Magic Johnson: uno sguardo alla lunga carriera della leggenda NBA
Earvin "Magic" Johnson è ritenuto il più grande playmaker della storia dell'NBA. Ripercorriamo la sua ascesa alla celebrità.
Earvin Johnson, che tutti conosciamo come Magic Johnson, è nato a Lancing, Michigan, nel 1959 dal padre Earvin e dalla madre Christine.
Foto: instagram@magicjohnson
Da ragazzo, Johnson era già un giocatore di basket di grande talento, arrivando a segnare 48 punti in una partita quando era alle scuole medie. Aveva la speranza di andare a giocare alla Sexton High School, una scuola a maggioranza nera.
Foto: instagram@magicjohnson
Ma a causa delle politiche di integrazione scolastica vigenti negli anni '70, Johnson fu costretto a optare per la Everett High School, una scuola prevalentemente bianca. Lì dovette fare i conti con un terribile razzismo.
Alla Everett High School, il quindicenne Johnson registrò una straordinaria tripla doppia, mettendo a segno 36 punti, collezionando 18 rimbalzi e servendo 16 assist. Fu il giornalista locale Fred Stabley a soprannominarlo "Magic" Johnson.
Il neo-nominato "Magic" Johnson guidò i compagni di squadra a un record di 27 vittorie e 1 sconfitta, portando l'Everett a conquistare una straordinaria vittoria del campionato statale.
Dopo le numerose offerte ricevute dai migliori college di tutto il Paese, Johnson decise di rimanere vicino a casa e di giocare alla Michigan State University, dove divenne una superstar locale.
Il talento di Magic portò i Michigan State a disputare la finale del campionato NCAA contro gli Indiana State, capitanati dal nuovo rivale Larry Bird. La squadra di Magic vinse 75 a 64.
Dopo aver ottenuto una sfavillante media di 17 punti, 7,6 rimbalzi e 7,9 assist in un periodo di due anni al college, nel 1979 Johnson si presenta al draft NBA dove viene selezionato come prima scelta assoluta dai LA Lakers.
Con l'aiuto del futuro Hall of Famer Kareem Abdul-Jabbar, i Lakers raggiungono la finale nella prima stagione di Magic nella NBA contro Julius Erving e i Philadelphia 76ers.
In gara-6, a seguito dell'infortunio subito dalla stella Kareem Abdul-Jabbar che aveva una media di 33 punti (con i Lakers davanti nella serie per 3-2), Johnson viene schierato nel ruolo di centro e mette a segno 42 punti, aiutando i Lakers a vincere il titolo.
Sulla scia del trionfo degli anni '80, il proprietario dei Lakers Jerry Buss conia il concetto di "showtime" con l'idea di mescolare il basket "run and gun" e l'intrattenimento di tipo hollywoodiano durante le partite.
Con Johnson e Abdul-Jabbar alla guida di un basket veloce ed entusiasmante, i Lakers conquistano cinque campionati nel corso del decennio. Johnson vince tre volte il premio MVP delle Finals.
A partire dalla finale del campionato NCAA del 1979, Larry Bird e Magic Johnson sono protagonisti di un'accesa rivalità sportiva, affrontandosi in tre delle quattro finali NBA tra il 1984 e il 1987.
Gli incontri tra i due giocatori erano visti dai tifosi come qualcosa che andava oltre lo sport. Si trattava di Lakers contro Celtics, di neri contro bianchi e di "showtime" contro grinta da colletto blu. Gli ascolti televisivi dell'NBA salirono alle stelle.
Prima dell'inizio della stagione 1991-1992, Johnson annunciava di aver contratto l'HIV e che si sarebbe ritirato immediatamente.
Sebbene si fosse ritirato, Magic fu votato dai tifosi per l'All-Star Game del 1992. Malgrado i suoi ex compagni di squadra gli consigliassero di non giocare, lui lo fece comunque, mettendo a segno 25 punti e aggiudicandosi il premio di MVP.
Non avendo mai partecipato alle Olimpiadi, Johnson viene selezionato nel 1992 per giocare nel cosiddetto "Dream team" insieme a giocatori della Hall of Famers come Michael Jordan e Charles Barkley.
La nazionale degli Stati Uniti vince 8 partite senza nessuna sconfitta, battendo le altre squadre con una media di 43 punti a partita. Johnson conclude le Olimpiadi con una media di 8 punti e 5,5 assist.
Dopo il ritiro, Johnson ha iniziato a investire nell'acquisizione di squadre sportive. Il suo primo investimento è stato quello di diventare proprietario di minoranza dei Los Angeles Dodgers.
Dopo i Dodgers, ha acquisito anche le Los Angeles Sparks e il Los Angeles FC.
Sotto la proprietà di Magic Johnson, le Sparks hanno vinto il campionato WNBA 2016, il LAFC ha conquistato la MLS Cup 2022 e i Dodgers si sono aggiudicati le World Series 2020.
Magic Johnson sarà ricordato come uno dei più grandi vincitori di tutti i tempi: nel corso della sua carriera quarantennale ha conquistato un totale di 13 campionati in tre sport diversi.