Una delle partite più tese (e scorrette) della storia: John McEnroe vs Jimmy Connors, Wembley, 1981

Ogni epoca ha i suoi idoli
I fantastici tre
Uno spettacolo triste
Comportamento pessimo
La condotta in campo
 Uno sport da gentiluomini
Un buon inizio per McEnroe
Iniziano i problemi
L'Inghilterra non amava McEnroe
Un padre e suo figlio
Tensione alle stelle
L'arbitro diventa il nemico
McEnroe insulta l'arbitro
Connors ci scherza su
Multe per cattiva condotta
Nessuna chiamata per McEnroe
Una rivalità apprezzata
Ogni epoca ha i suoi idoli

Da 20 anni a questa parte, nonostante un numero piuttosto alto di giocatori nella top 100, alcuni personaggi del tennis hanno lasciato il segno nel tempo molto più di altri, diventando vere e proprie icone di questo sport. Nel bene e nel male

I fantastici tre

Se dovessimo indicare le icone degli ultimi anni, ad esempio, potremmo certamente citare molti nomi, ma di certo i nomi più ricorrenti sarebbero quelli di Roger Federer, Novak Djokovic o Rafael Nadal.

Uno spettacolo triste

Ma ogni epoca ha avuto le sue superstar e negli anni '70 e '80 due dei giocatori più famosi e apprezzati erano indubbiamente John McEnroe e Jimmy Connors.

Comportamento pessimo

Questi due monumenti del tennis offrirono, il 15 novembre 1981, uno spettacolo più che deludente, dal punto di vista della sportività.

La condotta in campo

In questo celebre giorno, le due stelle del tennis mondiale si affrontarono nella finale del torneo Grand Prix di Wembley. Al di là dell'importanza di questa partita che porterà al titolo, sarà soprattutto il comportamento dei due campioni a catturare l'attenzione degli spettatori.

Uno sport da gentiluomini

All’epoca il tennis era ancora considerato uno sport “da gentiluomini” e il comportamento in campo dei giocatori doveva essere impeccabile. Ma quello era un codice da cui Jimmy Connors e John McEnroe amano discostarsi.

Un buon inizio per McEnroe

Durante questa finale del Gran Premio di Wembley del 1981, John McEnroe è il favorito. Numero uno del mondo e tre volte campione in carica, Mac è partito molto bene vincendo il primo e il secondo set.

Iniziano i problemi

Nel terzo set scoppia una discussione tra McEnroe e l'arbitro. L'americano non accetta che l'arbitro gli abbia dato un'ammonizione. Connors partecipa quindi alla scena, seduto su una sedia da guardalinee e incitando il pubblico per attirarne così il favore.

L'Inghilterra non amava McEnroe

L'atteggiamento di Jimmy Connors era calcolato: sapeva benissimo che a Londra e più in generale in Inghilterra il comportamento di McEnroe fosse ben lungi dall'essere apprezzato.

Un padre e suo figlio

Qualche giocata dopo, Connors approfitta addirittura dei fastidi di Mac per chiamarlo a rete e, come un padre si rivolgerebbe al figlio, gli dice di calmarsi e di smetterla di comportarsi come un ragazzino.

Tensione alle stelle

McEnroe perderà poi il terzo set e non senza irritarsi. Nel quarto set, varie decisioni controverse (ed erronee) dell'arbitro non faranno altro che aumentare la tensione per entrambi i giocatori.

L'arbitro diventa il nemico

Connors vince i due set necessari per riuscire a rimettersi in partita, ma la tensione dei due tennisti è al massimo. L'arbitro diventa il bersaglio dei due giocatori, stremati dallo stress della partita e dagli errori del giudice di gara.

McEnroe insulta l'arbitro

Ogni interazione con l'arbitro diventa motivo di conflitto. Quanto McEnroe si lamenterà di un infortunio alla caviglia, poi, l'arbitro gli intimerà di continuare a giocare. Durante il successivo cambio di campo, McEnroe apostroferà l'arbitro e gli ricorderà di non essere famoso per inventarsi gli infortuni.

Connors ci scherza su

Pochi istanti dopo sarà Connors che si innervosirà con l'arbitro dopo una sua ennesima decisione sbagliata: “Giochiamo da più di tre ore e stiamo cercando di restare concentrati. So che sei molto stanco, hai corso tanto e tutto il resto, ma se solo potessi stare un po' attento..."

Multe per cattiva condotta

Connors finirà per vincere quella partita, ma le enormi tensioni tra i due giocatori gli varranno una sanzione al termine dell'incontro per cattivo comportamento, oltre a una sospensione di 21 giorni per McEnroe.

Nessuna chiamata per McEnroe

McEnroe è fortemente irritato da questa decisione, ma deciderà di non appellare: “Il tennis è un grande sport e se vogliamo che sopravviva non possiamo sopprimere la personalità di ognuno. Non farò ricorso contro la sospensione. Se pensassi che le persone che compongono queste commissioni siano esseri umani, farei appello, ma questo non ha senso...", dirà in un'intervista, come riporta il sito tennismajor.com.

Una rivalità apprezzata

Questa partita è stata una delle ultime tra i due giocatori, che si sono affrontati 34 volte nella loro carriera. Il loro comportamento in campo è stato spesso al limite del regolamento, ma una cosa è certa: la loro rivalità ha dato vita a una delle saghe più seguite della storia del tennis.

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