto gli Open di Francia battendo Federer e poi Djokovic in finale. Oltre alle sue eccezionali prestazioni in campo, Wawrinka gode di grande popolarità tra il pubblico per le sue caratteristiche tecniche e per avere uno dei più bei rovesci a una mano del circuito.
Gli ottimi risultati non sono mancati neanche nel 2016, quando ha vinto il suo terzo Grande Slam battendo Djokovic in finale agli US Open.
Tuttavia, gli US Open del 2016 sono stati l'ultima vittoria in un Grande Slam per Wawrinka, il cui livello è gradualmente calato da quel momento in poi, soprattutto a causa dei problemi fisici che si sono accumulati con l'età.
Dopo la pandemia da Covid-19, Wawrinka ha fatto fatica a riprendere il ritmo, anche (ma non solo) per colpa dei persistenti infortuni. Tuttavia, nonostante si stia avvicinando ai quarant'anni, continua a giocare, anche se i suoi risultati non sono più quelli di una volta.
Malgrado tutto, Wawrinka non ha intenzione di appendere la racchetta al chiodo, soprattutto perché è ancora uno dei migliori 50 giocatori al mondo. Continuiamo quindi a goderci uno dei pochi tennisti capaci di mettere in discussione il dominio dei Big 3!