Tonnellate di escrementi umani sommergono il monte Everest
Ogni anno 100.000 persone visitano il parco naturale del monte Everest, secondo i dati registrati da National Geographic. Gli alpinisti salgono fino al campo base e lasciano traccia del loro passaggio sotto forma di rifiuti.
I rifiuti vengono periodicamente ritirati dal campo base (anche se la raccolta non è mai sufficiente), ma c'è un altro problema altrettanto allarmante: la quantità di escrementi umani che ricoprono l'Everest.
Mingma Sherpa, sindaco di Pasang Lhamu, ha detto alla BBC: "Le nostre montagne cominciano a puzzare". A fronte dei 100.000 visitatori che arrivano al campo base, ce ne sono circa 600 all'anno (accompagnati da numerose guide e portatori di alta quota) che tentano di raggiungere la vetta dell'Everest e che durante la scalata devono assolvere alle proprie necessità fisiologiche.
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L'ONG locale Sagarmatha Pollution Control Committee (SPCC) stima che ogni anno si accumulano fino a tre tonnellate di escrementi lungo il percorso verso la cima dell'Everest. In presenza di temperature molto basse le feci non si degradano completamente, ma degradano il paesaggio.
Per questo motivo, le autorità nepalesi inizieranno a richiedere agli scalatori di raccogliere i propri escrementi in appositi sacchetti e di riportarli al campo base.
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Perché il vecchio metodo di fare un buco nella neve e di usarlo per andare di intestino è complicato quando si risale l'Everest, in mezzo al ghiaccio e alle rocce. Inoltre, dato lo sforzo e il rischio che comporta ogni passo, l'alpinista non può andare molto lontano per fare i suoi bisogni.
A causa delle temperature estreme e dell'ecosistema dell'alta montagna gli escrementi non si degradano del tutto ed è spiacevole incontrarli in un ambiente naturale così bello. Oltre al fattore estetico, possono anche costituire un pericolo per gli altri alpinisti, dato che possono essere vettori di malattie.
Ma la scalata verso la vetta non è costellata solo di rifiuti organici e inorganici. Molti scalatori purtroppo trovano la morte su questa montagna; i loro corpi spesso non possono essere recuperati senza mettere in pericolo vite umane e rimangono imbalsamati nel ghiaccio.
Un tempo l'Everest era una destinazione esclusiva, visitata solo da coloro che erano disposti ad assumere il rischio di scalare le sue pendici; oggi, invece, deve fare i conti con il turismo di massa.
Tuttavia, essere entrata nel circuito di massa dell'industria turistica non toglie nulla alla mortalità dell'Everest: secondo Business Insider, la montagna miete sei vittime ogni anno.
L'articolo pubblicato su Business Insider (di Hilary Brueck, Ashley Collman e Maiya Focht) indica che il sovraffollamento è una delle possibili cause dell'aumento del numero di vittime mortali negli ultimi anni.
Se ci sono troppe persone in fila per salire in vetta, non è facile eseguire una rapida discesa d'emergenza in caso di infortunio o malessere di un alpinista.
Naturalmente, l'afflusso di visitatori all'Everest è un affare coi fiocchi. Secondo la CNN, i turisti interessati a scalare la vetta spendono tra i 35.000 e i 150.000 dollari a testa.
L'importante, in ogni caso, è preservare il paesaggio mozzafiato dell'Himalaya. A tal fine, d'ora in avanti gli aspiranti conquistatori delle cime che lo compongono dovranno portare via i propri escrementi.
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